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City of Mist – Recensione, tra nebbia e poteri leggendari

In questi giorni abbiamo avuto la possibilità di addentrarci in City of Mist, incamminandoci in questa nuova avventura narrativa in stile Noir e NeoNoir, pubblicata da Isola Illyon Edizioni e Son of Oak Studio. Tenetevi forte, perché state per conoscere un emozionante gioco di ruolo investigativo sovrannaturale a stampo cinematografico.

Un libro di trame e leggende

Le illustrazioni ci mostrano gli elementi della città, le scene del crimine e i momenti di riflessione ed evoluzione dei “Prescelti“. Questo sarò il ruolo che il giocatore ricoprirà, e che lo porterà ad alterare il proprio percorso, in quanto qualcosa di sovrannaturale o leggendario sta iniziando ad emergere dalla sua persona.

All’ interno del manuale del giocatore sono presenti le modalità e metodologie atte alla creazione del proprio prescelto, e i temi che caratterizzano la sua persona. Non mancano poi numerosi esempi ed illustrazioni sulle possibili origini ed obbiettivi e del ruolo interpretato dal giocatore, accompagnate dal regolamento. La struttura di gioco è basata su uno schema a sequenze di fumetto o pellicola cinematografica, che esporrà gli avvenimenti come scene, fornendo periodi di pausa, o intermezzi, ricorrendo a flashback e scene fuoricampo per arricchire la narrazione.

A guidare i prescelti sarà il Regista, narratore ed arbitro introdotto come Maestro di Cerimonie (o Maestro Cerimoniere), il quale fornirà i casi da risolvere e condurrà i giocatori verso la scoperta delle presenze estranee (Mythos) che iniziano a risvegliarsi in loro, oppure ad impedire che il loro “io” attuale (Logos) sia inghiottito da questa nuova persona.

I Mythos sono presenze leggendarie che si risvegliano nei prescelti, e possono essere di ogni genere, dal reale all’ immaginario, da Giulio Cesare a Re Artù oppure Cenerentola ed il martello di Thor, fornendo ai giocatori e agli antagonisti abilità sovrannaturali inerenti al loro mito. Tali abilità non saranno percepite dalle persone comuni, o dormienti, per via della nebbia che cela il sovrannaturale ed altera i ricordi di tutti all’ interno della città, ad eccezione dei risvegliati, i quali non ne sono del tutto immuni.

L’uomo dietro alla nebbia

Oltre al Manuale del Giocatore sarà incluso il Manuale del Maestro Cerimoniere, che presenta stile ed illustrazioni simili concentrandosi sulle ambientazioni dei luoghi cittadini e monologhi fuoricampo. Questo comprende il necessario per creare le ambientazioni, i pericoli, gli antagonisti, e i personaggi non giocabili sempre interpretati dal maestro della sessione.

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Non finisce qui, troverete anche le metodologie di narrazione, o mosse del maestro cerimoniere applicabili per strutturare le scene in modo cinematografico, come:

  • il monologo per introdurre un caso da investigare;
  • fornire un riassunto delle sessioni precedenti;
  • l’intermezzo per separare una scena principale da un’altra e permettere di progredire nei temi dei giocatori;
  • il flashback per fornire indizi nei casi, ed aggiungere nuovi personaggi non giocanti;
  • le scene fuoricampo con il fine di esporre informazioni del caso ai giocatori mantenendole estranee ai loro prescelti;
  • i titoli di coda al termine di una sessione per ricapitolare gli avvenimenti e fornire materiale narrativo utilizzabile in quella seguente.

Infine all’ interno del manuale è presente anche un caso prefabbricato per introdurvi al gioco, ed essere una linea guida nella creazione dei prossimi casi personalizzati.

Un gioco all’interno di un racconto

Le regole di City of Mist sono parzialmente basate sul sistema di gioco “Powered by the Apocalypse“, presentato nel 2010 da D. Vincent Baker nel suo rivoluzionario Apocalypse World, dove la storia nasce dalle conversazioni e le scelte dei giocatori. Il sistema di lancio del dado utilizzato richiede due D6, per decidere il successo nelle situazioni di gioco o le scelte dei giocatori. I valori da 1 a 6 indicano fallimento, da 7 a 9 successo minimo e da 10 a salire successo massimo.

Nella fase iniziale ai giocatori sarà chiesto di creare il loro prescelto fornendogli un nome, una mansione come detective o casalingo e 4 temi,
divisi tra temi Logos, indicanti le motivazioni, le qualità, ed ancora più importanti i difetti della loro vita quotidiana e i temi Mythos, riguardanti le qualità, le motivazioni e le debolezze degli aspetti leggendari emergenti o preesistenti. Le qualità, o attributi di un tema, in gioco sono tradotte come capacità del personaggio, quali possedere una macchina, conoscere le arti marziali o utilizzare magie, dando la possibilità di rendere le scelte di dialogo differenti ed inaspettate.

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Gli attributi forniscono anche bonus sul successo del lancio del dado nelle “Mosse” (azioni applicabili durante le scene) intraprese dai giocatori per risolvere le situazioni, raccogliere indizi o guadagnare un vantaggio. I difetti e le debolezze sono molto importanti, in quanto non solo sono svantaggi nel lancio del dado, ma carburante narrativo per l’evoluzione e lo sviluppo di uno o più temi: ogni volta che si supera con il lancio del dado una situazione su cui era imposto uno svantaggio dovuto ai difetti, sarà possibile guadagnare un punto attenzione sulla scheda del tema inerente. Barrate tutte le caselle attenzione di un tema, esso potrà essere sviluppato secondo la tabella presente nel manuale.

Le motivazioni dei temi indicano le azioni da intraprendere per migliorarli guadagnando punti attenzione, infatti agire contro il proprio tema o ignorarlo per molte scene, riempirà di un punto le caselle frattura e/o scomparsa presenti sulle schede dei temi, portando alla perdita di essi una volta riempite.

Perdere e guadagnare temi è parte integrante dell’ esperienza, in quanto perso un tema Logos esso sarà sostituito da uno Mythos e viceversa, alterando le abilità e gli equilibri narrativi del personaggio ed aggiungendo nuovi elementi di trama quali le nemesi ed i traumi. Dopo che i giocatori avranno creato i prescelti ed i loro temi, il Maestro di Cerimonie li introdurrà in una scena di preludio, dove saranno loro a stabilire le proprie dinamiche e relazioni, le quali saranno poi utilizzate per creare la scheda tema extra del gruppo. Terminata questa fase il maestro di cerimonie esaminerà i temi del gruppo e lo avvierà verso un caso da risolvere, creando situazioni e gestendo gli incontri presenti nelle scene.

Conclusioni Finali

City of Mist è un gioco di ruolo dalle mille possibilità, capace di rendere ogni partita differente ed entusiasmante, dove l’ unico limite è la fantasia del giocatore. Questo gioco di ruolo è estremamente consigliato a tutti gli appassionati di misteri, antieroi e supereroi pronti a scoprire ed affrontare tutto ciò che la loro città avvolta dalla nebbia ha da offrire.

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