Standard Euro 7: irrealistico secondo alcuni paesi dell’UE

Secondo alcuni Paesi lo standard Euro 7 è "irrealistico" mentre per Bruxelles lo stop del 2035 rimane invariato: si potranno esportare i motori.

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor News Lettura da 3 minuti

Buona parte dei paesi dell’Unione Europea si sono detti scettici circa l’abbandono delle soluzioni endotermiche, auto che di fatto spostano persone non solo per il puro piacere di guida ma anche e sopratutto per lavoro nella vita di tutti i giorni. Dopo un maxi vertice dei Paesi che si dicevano contrari al bando promosso per il 2035, la situazione pare evdente:

Li riteniamo irrealistici e vorremmo poterli modificare nei prossimi mesi.

Ha esordito Martin Kupka, ministro dei Trasporti della Repubblica Ceca e promotore dell’appuntamento organizzato a Strasburgo, proseguendo poi con:

Inoltre, siamo preoccupati del potenziale effetto negativo anche sull’ambiente perché con l’aumento dei costi delle auto non favoriranno l’aggiornamento delle flotte. Meno persone potranno permettersi di cambiare auto. La proposta è controproducente, è necessario modificarla nei prossimi mesi dal momento che richiede azioni non realistiche.

Sette sono stati i Paesi che si sono riuniti al vertice, tra cui il nostro ovviamente: Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture ha evidenziato quanto segue, preso direttamente dal dossier redatto dall’esecutivo Meloni:

[…] a difesa di aziende e posti di lavoro, nel nome del buonsenso e della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il governo italiano è fortemente contrario al regolamento Euro 7 e al dossier CO2 per veicoli leggeri e pesanti a meno che non rientrino i biocarburanti e gli e-fuel.

Al momento pare che la strada, battuta in primis dai tedeschi, sia quella di introdurre una deroga basata appunto sull’uso dei carburanti e-fuel mentre Sonya Gospodinova, portavoce di Bruxelles ha dichiarato:

La precedente normativa Euro 6 risale al 2012: da allora, l’industria si è adattata, c’è stata una evoluzione. Le imprese sono ora già molto vicine ai livelli di ambizione dell’Euro 7, e la Commissione ne ha tenuto conto quando ha fatto la proposta, che è ambiziosa ma realistica. La riduzione delle emissioni di ossidi di azoto e di particolato prevista dall’Euro 7 limita l’inquinamento atmosferico e dunque serve a proteggere la salute dei cittadini: ogni miglioramento è a loro vantaggio e si potrà sempre esportare i motori a combustione interna fuori dall’Unione.

Pare dunque che non vi sia intesa tra le parti anzi, la “gurra” è alle porte!

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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.