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Steelrising – Recensione, carneficina meccanica

Quando abbiamo avuto a che fare per la prima volta con Steelrising siamo rimasti a dir poco incuriositi, e negli ultimi mesi, tra l’evento di presentazione (da cui abbiamo tratto un’anteprima), i nuovi video, la prova alla Gamescom e ovviamente la run definitiva per la recensione, possiamo dire di avere tra le mani un titolo davvero interessante. Vuoi perché la gestione delle missioni è totalmente diversa da altri titoli del suo genere, vuoi per la narrazione tutt’altro che nascosta, vuoi per un contesto storico da sempre affascinante, il senso di progressione è stato palpabile, cosa che ha accompagnato il gameplay in una sinergia di cui di questi tempi si erano quasi perse le tracce. Questo perché Steelrising è sì un action RPG di stampo soulslike, ma unisce il tutto a una spiccata linearità di fondo, senza però dimenticare di dare spazio al giocatore tra esplorazione libera dei vari quartieri, missioni secondarie, e farming. Non dilunghiamoci oltre, e andiamo ad analizzare insieme in recensione Steelrising, ultima fatica del team Spiders pubblicata da Nacon.

Steelrising

Liberté, égalité, fraternité

Prima di partire con il gioco e la storia della nostra protagonista, è giusto fare un quadro generale del contesto storico. Come avrete già avuto modo di leggere, Steelrising vede come palcoscenico una Parigi nel pieno della Rivoluzione Francese, una vicenda tuttavia ben diversa de quella che abbiamo studiato sui libri di storia. In questa versione alternativa infatti, i protagonisti realmente esistiti, che incontreremo man mano, avranno a che fare con un micidiale ed inarrestabile esercito di automi, di cui il Re Luigi XVI si sta servendo per sterminare la popolazione e chiunque lo intralci (in gran parte rivoltosi o membri del Terzo Stato).

Tutti i personaggi realmente esistiti con cui la nostra protagonista avrà a che fare sono stati creati e plasmati a immagine di quelli veri, prendendo come modelli i loro ritratti, o le loro statue. Ci troviamo esattamente nel 1789, appena dopo il Giuramento della Pallacorda e prima della Presa della Bastiglia, quindi va da sé che ci troveremo a confronto con personalità importantissime come il Marchese de Lafayette, Jaques Necker, Jean Sylvain Bailly, Lavoisier, e altre personalità di cui non faremo il nome per evitare spoiler di qualsiasi tipo.

Al servizio della Regina

Il gioco prende vita nella residenza di Saint-Claude grazie alla Regina Maria Antonietta: ella decide di inviare la danzatrice di corte, un sofisticato automa creato appositamente per tale scopo, in missione verso Parigi per scoprire che cosa è accaduto ai suoi figli. Quell’automa sarà proprio la nostra protagonista, Aegis, che non solo si metterà in marcia per compiere il proprio dovere al servizio della Regina, ma si metterà anche alla ricerca del suo creatore: Eugène de Vaucanson, il miglior ingegnere del Re, che è anche colui che ha creato gli automi di cui si sta servendo Luigi XVI (anche se non erano stati creati per tale scopo). Per forza di cose – e di trama – è chiaro che Aegis prenderà parte alla rivoluzione, diventando un’arma fondamentale per contrastare l’invincibile armata meccanica, un’arma senza la quale questa storia alternativa potrebbe avere un esito diverso.

steelrising anteprima

La cosa che più in Steelrising si distacca dai titoli dello stesso genere, come già accennato in apertura di recensione, è il fatto che di narrazione ce n’è parecchia, e non parliamo solo di video in CGI: questo significa che Aegis interagirà anche con gli NPC, dai personaggi importanti che saranno in diversi punti di Parigi, fino ai cittadini sopravvissuti, rinchiusisi all’interno delle proprie abitazioni o in rifugi di fortuna per evitare di essere macellati dagli automi. Darete quindi libero sfogo alla vostra voglia di compiere attività secondarie, alcune che sono vere e proprie missioni che procedono nel tempo, legate al contesto principale, mentre altre che vi saranno assegnate dai cittadini nelle case. In ogni caso, c’è tanto da ascoltare e da leggere, tra dialoghi e note scritte, cosa che di certo farà la felicità di coloro che prediligono esperienze chiare e piuttosto lineari.

Clockwork madness

Prima di dedicarci alla fase dell’esplorazione, che tratteremo in un paragrafo dedicato della recensione, andiamo al sodo, ciò che maggiormente vi premerà conoscere di Steelrising: il gameplay, e il combat system.

Come già detto, la peculiarità di Steelrising è la sua meccanicità. Aegis è molto leggiadra nei movimenti, più fluida, tanto che potrebbe essere confusa con un umano. C’è da dire però che, soprattutto con alcune delle armi, sarà costretta ad andare a “ritmo” per colpire al meglio e per evitare di essere colpita: potremo sfruttare armi di diverso tipo (molte piuttosto stravaganti) e quindi con diverse combo di attacco, ma anche raffreddare velocemente il nostro corpo in caso di surriscaldamento, schivare in tempo, e sfruttare particolari abilità delle armi per parare, contrattaccare o effettuare mosse speciali. Oltre ad attaccare faccia a faccia, potremo sfruttare alcune delle nostre armi per effettuare attacchi a distanza, alcune saranno invece esclusivamente ranged.

Esiste in ogni caso anche la possibilità di effettuare devastanti attacchi caricati o, se saremo abbastanza bravi, degli attacchi furtivi molto vantaggiosi. Oltre a muoverci, attaccare e schivare, potremo anche saltare, e sfruttare tale meccanica anche per creare delle durevoli combo aeree (in un secondo momento, sarà possibile anche schivare in aria).

Per curarci avremo a disposizione uno speciale Oliatore, che quasi immediatamente ci restituirà un buon ammontare di vita (può essere potenziato in dosi ed efficacia), ma esistono anche fiaschette di olio più comuni che per 20 secondi rigenereranno la vostra salute. Proprio gli oggetti poi, saranno tra le cose più utili in Steelrising: esistono almeno una dozzina di oggetti che fa sempre comodo portare con sé (e che potremo scegliere se mettere nella cintura dell’utilizzo rapido), come pozioni per aumentare la resistenza a un determinato elemento, oppure delle bombe che faranno danno esplosivo o elementale, o ancora delle granate immobilizzanti che manderanno in tilt per qualche secondo gli automi nemici (permettendoci anche un attacco critico). Lo stordimento degli automi può essere inflitto anche colpendoli a ripetizione, e sarà fondamentale sfruttare questa meccanica soprattutto contro i nemici più forti.

Tra le altre cose che i giocatori potranno sfruttare a proprio vantaggio c’è il fuoco amico, con gli automi che per errore potranno anche colpirsi tra loro, se riuscirete ad attirarli nella giusta direzione, tenetelo a mente!

Non sottovalutate nemmeno gli status, soprattutto il gelo, dato che se inflitto totalmente (anche tramite alcune armi), immobilizzerà per alcuni secondi i nemici, gli farà subire più danni, e il colpo che romperà il ghiaccio li farà anche spingere a terra. Sì, tutto questo vale anche contro i Titani, i veri boss di Steelrising.

Per questo motivo le bossfight potrebbero risultare alquanto semplici, sempre nel caso abbiate fatto scorta – trovandole o acquistandole – di Munizioni Elementali o di granate di diverso tipo. Se deciderete di combattere alla vecchia maniera invece, preparatevi a degli scontri avvincenti e ben equilibrati. Le battaglie con i miniboss non si sono rivelate un granché problematiche una volta capiti i meccanismi del gioco, ma questi Automi Instabili sanno comunque li fatto loro, quindi è sempre il caso di fare attenzione. Tirando le somme però, è chiaro come bastino due o tre accortezze per semplificare estremamente i combattimenti.

Il vestiario che equipaggeremo ci darà armatura ed alcuni bonus passivi: si tratta di cappelli, stivali, o indumenti che sono strettamente legati all’epoca, riprodotti in modo molto fedele rifacendosi a quelli dell’epoca rivoluzionaria. Discorso diverso per le armi, che come già detto sono parecchio stravaganti, esotiche, ma che allo stesso tempo sono molto diverse tra loro in estetica, e che in base alla loro famiglia di appartenenza differenzieranno molto le vostre azioni di attacco e l’abilità speciale. Siete tipi da Ventagli corazzati? O magari preferite la forza possente di una Partigiana col potere del fulmine? La rapidità di un moschetto in stile 1789 in grado di congelare, o una pesante mazza mitragliante? La ferocità di artigli in grado di creare una tempesta di lame, o l’equilibrio del binomio spada e pugnale intrisi di fuoco e ghiaccio? Insomma, à vous le choix.

Pimp my automaton

Aegis è il capolavoro di de Vaucanson, quindi è molto più sofisticata degli altri automi, tuttavia, non è stata creata per il combattimento… non all’inizio, almeno. Già, perché come in tutti gli action RPG che si rispettino, anche Aegis si potenzierà man mano, e starà a noi scegliere in che modo far evolvere le sue caratteristiche. Se ad esempio in giochi come Thymesia questa specifica cosa era stata semplificata all’estremo, con Steelrising il leveling e la gestione delle risorse risulta più variegato, e dal risultato ottenuto possiamo dire che il team di Spiders ha fatto davvero un ottimo lavoro.

Per prima cosa, sarà necessario aver chiaro fin da subito che tipo di combattente si vuole essere, se prediligere l’agilità o la forza bruta, ma facendo attenzione anche a tutto il resto. Ben presto scopriremo infatti che anche l’autonomia, la resistenza, e le qualità alchemiche saranno fondamentali per resistere agli attacchi degli automi e per fare loro molto male. Perché vi dico tutto ciò? Perché in primis ogni scelta sarà definitiva, non esiste il respec degli attributi, e in secundis, il gioco dà molta importanza alla “meccanicità”, intesa non solo per i movimenti, ma anche nell’immedesimarvi il più possibile in un automa.

Ecco quindi che ad esempio disporre di una buona autonomia (stamina) vi renderà meno schiavi del surriscaldamento – e del conseguente raffreddamento – che potrebbe impedirvi di attaccare o schivare nel bel mezzo della mischia, oppure avere l’alchimia potenziata e una resistenza agli status alterati può fare la differenza tra la vita e la morte, ma soprattutto potrete sfruttare delle armi (da contatto o a distanza) per infliggerne voi stessi (gelo, fuoco, elettricità). Ricordiamo inoltre che i danni che infliggerete dipenderanno da quanto un determinato attributo scalerà sull’arma scelta, quindi con alcune armi ad esempio infliggerete più danni se avete un’agilità più potenziata rispetto alla forza, e così via.

Non finisce qui, perché Aegis è dotata anche di 4 slot per i moduli: questi sono delle modifiche che potremo equipaggiare e che sono diversi tra loro. I loro effetti sono diversi e passivi, e possono aiutare molto nel creare la build della nostra protagonista, o modificarla a seconda della minaccia da affrontare. Tuttavia questi alloggiamenti non sono da subito adatti ad accogliere moduli di livello massimo (livello 3), quindi dovremo sbloccarli man mano con delle chiavi che possiamo ottenere in game, dai “cadaveri” di alcuni nemici potenti, o magari da un baule.

Tutti i tipi di potenziamenti e gli acquisti di oggetti possono essere effettuati in due posti, ovvero le Vestali, delle statue meccaniche che se attivate riveleranno una sedia sulla quale Aegis potrà sedersi, ripristinare salute e nemici (insomma fa le veci dei falò soulsiani ndr), e la Carrozza, che oltre a tutto ciò una volta sbloccata vi permetterà anche di viaggiare tra i vari quartieri di Parigi.

Chiaramente le armi possono essere potenziate, ma oltre alle Essenze Animiche (valuta del gioco in stile anime soulsiane, che vi sarà data sconfiggendo nemici o portando a termine dei compiti) avrete bisogno anche di materiali, anche questi che sarà possibile trovare nel mondo di gioco, dai nemici, o acquistarli, con chiaramente alcuni che saranno molto più rari.

Tour de Paris

Uno degli aspetti più piacevoli – e allo stesso tempo più pericolosi – di Steelrising è senza dubbio l’esplorazione. Nel gioco, con l’avanzare della storia, ci troveremo a sbloccare ed esplorare diverse zone di Parigi, divise tra loro e non interconnesse, raggiungibili con la mappa tramite viaggio rapido, ma solo ed esclusivamente con la carrozza. Questa feature è assai interessante, perché grazie alla mappa stessa avremo indicato su ogni luogo sia tutti gli NPC importanti presenti, sia tutte le missioni principali e secondarie che possiamo far avanzare in quel luogo. Una volta nelle varie location, potremo usare anche la bussola, che metterà su schermo degli indicatori che ci aiuteranno a trovare più facilmente i punti di interesse. È comunque facile perdersi? Assolutamente sì, perché le aree si rivelano abbastanza labirintiche, soprattutto prima che vengano sbloccati i vari passaggi.

La cosa che però è la più affascinante, è senza dubbio la ricostruzione dei posti realmente esistenti di Parigi, da palazzi come il Louvre, la Bastiglia, i vari quartieri con alcuni dei punti importanti, e tutto con intrisa l’arte gotica che chiaramente rispecchia i tempi che corrono.

Le mappe sono costruite con un level design assolutamente buono, che una volta sbloccati i vari tool si estenderà anche in verticale. I vari quartieri sono disseminati di oggetti da raccogliere. Il Rampino ci permetterà di raggiungere posti in alto prima irraggiungibili, la schivata aerea potenziata di “volare” in orizzontale per qualche metro, magari scavalcando recinsioni o muri, o raggiungere una sponda altrimenti lontana, e l’Ariete meccanico può farci abbattere muri o cancelli poco resistenti per sbloccare nuove vie (chiaramente molte aree saranno raggiungibili solo in un secondo momento). Come li sbloccheremo? Sconfiggendo i Titani.

Come vuole il genere, tutte le mappe dispongono di shortcut, e diversi punti dove attivare la Vestale e rifocillarsi, ma comunque quando arriverete per la prima volta in un luogo, orientarsi potrebbe essere inizialmente un problema.

Una rivoluzione per tutti

Steelrising è un titolo che come avrete capito potrebbe mettere in difficoltà parecchi giocatori. Nonostante la mole degli oggetti ottenibili ed acquistabili oltre alla quantità delle essenze animiche ottenibili possa sbilanciare il gioco (la costruzione delle mappe favorisce il farming e il grinding), sono di sicuro parecchi coloro che, abituati ad un altro tipo di action RPG o soulslike, rischiano di perdere le staffe. Consci di ciò, e soprattutto dell’importanza fondamentale della trama raccontata, i ragazzi di Spiders hanno inserito fin da subito una modalità assistita, che aiuti i giocatori che vogliono concentrarsi sulla storia a vivere una sfida più alla loro portata. Questa consiste nel raffreddamento semplificato, riduzione dei danni subiti, essenze animiche che non si perdono alla morte, e rigenerazione della stamina velocizzata.

Steelrising

La resa generale del gioco su PS5 ci ha lasciati davvero soddisfatti, con uniche pecche dei caricamenti non proprio velocissimi (ci sta, se contiamo i cambi totali di zona e lo spostamento di alcuni NPC) e un paio di bug che vedono la povera Aegis incastrarsi in alcuni oggetti o in un paio di pareti (capiterà spesso se si cercherà di raggiungere posti non previsti dal gioco, magari con la schivata aerea). L’aspetto tecnico ci ha fatti sorridere, e sia il timing sia la responsività del personaggio è eccellente.

Ultima nota di merito va alla sceneggiatura, che nonostante in alcuni casi si sia rivelata pesantuccia – soprattutto nei dialoghi delle secondarie dedicate agli aspetti della guerra – si è mantenuta sempre a buoni livelli, anche a livello di interesse (e con un paio di colpi di scena che non guastano). Il doppiaggio è stato gestito in modo ottimo (solo in inglese, con alcuni termini in francese), così come la colonna sonora è riuscita a farsi notare quel tanto che basta, compiendo il suo sporco lavoro.

Steelrising

8.5

:Steelrising è un action RPG soulslike assolutamente interessante, che regala un vivido immaginario ridisegnando uno degli eventi più segnanti nella storia. Contrariamente a quello che spesso accade nei titoli di questo genere, non c'è alcuna lore nascosta nei meandri del gioco, ma un racconto chiaro narrato dai vari interpreti - realmente esistiti - che incontreremo nel gioco (ma documenti e lettere ci faranno comunque approfondire il tutto). Non proprio facile da padroneggiare agli inizi, il gameplay sa essere appagante, nonostante la sua indole meccanica e basata sulle tempistiche. Sfruttare ogni singola caratteristica della protagonista diventa fondamentale, e starà a noi scegliere quali far diventare realmente nostre. Certo, proprio grazie a tutto ciò che il gioco mette a nostra disposizione finirà per semplificare estremamente alcuni combattimenti (moschetto e gelo sono una combo inarrestabile), ma si può procedere anche senza un farming esagerato anche se si utilizzano altre strategie. Sicuramente il miglior lavoro che Spiders è riuscito a portare sui nostri schermi.;s

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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