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Diablo IV: arrivano i Costrutti nella nuova Stagione

Oramai l’aggiornamento tipico di Diablo IV è  alle porte: il prossimo 23 gennaio a partire dalle ore 19:00 potremmo mettere le mani sulla nuova versione del gioco, ovvero la Stagione dei Costrutti. Il Telaio di Zoltun Kulle non avrà più segreti per noi e andiamo subito a scoprire nel dettaglio cosa ci aspetta in questa nuova tornata di sangue e metallo!

Malphas, il demone malvagio giunto dalle viscere dell’Inferno, ha usurpato la tecnologia del Telaio di Zoltun Kulle (costruito a quattro mani con Ayuzhan di Caldeum per gli appassionati della Lore di gioco). Sarà proprio Ayuzhan a fare squadra con i giocatori: affronteremo assieme nuove missioni che ci porteranno faccia a faccia con Malphas.

Nel Kehjistan si aprirà un nuovo centro cittadino: il Vestribolo che fingerà da Hub principale per affrontare le orde dei Costrutti. giocando otterrete il Costrutto Siniscalco, un alleato personale per ogni giocatore, personalizzabile tanto nell’aspetto quanto nella potenza ed equipaggiamento tramite le Pietre di Controllo e le Pietre di Regolazione.

Nella Stagione dei Costrutti affronteremo le Cripte, dapprima a livello normale e poi una volta sbloccato il Mondo III giungeranno le Cripte dell’Incubo, ancora più colme di oggetti leggendari e nemici temibili. Priama di accedere ad ogni Cripta potrete scambiare le Perle della Protezione (ottenibili sconfiggendo i Costrutti Élite) per ottenere la Benedizione di Zoltun Kulle: un bonus speciale e cumulabile che permette di ricevere ricompense migliori a fine Cripta; attenzione però: il bonus della Benedizione di Zoltun si ridurrà se morirete a causa delle trappole.

La Marea Infernale sarà sempre presente, avendo una pausa di soli 5 minuti ogni ora. Da PC sarà possibile far camminare il proprio personaggio con i tasti WASD. Le Forche Caudine invece saranno delle Spedizioni a rotazione settimanale con una classifica dei migliori giocatori per settimana.

 

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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