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Redfall non è giocato da nessuno su Steam

Redfall sembra essere già morto: il titolo di Bethesda, sviluppato con Arkane Studios è asceso virtualmente a zero su Steam. Il titolo è stato uno dei primi first party rilasciati su Xbox (e PC ovviamente): il gioco ha subito una intensa campagna mediatica a opera di influencer e oltre ma controller alla mano, non ha soddisfatto le aspettative dei giocatori che hanno abbandonato il titolo.

Stando ai dati riportati su SteamDB, ci sono circa 20 persone che giocato al titolo su tutta la piattaforma con un picco di 38 giocatori totali: agghiacciante. Chiaro, parliamo di un titolo presente su Xbox Game Pass, per cui in molti possono aver giocato il titolo su piattaforme originali e Phil Spencer ha commentato così:

Non c’è niente di più difficile per me che deludere la comunità Xbox. Ne faccio parte da molto tempo. Ovviamente lavoro per Xbox, sono a capo dell’azienda, ho molti amici e ricevo molti feedback, e vedere la comunità perdere fiducia, essere delusa, mi delude e mi fa arrabbiare”

Il patron di Microsoft ha poi continuato con:

Facciamo delle simulazioni di recensioni per ogni gioco che lanciamo, e questa è a due cifre più bassa di quella che pensavamo di ottenere con questo gioco. Questa è una delle cose più deludenti: non ci sforzeremmo mai di lanciare un gioco che pensiamo sarà recensito negli anni ’60, non fa parte dei nostri obiettivi. Se si guarda ai punteggi delle recensioni dell’ultimo anno – e questa non è affatto una difesa – penso che i team abbiano fatto un lavoro migliore nell’aumentare il livello di qualità dei giochi che abbiamo distribuito… e questo gioco era significativamente al di sotto delle nostre metriche interne rispetto alle recensioni effettive. Ma questo non è colpa di nessuno, se non nostra, e dobbiamo riconoscerlo”

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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