VHS – Recensione, le terrificanti Very Horror Stories in salsa retrò

Ecco la nostra recensione dei tre numeri di VHS, gioco di ruolo tutto italiano che si ispira al cinema horror retrò, tra regista, attori e mostri

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Recensioni Lettura da 8 minuti

Quando si parla di giochi di ruolo, non sempre è facile trovare e adattarsi ad un’idea, soprattutto se si parla di sistemi che offrono un ampio ventaglio di possibilità al giocatore, senza dare una linea guida o un concetto di partenza specifico. Ciò che però accomuna giocatori e amanti della cultura pop, è quel sapore retrò che abbiamo iniziato ad assaporare al meglio negli ultimi periodi, come anche i film horror “classici”. Ebbene, Simone “Aces” Morini e il suo team, per MS Edizioni, sono riusciti a trovare l’anello di congiunzione tra questi indimenticabili prodotti e il gioco di ruolo, creando avventure horror al cardiopalma dove il master prenderà il ruolo del “Regista” e i giocatori quello degli “Attori”. Stiamo parlando di VHS un titolo di cui sono disponibili i primi tre episodi, e che abbiamo potuto provare per voi.

Motore…

Questi episodi di VHS sono giochi di ruolo completamente italiani (quindi disponibili da subito anche nella nostra lingua), e che potranno essere giocati anche in solitaria, ma partiamo dal principio: nella prima parte dei manuali di VHS vi verrà spiegato che cos’è all’effettivo un gioco di ruolo, paragrafo utile soprattutto per coloro che sono neofiti e che si approcciano per le prime volte a questo tipo di prodotti.

I tre episodi attirano subito l’attenzione, con un colpo d’occhio estetico geniale: i pacchetti sono stati creati e rilegati con la forma dei vecchi e cari VHS (doppio gioco di parole anche col nome, Very Horror Stories), all’interno dei quali troveremo diversi elementi: il manuale con le regole di gioco e le storie, 4 mappe (ovvero i Set dove i registi ambienteranno le 10 storie disponibili, chiamate pellicole), 10 schede dei personaggi pre-creati (con tanto di nome dell’attore, e del personaggio interpretato), un set di token di diverso tipo da utilizzare nel gioco.

I tre VHS disponibili sono ispirati a tre branche differenti del cinema horror, e sono:

  • VHS: Bloodlust: ispirato ai migliori capolavori del cinema “slasher horror”
  • VHS: Unchained: un travolgente e oscuro pacchetto basato sul cinema “horror sovrannaturale”
  • VHS: Overplague: basato sul cinema horror fantascientifico, tra abomini alieni e ambientazioni dove “nessuno può sentirti urlare”.

Dal punto di vista dell’estetica generale la soddisfazione è molta, sia per l’esterno, sia per le schede personaggio e i token. Qualcosina di più invece poteva essere fatto per quanto riguarda l’interno del manuale. Nonostante il contenuto scritto sia molto, sono praticamente assenti intervalli con grafiche disegnate, artwork e così via. Un vero peccato. Anche la stessa scrittura e la composizione delle pagine sono dei wall of text in miniatura, alternati da titoli. Più che gradevoli invece alcune sezioni (con uno sfondo a tinta rosso sangue) dove vengono dati dei preziosi consigli per il gioco agli attori e al regista, soprattutto per incutere terrore.

Le schede personaggio che abbiamo citato sono estremamente curate esteticamente, e comprendono tra le altre cose anche parametri e statistiche dell’attore/personaggio, equipaggiamento, tratti, e ovviamente anche un background. Sarà ovviamente possibile creare anche i propri personaggi da zero.

…Azione!

Grazie a tutti gli elementi che abbiamo citato, tra mappe, zone esplorabili, token, e personaggi, VHS diventa quasi un ibrido tra gioco di ruolo e da tavolo, un mix a dir poco gustoso ed equilibrato, che come vedremo di seguito è adatto anche ai giocatori novizi.

Ovviamente se ci sono attori e regista, il nostro “campo da gioco” sarà un Set Cinematografico. Le 4 mappe a disposizione in ogni VHS saranno i set principali tra cui scegliere. Ognuno di questi set è diviso in aree, ovvero delle porzioni di mappa che i personaggi possono esplorare per procedere nella storia e trovare il bandolo della matassa, o qualcosa di utile alla loro causa. I protagonisti potranno muoversi tra le varie zone, ma sempre tenendo conto dei pro e dei contro, o soprattutto della possibilità effettiva di farlo: ci sono sulla mappa degli “elementi statici” che influiscono sulla geografia, che dovranno essere aggirati o sfruttati, come fiumi, colline, o ostacoli di vario tipo.

Ogni set avrà la sua descrizione dedicata sul manuale, permettendo al regista di avere nella sua mente un’immagine concreta del posto che sta descrivendo. Non userete solo però Set preassemblati però, perché parte del manuale infatti guiderà il regista alla creazione di un proprio set personale, o anche a come modificare e arricchire quelli già presenti.

Nelle zone potranno essere reperiti oggetti in modo immediato, se fanno parte del setting, o altri più importanti che fanno parte del set, chiamati “set accessori”, che possono essere cose come indizi sulla scena del crimine, edifici – o porzioni di edifici – o… beh, il rifugio dei mostri. Il sistema di gioco prevede che gli attori possano effettuare diversi tipi di azione, come anche muoversi cautamente per evitare spiacevoli risvolti.

Una feature molto particolare è quella del livello di tensione: ogni area avrà assegnato un certo tipo di tensione, fattore che segna le probabilità che si possa verificare o meno un evento “spiacevole”. Più la tensione sarà alta, più il rischio è grande. Che sia un tocco gelido, un grido, o un rischio mortale, le conseguenze saranno di diverso tipo, e andranno a creare il “teatrino degli orrori” messo in piedi dal mostro di turno.

Altra particolarità delle pellicole, che andrà a rompere le uova nel paniere ai giocatori sarà quella delle condizioni speciali, che saranno di diverso tipo e preimpostate in base alla storia che state giocando. Per fare un esempio esiste “Linea assente”, che non ci permetterà di utilizzare il telefono a meno che non venga risolto il problema che lo scatena, o “sigillati”, dove la metà delle porte del set principale saranno chiuse, e che per essere aperte necessiteranno di chiavi, attrezzi, o tessere magnetiche.

Conclusioni

Questi 3 episodi di VHS sono ciò che di meglio può chiedere un giocatore amante del setting horror in generale, ma anche di qualche sottogenere in particolare. Non vi abbiamo anticipato nulla nello specifico di trame o personaggi proprio per preservare questo alone di mistero e di “buio”, ma possiamo assicurarvi che non solo vi divertirete molto… ma che avrete anche parecchia paura, soprattutto se avrete dalla vostra un regista capace di creare atmosfera e intrigo, magari anche nella stanza dove state giocando. Estremamente consigliato, a veterani e neofiti.

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Di Gianluigi Crescenzi Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.