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Minacce di morte dopo la recensione di God of War Ragnarok

Il nuovo lavoro di Santa Monica Sudio, God of War Ragnarok è senza dubbio un pezzo che merita di essere visto, giocato ed in certi casi idolatrato dato che la critica nazionale ed internazionale ha già espresso in merito il suo parere (e nel caso ve lo foste perso, vi lasciamo qui la nostra recensione).

Il problema si pone quando, oltre i confini europei, superando la Russia e addentrandoci nel cuore dell’Asia, si arriva in Corea dove Bae Sang Hyun ospite della redazione di IGN Corea, ha scritto la sua come “guest critic” in quanto valutato degno dalla redazione visto il suo passato da sviluppatore di videogiochi indie e che vanta un’esperienza in termini di regista di film.

Tradotta dal coreano, la sua recensione recita frasi tipo:

Un gioco che si appoggerà al suo predecessore e si fermerà proprio davanti alla porta della miseria.

Arrivando perfino a definire il gioco come un mero DLC dell’originale uscito nel 2018 per Sony PlayStation 4. Stando alle critiche mosse personalmente da Bae Sang Hyun la parte di God of War Ragnarok più noiosa è proprio quella nella quale si sviscera il rapporto padre/figlio che, stando a lui, compromette tutto il mood del gioco.

Tramite Twitter l’autore della recensione pubblica il messaggio di un utente che prima lo insulta per le sue doti da scrittore (a detta dell’autore del messaggio, misere) poi lo insulta per la sua nazionalità ed infine per la sua struttura fisica, concludendo che avrebbe gradito di poter essere fisicamente lì in modo da picchiarlo tanto da non potersi permettere di scrivere “questa roba” (qui siamo stati signori ed abbiamo tradotto in maniera civile ma il tono era più piccante); infine dopo averlo picchiato, l’utente avrebbe gradito togliere la vita a Bae Sang Hyun il tutto perché il recensore avrebbe dato come voto finale un 6 all’esclusiva Sony. 

Credo che varie opinioni possano sviluppare questo settore. Potrei continuare a scrivere recensioni da una prospettiva diversa. E voglio dirlo a tutti. Solo perché scrivo una recensione con una prospettiva diversa non cambia la tua esperienza di gioco.

Questa è stata la replica in un video su YouTube dello scrittore coreano.

 

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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