The Lord of the Rings: Gollum, dobbiamo dirlo, è stato una dolce infatuazione che ben presto si è trasformata in incubo, e in questa recensione vi spiegheremo il perché. Siamo stati più che entusiasti di mettere le mani su questo piccolo ma ambizioso titolo, che si è buttato nell’ardua impresa di insinuarsi nella complessa narrazione de Il Signore degli Anelli.

Da appassionati di questo mondo, abbiamo cominciato la nostra esperienza consci dei limiti che il titolo avrebbe potuto avere ma convinti che, visto il continuo rimando dell’uscita, avremmo poi avuto in mano qualcosa di valido. Peccato che il primo impatto sia stato deludente e, sul lungo termine, l’esperienza si sia tramutata in una vera e propria tortura.

Il motivo è presto detto: bug a perdita d’occhio, dinamiche di gioco legnose e faticose da digerire, un approccio decisamente obsoleto a 360°. Per quanto riguarda l’ultimo punto avremmo potuto soprassedere in minima parte, se non fosse che il titolo in questione sia già estremamente lacunoso e di vero intrattenimento videoludico ce ne sia ben poco. Dunque, l’intera esperienza ci è risultata davvero “complicata” e non per un effettivo e piacevole livello di challenge. Una delusione su tutti i fronti, ed ecco anche il perché della recensione in ritardo rispetto ai tempi previsti.

Il disastro

Per assicurarvi una recensione che sia perfettamente coerente con la nostra esperienza e che abbia senso anche “ai vostri occhi”, dobbiamo cominciare dall’inizio. Ed è proprio qui che Lord of the Rings: Gollum ha colpito con maggiore violenza sulla nostra run. Dopo un inizio un po’ incerto, con le prime possibilità di muoversi nella mappa, abbiamo avuto la possibilità di iniziare a saltare. Nel caso non lo sappiate, nei panni di Gollum, il nostro compito è spostarci all’interno della mappa, spesso nascondendoci dai nemici in fase stealth ed evitando di farci notare, per far sì che non si vada direttamente in game over. Già di per sé una dinamica davvero poco piacevole, ma di cui abbiamo comunque preso atto piuttosto serenamente.

È proprio con il salto e la possibilità di arrampicarsi in maniera un po’ più complicata, e in zone più spigolose, che il titolo si è mostrato al meglio nella sua vera natura. Non solo muoversi e avere effettivamente il controllo del personaggio è meno facile di quanto si potesse pensare in un primo momento, ma in più, cadere e gettare al vento l’intera missione è questione di pochi secondi. Addirittura, molto spesso ci è capitato anche quando avevamo eseguito tutto correttamente. Questo perché il gioco è carico, denso, farcito di bug e di problemi che sommati al gameplay già obsoleto, portano solo ad un’enorme frustrazione. Essendo all’inizio, abbiamo cercato comunque di stringere i denti e di tenere duro, nella speranza che la narrazione ci prendesse maggiormente, e che altre dinamiche riuscissero a rapire la nostra attenzione. Spoiler: non è successo.

Questo perché, di dinamiche aggiuntive veramente interessanti non ce ne sono molte. L’unica che vale la pena menzionare è la possibilità di far prevalere la personalità di Smeagol o di Gollum all’interno di piccole decisioni. Queste scelte cambieranno in piccolissima parte il corso della storia, ovviamente non saranno particolarmente rilevanti.

Detto questo, il resto torna a essere estremamente legnoso, ripetitivo e visto e rivisto in altri titoli, per giunta con dinamiche decisamente migliori, in altri videogiochi rispetto a Gollum. Vi ritroverete, quindi, a stare dietro alle medesime azioni da ripetere continuamente, in maniera estremamente macchinosa e senza la sicurezza di riuscire a portarle a termine in quanto l’errore (non vostro) sarà sempre dietro l’angolo.

Un gioco rotto

Fin qui si trattava di problemi importanti, rilevanti, in grado di abbassare il voto del gioco drasticamente, ma ancora al limite con la catastrofe. Gollum a questo punto si stava dimostrando veramente difficile da gradire, ma comunque ancora possibile da giocare. Ci teniamo a sottolineare quest’ultima frase, in quanto, a causa di un grossissimo bug siamo stati impossibilitati a proseguire la partita dopo un paio di ore.

Le abbiamo provate tutte: ricaricare il salvataggio, ricaricare il livello, provare a recuperare il salvataggio non dal gioco ma dal cloud direttamente di PlayStation. Nulla, abbiamo dovuto buttare via la partita per ricominciare per ritrovarci da punto a capo, nuovamente bloccati. Ed è qui che, sinceramente, ci sentiamo di dire che abbiamo perso completamente la voglia di dare una chance al titolo.

Tutte le mancanze, tutte le lacune nello sviluppo del gioco e anche nel concept stesso proposto dal titolo, affiancati a gravi errori che lo rendevano impraticabile, ci hanno portato a smettere di giocarlo. Come probabilmente avrete visto anche da molte altre fonti, si tratta una realtà che ha sfortunatamente riscontro nell’esperienza di molti altri colleghi.

La cosa peggiore è che le problematiche che sono comparse sono state in parte comuni, altre singolari, quasi su misura per ciascun giocatore. Ci sentiamo, per la prima volta da Vane, di bocciare completamente un titolo in questo modo, in quanto in caso di acquisto si tratterebbe di un prodotto che dovreste tenere amaramente nella libreria, senza mai provarlo per più di un paio di ore.

Peccato non aver potuto affrontare più nel dettaglio la narrazione, che non ci sembrava tale da gridare al miracolo, ma comunque più valida di tutto il comparto tecnico.

The Lord of the Rings: Gollum

2.5

Un'esperienza catastrofica, che addirittura ci ha impedito di continuare la nostra avventura dopo averle provate davvero tutte. Un gameplay obsoleto, meccanismi legnosi, un mondo infinito di bug, e tanta amarezza.

PRO
  • Inizialmente sembrava potesse trasmettere qualcosa.
CONTRO
  • Bug fastidiosi, ripetitivi e gamebreaking.
  • Decisamente legnoso
  • Gameplay lacunoso e obsoleto

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