L’esperienza di guida nei videogiochi di nuova generazione sta raggiungendo vette inimmaginabili: mentre al cinema arriva un film che racconta le vicende del pilota virtuale Jann Mardenborough, arrivato dalle gare virtuali fino a correre su pista, i nuovi titoli legati alle quattro ruote inseriscono sempre più interessanti novità dentro all’esperienza finale. Eppure gareggiare contro il fantasma di sé stessi, quando si è Forza Motorsport, è difficile anche per Turn 10 Studios. Scopriamolo insieme nella nostra recensione di Forza Motorsport, gioco che abbandona la numerazione classica in favore di un titolo che potrebbe diventare un hub anche per il futuro.

Un’esperienza nuova…

Forza Motorsport propone un insieme di novità interessanti, anche se potrebbero sembrare ridondanti alla lunga. Iniziamo da ciò che più colpisce: la Builders Cup Career Mode, una modalità carriera che se inizialmente può stupire, dopo qualche ora diventa abbastanza ridondante. Purtroppo la sfida al suo interno è composta da una serie di mini campionati con varie limitazioni da rispettare, che se nei primi momenti può divertire, alla lunga diventa ripetitiva.

Come abbiamo già detto in precedenza, con questo capitolo Forza Motorsport perde la numerazione, quasi a volersi distaccare da un’uscita cadenzata così da poter passare ad una sorta di hub generico che potrebbe ricevere aggiornamenti. Proprio per questo ci aspettavamo una modalità carriera più incisiva, oppure un distaccamento da tale modalità in favore di qualcosa di più leggero.

Al contrario, sembra che Turn 10 Studios abbia preferito optare per una via di mezzo, cosa che non fa proprio rima con coraggio, ma che inserisce ore di longevità in un titolo che, vi anticipiamo già da ora, punta molto di più sulla modalità multiplayer.

…ma la vecchia la fa da padrona

Ci sarebbe da dire che i 20 circuiti del gioco riescono a rendere ogni gara emozionante, oppure che le auto disponibili nel titolo sono circa 500, di fatto dando una scelta virtualmente illimitata tra le vetture. Ma ciò che sicuramente ci ha impressionati durante la prova del gioco, è ciò che regala l’esperienza multiplayer.

Il modo in cui le gare vengono proposte dentro a Forza Motorsport è molto vicino a come avvengono nella realtà, con tanto di qualifiche e scelte da fare non solo in pista, ma anche prima di premere l’acceleratore. Replicando un po’ la qualità di gara dietro a competizioni come la Formula 1, c’è da dire che l’esperienza ha restituito una bella botta di adrenalina, cosa che sul lungo periodo della campagna abbiamo perso invece in malo modo.

Quello che abbiamo percepito, è che in fondo Turn 10 Studios ha voluto inserire la modalità singolo giocatore – con tanto di Drivatar che aiuta a replicare un’esperienza multigiocatore – solo per far scaldare i pedali dei giocatori in vista della vera e propria esperienza di gioco, il multiplayer.

Nonostante non possiamo essere altro che felici delle gare che abbiamo svolto in multigiocatore, forse rischiare un po’ di più sulla carriera avrebbe giovato al titolo, ma tutto sommato se il supporto post lancio si confermerà elevato, potremmo ricevere tante belle sorprese.

Gioia per gli occhi

Abbiamo provato Forza Motorsport su una Xbox Series X: giocato rigorosamente in modalità Performance RT (4K 60FPS), abbiamo avuto modo di vedere la qualità dei riflessi sulle auto; differente se vogliamo anche le piste con RT, visto che in quel caso serve passare alla modalità Qualità, che cala a 30 FPS.

In termini qualitativi invece, il gioco è sbalorditivo: la qualità di ogni singolo riflesso è senza dubbio mozzafiato, anche se inizia a vedersi sempre di meno l’avanzamento della tecnologia, cosa che non è imputabile di certo al team ma che anche in questo caso, con un briciolo di stomaco in più avrebbe potuto essere maggiormente evidente. Il problema non sembra essere legato più di tanto ad un calo della qualità del gioco di Turn 10 Studios, ma al contrario l’avanzamento della tecnologia ha portato titoli competitor ad offrire esperienze stilisticamente più gradevoli e quindi, di conseguenza, il gap tra i giochi diventa molto sottile.

Forza Motorsport rimane comunque il miglior gioco in termini di riproduzione grafica per quanto riguarda le vetture, e a confermarlo ci pensa anche il sonoro, eccezionale dall’inizio alla fine. Ogni rombo sembra preso esattamente dalla vettura in questione, e ogni sgasata propone una ripresa audio che poco si distanzia da quella che succederebbe nella realtà. Persino il rumore delle gomme, un dettaglio che potrebbe passare inosservato, rimane invece ben riprodotto su ogni curva e ogni partenza.

Facile

Per il resto Forza Motorsport cade nei due tranelli più scontati dei giochi su quattro ruote, entrambi imputabili alla difficoltà di gioco. Se effettivamente i Drivatar riescono ad offrire un’esperienza immersiva grazie alla IA dei piloti, Forza Motorsport non fa nulla per mettervi in difficoltà.

Le qualifiche sono pressoché assenti, visto che potrete scegliere da dove partire, mentre per quanto riguarda la guida il sistema dei danni non è così fastidioso da portarvi a stare attenti nelle curve.

Forse non siamo stati in grado noi stessi di rovinare le vetture in questione, ma ci è sembrato che Turn 10 Studios ci sia andata giù con i guanti, una scelta che ci saremmo aspettati più da Playground per Forza Horizon che sul ritorno di Forza Motorsport.

Se poi a questo aggiungiamo l’assenza di una serie di statistiche e valori necessari per chi vuole approfondire l’esperienza di gioco, ecco che Forza Motorsport diventa una sorta di ibrido, un gioco nato per rendere di nuovo felici i fan di vecchia data, ma che mentre cammina continua a guardare ai nuovi giocatori cercando di essere il più inclusivo possibile.

Altro neo, decisamente più gradevole, è il numero di auto: se infatti averne tante disponibili può essere appagante, prenderle sarà abbastanza facile – come succede praticamente ovunque ormai – e quindi vi ritroverete come sempre ad avere dozzine di dozzine di vetture disponibili. Al contrario però, per poterle potenziare, dovrete usarle più spesso, di fatto spingendovi a scegliere in modo più accurato ma allo stesso tempo rendendovi più difficile abbandonarle (in quanto le più usate, a tutti gli effetti, saranno più customizzate).

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Forza Motorsport

8

Forza Motorsport perde il numero, ma non coglie l'occasione. Poteva rinnovarsi e proporre un'esperienza nuova - in un settore dove effettivamente i giochi di corse automobilistiche cadono nell'errore di copiarsi a vicenda - e invece propone una carriera poco interessante e un sistema di danni del veicolo e di consumo delle gomme poco punitiva. Le 500 auto, la qualità estetica e il multiplayer però sono eccezionali, e la possibilità di aggiornamenti futuri fa brillare la stella di Forza Motorsport, non quanto vorremmo ma quanto basta.

PRO
  • Multiplayer fantastico
  • IA ben sviluppata
  • Qualità estetica fantastica
CONTRO
  • Carriera davvero poco interessante
  • Poco punitivo con i danni
Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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