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The Witcher: in pausa il gioco di ruolo cartaceo in favore di The Witcher 4

All’inizio del mese, R. Talsorian Games ha fornito ai giocatori un aggiornamento sul suo gioco di ruolo cartaceo basato su The Witcher al Gen Con: siccome l’idea alla base di questo TTRPG è che l’azienda segua di pari passo lo sviluppo dei videogiochi e dato che CD Projekt RED ha annunciato l’inizio dei lavori per The Witcher 4, hanno deciso di mettere in pausa il progetto.

Nel corso degli anni, la collaborazione con i nostri licenziatari di CD Projekt Red è diventata sempre più stretta: per quanto possibile, stiamo lavorando insieme per creare un mondo unificato che tutti voi possiate sperimentare sia nel videogioco che sul gioco di ruolo cartaceo. Ma questo non è un compito da poco, e ha i suoi problemi. Mentre CD Projekt Red inizia a lavorare al quarto videogioco di Witcher, abbiamo collaborato per assicurarci che le informazioni tra i nostri due prodotti restino il più possibile collegate. Abbiamo avuto innumerevoli riunioni che hanno richiesto giorni di tempo per discutere della storia di The Continent e della direzione del franchise Witcher. Ci siamo resi conto che al momento sarebbe estremamente difficile, o forse impossibile, continuare a lavorare sulla linea TTRPG di The Witcher e mantenere il collegamento con i prossimi progetti di CD Projekt Red. Quindi, per assicurarci che tutti voi riceviate i migliori prodotti possibili con la massima coerenza, stiamo sospendendo lo sviluppo della linea Witcher fino a quando i piani futuri non saranno più solidi.

Queste le dichiarazioni di Cody Pondsmith, creatore del gioco di ruolo cartaceo. Abbiamo al momento pochi dettagli circa The Witcher 4, eccetto che l’azienda ha preso dei nuovi uffici per dedicarsi al lavoro in maniera più intensiva che mai, evitando i problemi avuti con Cyberpunk 2077.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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