Vampyr: un titolo non open-world

Il titolo, che ha una forte impronta narrativa, si presenta come un RPG il cui protagonista è un medico trasformatosi contro la propria volontà in un vampiro, Jonathan E. Reid, il quale si troverà all’interno di una Londra afflitta dall’influenza spagnola e da delle forze soprannaturali che tramano nell’ombra.

Per il momento non si hanno indicazioni precise sul gameplay di Vampyr, ma Dontnod ha confermato che il gioco non adotterà una struttura open-world. La scelta è dovuta al fatto che il team ha voluto dare priorità alla componente narrativa che si sarebbe parecchio persa attribuendo uno stile open-world al titolo. In conferma,  Stéphane Beauverger ha sostenuto che “più si crea un open world meno la trama è importante per il giocatore. Per esempio mi piacciono giochi come Skyrim ma ci sono così tante cose da fare che la main quest si trasforma in una quest secondaria. La cosa più importante è ciò che si fa in questo mondo. Dontnod adora creare personaggi forti, con un destino importante e per controllare queste caratteristiche dobbiamo, in alcuni casi, guidare il giocare attraverso un processo di scoperta. Quindi ci sarà la libertà di movimento e ci sarà la libertà di andare dove volete nel gioco che abbiamo creato ma non potete andare liberamente in qualsiasi zona, ci sono parti del gioco che saranno sbloccate solo quando lo vorremo.”

Voi cosa pensate delle decisione di Dontnod? Scriveteci!