Cyberpunk 2077 – Guida alla missione secondaria The Beast in Me

Nella giornata odierna vogliamo aiutarvi a completare questa missione secondaria dedicata a Cyberpunk 2077, recente opera di CD Projekt Red.

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia Guide Lettura da 6 minuti

Questa missione di Cyberpunk 2077, titolo targato CD Projekt RED, si sblocca dopo aver completato Double Life. In questa guida a The Beast in Me vogliamo fornirvi tutti i dettagli sulla stessa, spiegandovi come completarla con facilità.

Per altre informazioni sul gioco, vi rimandiamo alla nostra sezione specifica di Cyberpunk 2077, ecco il link per accedervi, vi alleghiamo inoltre qui di seguito tutte le nostre guide sul gioco.

Prima di lasciarvi alla guida, vi ricordiamo che nel seguente testo potreste leggere alcuni spoiler maggiori o minori relativi a Cyberpunk 2077, per quanto riguarda varie sezioni ludiche e diversi dettagli sulla storia creata da CD Projekt Red. Vi consigliamo quindi di proseguire con cautela prima di aver concluso nella sua interezza la campagna del gioco.

Claire vi telefonerà, quindi recatevi di giorno ad Arroyd presso la sua officina. Comunque si può incontrare anche all’Afterlife di notte. Accettate l’incarico che vi offre. Per arrivare alle finali è necessario ottenere risultati soddisfacenti in tre qualificazioni diverse, che non si svolgono a breve, ma occorrerà che vi rechiate nei luoghi d’incontro designati in ogni distretto, quindi chiamare Claire dopo aver ricevuto il suo messaggio. Nella parte iniziale di questa missione sceglierete di gareggiare con la vostra vettura, oppure utilizzare la macchina di Claire che si chiama Beast, senza dubbio si tratta di un veicolo ben bilanciato.

  • City: È una corsa improntata sulla velocità e sulle curve strette. Sappiate che le vetture pilotate dai vostri avversari sono della corporazione e di alta qualità. Il percorso è trafficato e cercate di tenere un’andatura sostenuta, ma ricordate di rallentare prima di imboccare le curve.
  • Bandlands: Guiderete su un percorso poco trafficato ma parecchio accidentato. Quando vi accorgerete che la vettura non terrà più la strada, rallentate e non perdete di vista il percorso davanti a voi.
  • Santo Domingo: Questo è un percorso decisamente infido che richiederà tutta la vostra abilità di pilota. Le strade sono trafficate, le curve anche a 90 gradi, ci sono rettilinei da percorrere a manetta e tornanti pericolosi. Al termine della gara Claire vi vorrà incontrare alla diga. Avrete tre scelte, ossia accettare di aiutarla ad uccidere Sampson, oppure convincerla a non farlo facendole sapere che continuerete a gareggiare per vincere, “La mia priorità è vincere”, oppure rifiutare di essere coinvolto nelle situazioni. Con questo rifiuto la missione si interromperà.
  • La grande gara: Questa gara inizierà nella norma, ma quando la vettura di Sampson dovrà ritirarsi a causa dei danni subiti, avrete delle scelte da fare. Se ignorerete la richiesta di Claire e continuerete a gareggiare potrete vincere e ottenere il premio in denaro. Questa scelta avrà delle conseguenze, ovvero, Claire si arrabbierà con voi e riporterete degli strascichi nei vostri incontri successivi e sulle sue abilità di barista all’Afterlife. Potete altrimenti abbandonare la gara per dare la caccia a Sampson e si verificherà un incidente. Claire comunque lo ucciderà perché vuole vendicare il marito morto. Infine, se avete tentato di convincere Claire a non uccidere Sampson al termine della corsa a Santo Domingo, potete agire prima che lei lo faccia fuori. Avvicinatevi a loro e dite a Claire che volete sentire da Sampson la spiegazione sul perché lui non sarebbe il responsabile della morte del marito. Durante il dialogo rispondete sempre in maniera da mantenere la posizione presa, fino a convincerla a mollare la presa e salvare la vita a Sampson. In entrambe le situazioni in cui inseguirete Sampson, Claire vi regalerà la sua vettura Beast. Se concluderete la corsa, invece, non potrete averla. Se salverete la vita di Sampson, lui vi regalerà la sua auto in segno di ringraziamento.
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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.