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Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged – Recensione, un gioco di corse da non sottovalutare

Le macchinine più amate del mondo sono tornate con il secondo capitolo della serie sviluppata dagli italianissimi di Milestone. Come avrete intuito dagli esiti della nostra recensione di Hot Wheels Unleashed, non vedevamo l’ora di mettere mano su questo sequel, Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged, che vi proponiamo oggi in recensione. Sarà stato all’altezza delle aspettative? Scopriamolo insieme!

Il ritorno del divertimento… sfrenato!

Come abbiamo già visto col suo predecessore, anche Hot Wheels Unleashed 2 prevede una grande varietà di attività al suo interno: a partire dalla classica gara contro l’IA (o contro i nostri migliori tempi) fino a campionati di derapate, scontri online ed in locale con i nostri amici e l’immancabile modalità storia.

Partendo proprio da quest’ultima, la modalità storia di Hot Wheels Unleashed 2 non presenta ovviamente una trama particolarmente complessa, ma fornisce il giusto contesto alle sfide che si susseguono su una sorta di tabellone da gioco dell’oca composto da varie “caselle”, ognuna delle quali contiene una sfida che va superata per approdare alla successiva, così fino al Boss.

Le sfide in ogni “mondo” di gioco sono ben variegate e stimolanti: alcune volte dovremo battere un particolare tempo, altre dovremo essere bravi a mantenerci in testa alla classifica per non venire brutalmente “fatti fuori”, e altre volte ancora il nostro obbiettivo sarà semplicemente quello di raggiungere il podio. Il grande difetto della modalità storia risiede, purtroppo, in quella che dovrebbe invece essere la ciliegina sulla torta: proprio loro, i boss.

Abbiamo trovato questi ultimi estremamente monotoni e, tra tutte, certamente la sfida meno stimolante del gioco: per quanto riguarda la struttura delle boss battle, non si può certo affermare che Milestone abbia deciso di osare, proponendo uno scontro uguale per tutti i villain, e poco originale sul piano della struttura.

Un mezzo per tutti i gusti

All’interno del gioco sono disponibili decine di mezzi di ogni tipo: dalla classica macchinina da corsa fino al camioncino, alla moto o al velociraptor con ruote: potremo ottenere questa grande varietà di mezzi mediante il negozio, o giocando con la dea bendata tramite una speciale “ruota dei premi”. Ogni macchinina è personalizzabile tramite alcuni menù appositi che consentono di cambiare il materiale della nostra Hot Wheels o di appiccicare degli adesivi (che possiamo realizzare noi stessi tramite un apposito editor) sulla carrozzeria.

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Ogni mezzo è dotato di proprie statistiche che variano la capacità di tenuta di strada, di accelerazione, di derapata e di molti altri aspetti: sarà importante quindi “investire” i nostri punti di potenziamento su un’ampia varietà di veicoli per avere sempre il mezzo giusto al momento giusto.

In Hot Wheels Unleashed 2, insomma, a variare da macchinina a macchinina non è mai solo la carrozzeria: anche i “bonus” che sceglieremo di applicare al nostro mezzo, sbloccabili mano mano tramite l’investimento di particolari gettoni che otterremo completando sfide e salendo di livello, potranno determinare il nostro successo o la nostra rovina.

Una sfida per ogni tipo di giocatore

Sarebbe del tutto errato pensare che, trattandosi di un gioco basato su un noto giocattolo per bambini, questo sia troppo facile per far sì che un giocatore maturo possa essere attratto dall’idea di cimentarvisi. I diversi livelli di difficoltà permettono a chiunque di trovare il grado di sfida adatto alle sue esigenze: sia i più che i meno avvezzi al genere delle corse troveranno una difficoltà adeguata alla loro esperienza.

Chi vi scrive è abituata ad un livello di sfida piuttosto elevato nel campo dei giochi di corse e, nelle due modalità più impegnative del gioco, ha rinvenuto un grado di avversità capace di stimolare e di invogliare a ragionare su ogni centimetro di pista.

Hot Wheels Unleashed 2 viene incontro alle esigenze di ogni tipo di giocatore offrendo un limitato numero di azioni possibili: accelerazione, retromarcia, salto (verticale e laterale), boost e l’immancabile derapata. Entrare in sintonia con la fisica del titolo potrebbe risultare difficoltoso nell’immediato, ma una volta compreso il sistema di gioco, vi troverete davanti ad un gameplay profondo nel suo essere limitato alla pressione di pochissimi tasti.

Uno stile fresco, ma minimale

Parliamo adesso delle scelte tecniche ed artistiche del team di sviluppo: il titolo è realizzato con Unreal Engine e gode di un’attenzione da segnalare per quanto riguarda l’illuminazione e la presenza di alcuni “effetti scenici da pista davvero realistici, come ad esempio i raggi di luce che ci arrivano letteralmente in faccia durante la nostra corsa.

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Allo stesso tempo, però, dobbiamo segnalare una certa vuotezza delle ambientazioni: nonostante il titolo cerchi di riportare in più modi il concetto di essere miniaturizzati, sgommare tra tavole di legno e biglie non ci ha fornito quella sensazione di tuffo nell’infanzia che cercavamo. Complice di questo, forse, una certa approssimazione nelle forme e nella struttura degli ambienti, le piste non ci hanno convinto particolarmente per quanto riguarda la scelta dei temi (una camera, un mini-golf, un museo…), mentre siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla loro struttura: curve a gomito, rampe, punti che ci permettono di magnetizzarci letteralmente al soffitto, e la presenza di alcuni elementi “di scena” come ragni che lanciano tele che tendono a rallentarci o pendoli sui quali oscillano grosse rocce da evitare ci sono sembrati sufficientemente stimolanti e ben disposti.

Da segnalare una colonna sonora adrenalinica al punto giusto e un uso assolutamente impeccabile degli effetti sonori: uno degli aspetti che, più di tutti, rende questo titolo coerente con le complesse piattaforme che lo ospitano.

Una delle modalità che, consigliamo a tutti i giocatori è l’editor dei percorsi: proseguendo nella modalità storia sbloccheremo pezzi di tracciato e ostacoli di vario tipo, che ci consentiranno di creare e far vedere al mondo i nostri percorsi con grande intuitività.

Avendo giocato la versione per PS5 del titolo, spendiamo qualche parola in merito ai trofei disponibili: il Platino non sarà facile né immediato e anzi, solo i giocatori che decideranno di investire il loro tempo (e soprattutto la loro esperienza) potranno vantare il re dei trofei per questo gioco.

Segnaliamo inoltre che gli stessi grilletti (R2 ed L2) si adattano a quello che avviene su schermo in maniera molto immersiva ed intuitiva, restituendo un tipo di esperienza davvero “next gen” in tal senso.

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Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged

7.8

Hot Wheels unleashed 2: Turbocharged è un titolo divertente, longevo ed adatto ad ogni tipo di giocatore che, però, pecca di volontà da parte degli sviluppatori di rischiare con qualche modalità di gioco originale. Purtroppo non si tratta di un vero paso in avanti rispetto al titolo precedente.

PRO
  • Ricco di sfide di vario genere
  • Longevo e capace di inbtrattenere ogni tipo di giocatore
  • Un'esperienza immersiva e divertente
CONTRO
  • Alcune modalità (boss battle) sono prova di mancanza di coraggio
  • Ambientazioni non sufficientemente dettagliate
Sara Pandolfi
Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande N.

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