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Lords of the Fallen: dettagli su durata, finali e new game plus

L’uscita del soulslike più atteso del 2023 è ormai imminente: Lords of the Fallen di Hexworks ha condiviso importanti dettagli sul titolo iniziando con la durata media di una sessione completa di gioco, che si attesta sulle 25 ore e si potrebbe estendere a 30 ore di gioco se siete più minuziosi nell’esplorare ogni angolo del titolo.

L’esperienza in singolo per noi, che conosciamo qualsiasi nemico si presenti, sappiamo tutto su di esso, si aggira intorno alle 25 ore. Per un nuovo giocatore sono circa 30 o più.

Ha dichiarato il direttore creativo Cezar Virtosu che ha poi aggiunto:

L’area tutorial richiede più di un’ora e mezza. Per noi ci vogliono al massimo 25 minuti. Io ho una trentina di ore o giù di lì.

il responsabile dello studio Saul Gascon ha poi aggiunto dettagli sul New Game Plus:

Abbiamo un bel po’ di sorprese che attendono i giocatori. Solo per citarne una, ci sono le Antiche Vestigia che sono sempre lì. Ci sono le Piantine di Vestigia che si possono costruire da soli. Quindi nel New Game Plus c’è un solo Vestigio Antico (tutti gli altri sono fuori) e si trova nell’hub principale. Ogni Vestigio che si vuole, bisogna costruirselo da soli: questo significa padroneggiare l’ambiente stesso.

Ie Vestigia sono l’equivalente dei falò del gioco e possono essere usati per viaggiare velocemente, salire di livello e riposare.

È interessante notare che Lords of the Fallen aveva originariamente un’unica Vestigia Antica, ergo un solo punto di ritrovo per potenziarsi e riposare ma mentre i veterani dei Souls presenti tra i loro player-tester erano contenti, altri non condividevano l’entusiasmo del team di sviluppo.

Abbiamo mantenuto la visione originale, ma solo per il New Game Plus.

Il team di sviluppo ha dichiarato poi che ci sono altre sorprese non ancora svelate e che si riserveranno di farci scoprire a gioco rilasciato.

 

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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