Red Dead Redemption 2: perché credere nel miracolo

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia GL Originals Lettura da 6 minuti

Rockstar negli anni ha sempre dimostrato una certa attitudine a sviluppare giochi che, anche a distanza di tempo, vengono ricordati come prodotti di estrema qualità. È impossibile non aver presente monoliti videoludici come GTA San Andreas o l’iconico Canis Canem Edit (Bully); grazie all’azienda ci siamo immedesimati in personaggi che hanno fatto la storia delle console portando, uscita dopo uscita, la software house ad essere una delle potenze più forti nel settore dei videogame. I fan chiedevano da tempo il seguito di Red Dead Redemption e, finalmente, i tempi si sono dimostrati abbastanza maturi per annunciarlo. Dopo le immagini pubblicate sui social, si torna a sentire nell’aria l’odore della polvere da sparo, John Marston sta preparando le sue armi e noi siamo già pronti ad affrontare questa nuova avventura.red dead redemption 2In un mondo dove il marketing fa da padrone, troviamo Rockstar Games che, come al suo solito, si distingue in quanto non le servono grandi pubblicità per fermare il mondo dei videogiochi, ma bastano due artwork e cambiare lo sfondo del logo. Per chi ama i videogame è stato chiaro fin da subito che si stava parlando di Red Dead Redemption 2, ma per rendere ancora più evidente tutta la situazione, la software house ha pubblicato un’altra immagine raffigurante le sagome nere di sette cowboy e, per concludere in bellezza, quella definitiva che comprendeva il titolo dell’opera. La nostra mente però si è fermata sull’artwork raffigurante i personaggi andando subito a John Sturges ed i suoi Magnifici Sette. Il flusso dei pensieri non si ferma, va avanti ad oltranza e pian piano che il tempo passa, ecco che, quasi in silenzio, arriva la possibile intuizione che lascia completamente spiazzati: sette protagonisti, sette antieroi che potrebbero dar vita a qualcosa di mai visto e veramente ambizioso poiché Rockstar Games ha già percorso la strada dei personaggi multipli con GTA V, dimostrando a tutto il mondo la sua classe e qualità.

Se solo proviamo ad immaginare sette personalità diverse, ognuna con una sua storia ed obiettivi che man mano si intrecciano tra loro, dando vita ad un mondo di gioco coinvolgente ed unico, ci rendiamo conto da soli che l’azienda stia cercando di alzare l’asticella che c’è tra lei e le altre case sviluppatrici. Queste sono ovviamente solo delle supposizioni, perché in realtà non sappiamo ancora nulla del titolo, tranne il fatto che avrà una forte componente online. D’altronde, cos’altro ci potevamo aspettare dopo il successo ottenuto da GTA Online? È clamoroso che, dopo la pubblicazione delle immagini sui social, le azioni di Take-Two siano cresciute del 5,7%, ma ha senso se si pensa alla portata della software house. Rockstar è sempre stata una delle poche case di sviluppo che si è costantemente meritata il rispetto e la fiducia del grande pubblico, grazie anche alla sua abilità di riuscire ad intrattenere gli utenti con opere multimediali dai temi forti e, allo stesso tempo, divertenti da giocare. Questo porta a pensare che sette personaggi possono dare al titolo una grande varietà narrativa e una caratterizzazione dei ruoli, che solo una storia complessa è in grado di regalare.

red-dead-redemption-list-02Come detto in precedenza, questo determinato filone è già stato percorso da Rockstar ed è facile intuire, come ha sempre dimostrato la casa di sviluppo, che adesso si tenti un’ulteriore passo avanti per rendere il videogame ancora più grande ed unico. Tutte le storie, ma soprattutto i personaggi, dovranno combaciare alla perfezione e questo sarà compito degli sceneggiatori, i quali saranno chiamati a svolgere un lavoro mastodontico al fine di creare sette diverse personalità e fare in modo che nessuna di esse risulti troppo ingombrante da togliere spazio ad un’altra. Per il giocatore dovrà risultare naturale amare ed odiare alcune delle figure: ciò che conta è che i protagonisti siano ben bilanciati tra i vari caratteri e che nessuno di loro possa risultare banale ed insignificante ai fini della narrazione. Il precedente episodio raccontava la storia di un ex fuorilegge in cerca di vendetta; la sua avventura non lascia spazio a momenti comici, ma si concentra sulla drammatica trasformazione di un uomo che è pronto a lasciarsi alle spalle il passato per affrontare un futuro ricco di pericoli.

Credere e sperare nel miracolo per noi giocatori è più che lecito, anche perché, dopo circa tre anni dal lancio delle nuove console, c’è la possibilità di vivere un’esperienza davvero degna di essere definita next gen. Di titoli grandi e mastodontici, sia a livello di trama che di gioco in generale, ce ne sono stati, ma alla lunga tutto risultava un po’ piatto. Avremo finalmente l’occasione di essere coinvolti in un videogame profondo e curato in ogni piccolo dettaglio, oppure no? Ai posteri l’ardua sentenza e, per adesso, non ci resta che aspettare il trailer di Red Dead Redemption 2 in uscita questo giovedì.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.