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Diablo 4: dagli oggetti alle classi, tutto quello che sappiamo

Dopo l’annuncio in data 1 novembre 2019 in occasione della BlizzCon, abbiamo ricevuto nel corso degli ultimi mesi una montagna di informazioni su Diablo 4, grazie a una serie di aggiornamenti trimestrali pubblicati dagli sviluppatori e resi noti, con precisione e puntualità, tra le pagine del portale ufficiale di Blizzard. Si passa dai primi accenni alla natura delle missioni e alla struttura open-world di Sanctuarium, per poi andare su dettagli relativi ad abilità e talenti, fino all’ultima classe svelata, quella della Tagliagole. Attraverso il seguente testo vogliamo fornirvi una visione d’insieme su tutti i dettagli svelati, approfondendo gli aspetti più rilevanti, per permettervi di seguire al meglio le future novità sul nuovo capitolo di Diablo, senza restare indietro.

Diablo IV: accenni di trama e struttura del mondo di gioco

Gli eventi di Diablo 4 si svolgono molti anni dopo di quelli narrati nel terzo capitolo. Milioni di persone sono state massacrate dai servitori degli Inferi Fiammeggianti e del Paradiso Celeste. In questo caos, dove non vi è un vero padrone, Lilith fa il suo ritorno. Ella è figlia di Mephisto (il Signore dell’Odio) e Regina dei Succubi, la cui leggenda striscia e si contorce, avvolgendosi tra le pagine marcescenti di testi antichi, sibilando tra tradizioni e religioni di molti popoli. La sua unione con l’arcangelo Inario, di cui era amante, portò alla nascita del primo Nefilim, la prole frutto dell’unione tra un angelo ed un demone. Lilith, evocata nuovamente, è pronta a lottare per riconquistare il potere, affinché le tenebre si innalzino a coprire luce e speranza nell’umanità.

Diablo IVUno scorcio di Scosglen, terra costiera patria dei Druidi in Diablo 4

Dopo aver raccolto una discreta quantità di feedback negativi riguardanti l’aspetto grafico di Diablo 3, ritenuto dai più troppo colorato e più simile a World of Warcraft che a Diablo 2 (del quale è stata finalmente annunciata una versione rimasterizzata, intitolata Diablo II: Resurrected), gli sviluppatori hanno saggiamente deciso di adottare per Diablo 4 una palette di colori più scura, ricreando a schermo ambienti più tenebrosi, nonché maggiormente in linea con la crudeltà degli eventi che sono stati in parte svelati, a partire dallo splendido filmato introduttivo. A tale proposito, lo stile, la colorazione e la dimensione delle icone sono state allineate ai canoni di una reintepretazione più adulta del franchise. Quasi inutile sottolineare che – oltre a una modifica della forma – vi sarà un cambio sostanziale anche della sostanza: il comparto grafico di Diablo 4 vanterà animazioni maggiori sia per quantità che per qualità. Il mondo di Sanctuarium (del quale, fino ad oggi, non conosciamo le effettive dimensioni), strutturato come un open-world, contraddistinto da diverse zone geografiche – ognuna con le proprie caratteristiche – e “tenuto in vita” da un sistema di meteo variabile ed un ciclo dinamico giorno/notte, vedrà al suo interno scontrarsi eroi e demoni in maniera incredibilmente realistica (per quanto possibile per un titolo che si basa su un universo fantasy). Blizzard sta riponendo una particolare attenzione all’incremento del numero delle animazioni, cosa che si tradurrà in una quantità decisamente più elevata di attacchi differenti mostrati a schermo a seconda dell’arma equipaggiata. Avete presente una delle domande più ricorrenti dei giocatori alle prime armi, che si avvicinano timidamente al franchise? “Ho una spada equipaggiata ma il mio eroe non la utilizza per attaccare: cosa sbaglio?“. Nessuno sbagliava nulla, era semplicemente l’animazione dell’attacco con quella determinata arma a mancare del tutto. Ecco, scenari simili non dovrebbero più verificarsi. All’aumentare del numero delle animazioni di attacco sembra corrispondere, almeno a giudicare dai primi filmati, una maggiore varietà degli effetti scatenati dagli stessi attacchi sui corpi delle creature ostili. Arti e ingenti quantità di sangue volano via verso ogni angolo dello schermo all’abbattersi delle lame dei propri eroi sugli sfortunati mostri che osano intralciare il cammino loro cammino.

Il mondo di gioco di Sanctuarium presenterà cinque diverse regioni: Scosglen, la patria dei Druidi, Vette Frantumate, dove una setta di sacerdoti devoti ha trovato rifugio, Steppe Aride, ove osano vagare solo le anime più tenaci o disperate, Hawezar, regno delle Streghe e di pericolosi fanatici di culti ormai dimenticati. Infine, troviamo il Deserto del Kejhistan, tra le cui dune si nascono gruppi di cultisti, desiderosi di scandagliare antiche rovine abbandonate in cerca di un modo che possa riportare in vita i Primi Maligni. Lo spostamento tra le diverse regioni avverrà senza soluzione di continuità, ovvero in maniera fluida e priva di tempi di caricamento. E’ lecito supporre che sistemi di teletrasporto a determinate aree saranno, se non presenti da subito, quantomeno da attivare nel corso dell’avventura. Sarà quindi possibile esplorare il mondo di gioco in maniera molto più approfondita di quanto visto in Diablo 3, dove sostanzialmente questo è suddiviso in aree circoscritte. Puzzle ambientali, arrampicate su pareti rocciose e un sistema di salti in tempo reale aggiungeranno un pizzico di dinamicità ai vostri viaggi, durante i quali potrete fare affidamento anche soltanto alla vostra cavalcatura. Per quest’ultima sarà possibile ottenere alcuni pezzi di equipaggiamento, come vari trofei di creature sterminate rappresentati dalla testa degli stessi, che penzoleranno stancamente su un fianco del vostro prezioso animale.

Diablo IV

Sanctuarium: un mondo connesso

Le varie città e regioni di Sanctuarium saranno unite tra loro da una serie di accampamenti; questi ultimi saranno quasi tutti da conquistare, in un modo o nell’altro, grazie alla generazione randomica di eventi casuali che potranno essere portati a termine sia in modalità co-op online che da soli. La maggior parte delle aree di gioco saranno aperte a tutti, ma piccole porzioni di ogni regione saranno riservate esclusivamente alla Campagna. Al termine degli eventi narrati, però, anche queste zone si apriranno all’universo online di Diablo 4. Nei mesi che seguiranno il lancio (Blizzard non si è purtroppo sbilanciata nemmeno in occasione della BlizzCon 2021, anche se sappiamo per certo che il gioco non uscirà di sicuro entro la fine di quest’anno) saranno presentati ai giocatori differenti eventi, che dovrebbero riuscire a tenere vivo l’interesse dei fan della serie: dai Boss Mondiali (come Ashava, l’antico demone visto nella versione Demo mostrata alla BlizzCon 2019) alle Spedizioni. Queste ultime sono eventi casuali per completare i quali è possibile invitare amici o attivare matchmaking, spalancando le porte ai giocatori di tutto il mondo nella propria partita. Degli obiettivi di spedizione saranno introdotti per garantire ricompense maggiori (e pericoli di maggiore entità). Alcuni eventi legati alla liberazione di determinati accampamenti sono stati svelati: vi ritroverete, ad esempio, ad affrontare una maledizione che trasforma gli abitanti di un luogo in mucchi di sale; o ancora, sarete chiamati a sfidare un potente spirito in grado di possedere corpi di orde di non morti. Blizzard ha specificato sul sito ufficiale che i punti fermi seguiti dal team di sviluppo per la realizzazione di queste particolari missioni sono: varietà, profondità strategica e ruolo del giocatore.

In quanto a varietà e profondità, gli sviluppatori hanno svelato che liberare un accampamento dal nemico assicurerà lo sblocco di aree aggiuntive altrimenti inaccessibili e garantirà l’ottenimento di equipaggiamenti particolarmente potenti. Gli sviluppatori hanno sottolineato il fatto che ogni tipologia di evento potrà essere affrontata anche in singolo: non sarà dunque obbligatorio formare un team per completare le missioni, in nessun caso (varrà anche per i Boss mondiali? Dobbiamo ancora scoprirlo…). Alcune cutscene terranno insieme i vari eventi, siano questi della Campagna o eventi generati casualmente nei quali potrete imbattervi durante l’esplorazione. L’eroe (finalmente parzialmente personalizzabile) sarà mostrato con l’aspetto attuale durante questi filmati, per aumentare immersività ed empatia. Nei già citati accampamenti potranno avvenire degli incontri casuali con altri giocatori; vi ritroverete dunque all’interno di veri e propri Hub, come le capitali di World of Warcraft. Il numero di persone connesse simultaneamente alla stessa partita, non ancora dichiarato, non dovrebbe superare le dieci unità: Blizzard ha chiarito infatti che quella di far sentire il giocatore quasi del tutto solo nel mondo di gioco è una precisa scelta tecnica, non un limite di Diablo.

Le Classi (svelate) di Diablo 4

Diablo IV

Blizzard ha svelato fin da subito tre Classi disponibili per Diablo 4, alle quali, da qualche ora (attraverso il BlizzCon 2021) si è aggiunta la Tagliagole. Questa pericolosa figura femminile va ad aggiungersi ad un roster composto dal Barbaro, guerriero brutale e fisico, dall’Incantatrice, personaggio in grado di attingere al potere degli elementi e della magia e del Druido, maestro delle metamorfosi in grado di tramutarsi in un orso o in un lupo all’occorrenza. Poi, c’è appunto la Tagliagole: simile alla Cacciatrice di Demoni vista in Diablo 3, sarà in grado di combinare attacchi dalla distanza con attacchi ravvicinati utilizzando letali archi o velenose lame affilate. Inoltre, ella potrà fare affidamento sulla Magia dell’Ombra, nel quale regno trascinare i demoni che oseranno intralciare il suo cammino. Al momento sembra confermata l’indiscrezione che vorrebbe ogni Classe legata ad un sesso preimpostato. Come detto, finalmente Blizzard ha aggiunto la possibilità di personalizzare, quantomeno in parte, il proprio eroe, selezionando la capigliatura, il disegno dei tatuaggi, la forma delle cicatrici e “tanto altro” (che non vediamo l’ora di scoprire). La progressione di ogni Classe sarà suddivisa in tre rami, come mostrato per la Tagliagole: Shadow Realm, Combo Points ed Exploit Weakness. Il primo vi permetterà di trascinare con voi un certo numero di creature nemiche e demoni nel Regno dell’Ombra, dove il vostro eroe sarà immune ai colpi nemici e infliggerà attacchi con una precisa percentuale aggiuntiva di danni. Il secondo ramo, Combo Points, permette di caricare attacchi più potenti attraverso l’utilizzo di attacchi base. Il terzo ramo, Exploit Weakness, infine, vi consentirà di individuare i punti deboli delle creature nemiche, infliggendo un’ingente quantità di danni aggiuntivi e garantendo colpi critici per ogni colpo sferrato. Un particolare estremamente interessante è quello che Blizzard ha deciso di offrire una serie di missioni diverse in base al ramo scelto per la progressione di una Classe. Il completamento di queste permetterà l’ottenimento di equipaggiamenti speciali.

I nemici, in Diablo 4, saranno suddivisi per famiglie, come quella dei Cannibali o degli Annegati. Ognuna vanterà uno specifico numero di membri che si differenzieranno tra loro per archetipi: ci saranno ad esempio i colossi, i combattenti dalla distanza, i guerrieri da mischia e via discorrendo. Ogni famiglia sarà legata ad una specifica regione del mondo di Sanctuarium.

Diablo IV

L’Albero delle Abilità, le Rune, i talenti

In Diablo 4 sarà presente un imponente Albero delle Abilità suddiviso in due zone: quella alta, dedicata allo sblocco delle abilità e ai potenziamenti delle stesse, e quella bassa, dedicata ai bonus passivi e allo sblocco dei nodi, elementi in grado di assicurare ulteriori potenziamenti ai bonus passivi già sbloccati. I punti abilità utili per sbloccare i nuovi poteri potranno essere ottenuti non solo salendo di livello ma anche in seguito al ritrovamento di alcuni preziosi Tomi Rari, disseminati per il mondo di Sanctuarium. Ad ogni nuovo livello di esperienza raggiunto sarà inoltre possibile assegnare dei punti alle seguenti caratteristiche: Forza, Intelligenza, Destrezza o Forza di Volontà. Al contrario di quanto visto in Diablo 3, in questo nuovo capitolo non basterà assegnare i punti soltanto alla caratteristica base del proprio personaggio (ad esempio: Intelligenza per l’Incantatrice). Uno dei motivi di tale modifica è legata allo sblocco dei nodi: un nodo può ad esempio garantire un fulmine aggiuntivo al lancio di un particolare incantesimo, e può inoltre vantare un potere secondario, come potrebbe essere quello dell’incremento di una determinata percentuale di danno. Ebbene, qualora voi aveste scelto di vestire i panni dell’Incantatrice, e deciso di assegnare tutti i punti guadagnati sulla caratteristica dell’Intelligenza, sareste ora innanzi all’evidenza di un vostro fatale errore: il bonus secondario del nodo sbloccato (quello relativo all’incremento dei danni) richiede un determinato numero di punti esperienza legati alla Forza. L’aver ignorato quest’ultima caratteristica non vi permetterebbe di beneficiare del bonus secondario del nodo. Allo stesso modo funzioneranno i potenziamenti delle abilità, nella parte superiore dell’Albero: aver totalizzato una precisa quantità di punti esperienza in una determinata caratteristica (esempio: Intelligenza), vi permetterà di scagliare quel determinato incantesimo (abilità sbloccata) con una maggiore quantità di danni.

Oltre ai nodi, tra i rami dell’Albero delle Abilità sarà possibile sbloccare ulteriori potenziamenti che non saranno specifici per le singole abilità, ma legati a una precisa famiglia delle abilità stesse. Un esempio pratico: il potenziamento “Overcharge” (migliorabile a sua volta in tre differenti gradi) garantisce, al verificarsi di un colpo critico, la capacità di generare un effetto secondario legato agli attacchi basati sul fulmine, che permette di ottenere un incremento aggiuntivo del Mana quando ci si trova nei pressi dei fulmini appena scagliati. E’ bene sottolineare che per un singolo personaggio non sarà possibile sbloccare tutte le abilità, tutti i potenziamenti delle abilità stesse, tutti i potenziamenti passivi e tutti gli snodi: questo aspetto permetterà la creazione di un personaggio ben indirizzo verso un preciso stile di gioco. Anche qui forniamo un semplice esempio: concentrarvi su abilità che incrementano i danni da fulmine con l’Incantatrice precluderà la possibilità di sbloccare le abilità da freddo più potenti. Gli sviluppatori hanno sottolineato che in Diablo 4, quando ci si ritroverà al termine della Campagna e, di conseguenza, all’inizio dei contenuti endgame, il personaggio avrà sbloccato circa il 30%-40% del totale della abilità, dei potenziamenti e degli snodi che gli sarà possibile ottenere ai livelli molto più alti.

Vi saranno inoltre delle meccaniche uniche di gameplay pensate appositamente per ogni singola Classe. Ad esempio il Barbaro possiede il sistema Arsenale che gli permette di portare con sé più armi principali, con la possibilità di scambiarle in tempo reale durante i combattimenti. In modo simile, anche l’Incantatrice potrà vantare la propria meccanica di Classe dedicata: intitolata “Incantamento“, questa offrirà al giocatore la possibilità di scegliere in che modo sfruttare un’abilità magica sbloccata: inserendo quest’ultima tra le abilità attive, si avrà la possibilità di ottenere determinati effetti, mentre se ne otterranno di diversi posizionando l’abilità nella sezione delle abilità passive. Ancora un esempio: l’Incantatrice potrebbe essere in grado di far precipitare una meteorite sulla testa di un singolo nemico (abilità attiva) o potrebbe optare per l’ottenimento dell’effetto passivo, che farà cadere dal cielo non una, ma tre meteoriti, in grado di fare meno danno ma colpire una zona più ampia, strappando via la vita (o parte di essa) a un numero migliore di creature nemiche. Quale che siano le vostre scelte in merito a quali abilità, potenziamenti e nodi sbloccare nell’Albero delle Abilità, gli sviluppatori hanno confermato che sarà sempre possibile azzerare il tutto, per creare un personaggio completamente differente, a patto però di accettare di spendere una somma di denaro sempre più alta con l’aumentare della forza del proprio eroe (e con l’aumentare degli elementi già sbloccati nell’Albero). Per quanto riguarda i Poteri Ancestrali, Demoniaci e Angelici, Blizzard ha confermato di aver preso nota dei feedback negativi di molti utenti, i quali hanno ritenuto questo aspetto del gioco troppo confusionario ed esigente: troppi i pezzi di equipaggiamento richiesti simultaneamente per l’attivazione di bonus che non sembrano giustificare lo sforzo da dedicare all’attenta creazione di una nuova build, fondamentalmente. Sotto questo aspetto si dovrà necessariamente attendere ulteriori sviluppi da parte dello stesso sviluppatore.

In Diablo 4 torneranno le Rune, clamorosamente assenti in Diablo 3 e tanto richieste dai giocatori di vecchia data, che hanno imparato ad apprezzare questi meravigliosi oggetti in Diablo 2. Sebbene la software house non si sia ancora sbottonata molto in merito, sappiamo che il funzionamento di queste sarà suddiviso in due tipi: Condizioni ed Effetti. La combinazione di una Condizione con un determinato Effetto vi consentirà di dar vita ad un Potere Leggendario unico. Ci auguriamo che il sistema delle Rune terrà conto della combinazione delle Parole. Una runa potrà essere incastonata in un oggetto dotato di castone (come per le gemme), ma in Diablo 2 l’utilizzo di un determinato numero di rune, inserite con il giusto ordine, dava vita ad effetti incredibili, modificando perfino il nome dell’oggetto in maniera unica. Non vi sono purtroppo molti dettagli in merito, non possiamo dunque che tenere le dita incrociate affinché un tale splendido sistema (che pretendiamo di rivivere quantomeno in Diablo 2 Resurrected) possa essere presente anche in Diablo 4. Nel nuovo capitolo sarà presente un’interessante meccanica gameplay legata ai vari Boss che si incroceranno nel corso dell’avventura: alcune specifiche tipologie di attacco caricheranno quella che potrebbe essere a tutti gli effetti definita una “Barra Danno”, ai danni del Boss. Al riempimento di tale barra si scatenerà un preciso effetto, come potrebbe essere quello dello stordimento della perfida creatura, o magari la perdita di un arto (pensate ad esempio ad una delle otto zampe di un gigantesco ragno).

Il PvP sarà presente e limitato a specifiche regione del mondo di gioco. Le zone dedicate a tale modalità si chiamano Campi dell’Odio. Queste aree saranno infestate dall’influenza negativa di Mephisto (padre di Lilith), che porta tutti i giocatori ad essere particolarmente violenti (in pratica, un pretesto come un altro per giustificare gli scontri). All’interno del PvP sarà presente una moneta (Frammenti dell’Odio) utile per acquistare oggetti esclusivi pensati appunto per tale modalità. I Frammenti si potranno ottenere completando le missioni o raccogliendoli dagli altri eroi caduti in battaglia. Se all’interno di una squadra ci sarà il furbetto della situazione, che deciderà di attaccare un compagno per ottenere tutti i Frammenti dell’Odio della vittima, questo sarà evidenziato a tutti gli altri giocatori (in perfetto stile “Wanted” dei film e dei giochi western): la caccia all’uomo a quel punto sarà aperta e il traditore, al prossimo giro, ci penserà almeno una volta in più prima di lanciarsi in una simile impresa. Le orecchie saranno presenti come semplici trofei. Gli sviluppatori hanno confermato che in Diablo 4 verranno introdotte la Modalità Hardcore (con permadeath attivato) e un sistema di Stagioni.

Diablo IV

Oggetti e identità di Classe in Diablo 4

In Diablo 4 gli oggetti saranno suddivisi in (per ordine di importanza): normali, magici, rari, leggendari e pezzi di completo, antichi, mitici. Inoltre, saranno presenti gli oggetti unici. Quelli mitici saranno così potenti che ne potrete usare soltanto uno per volta, vanteranno affissi predefiniti e seguiranno un tema particolare, con poteri specifici di Classe e un aspetto caratteristico. Sembra esserci un po’ di confusione riguardo la presenza degli oggetti mitici e di quelli unici in Diablo 4: in un precedente aggiornamento trimestrale gli oggetti mitici sono riportati tra quelli che saranno disponibili nel nuovo capitolo della serie. In un aggiornamento successivo viene specificato che gli oggetti unici rimpiazzeranno quelli mitici. Sotto questo aspetto siamo costretti ad attendere delucidazioni da parte del team di sviluppo. In ogni caso, Blizzard sta sviluppando gli oggetti di Diablo 4 secondo la seguente filosofia:

Gli oggetti dovrebbero solo potenziare e supportare una classe, non definirla.

Dunque è chiara la volontà degli sviluppatori di rafforzare l’identità di ogni Classe. Ogni oggetto vanterà un valore di Velocità e una precisa Caratteristica fisica (come ad esempio la parata per gli scudi). Com’è possibile visualizzare nell’immagine riportata qualche rigo più sopra, in Diablo 4 non sarà scontato che un oggetto leggendario (color arancio) possa essere necessariamente più potente (o ancora meglio, più utile) di un oggetto magico (blu) o raro (giallo). La differenza sostanziale è da ricercare nella quantità di affissi offerti: i leggendari hanno più affissi dei rari, che a loro volta offrono più affissi degli oggetti magici. Ma per il preciso percorso di crescita preso dal vostro eroe, che tiene conto di tutte le abilità, di tutti i potenziamenti e di tutti gli snodi sbloccati nell’Albero delle Abilità (come visto in precedenza), non è detto che un leggendario possa far al caso vostro più di quanto non possa farlo un oggetto magico. Inoltre, è bene sottolineare che all’aumentare della quantità degli affissi offerti da un oggetto, diminuisce la potenza degli affissi stessi. Ogni affisso sarà ora più consono con il tipo di oggetto al quale sarà legato: valori di resistenza saranno trovati sulle armature, così come effetti offensivi saranno ritrovati sulle armi.

Per quanto riguarda gli oggetti leggendari, Blizzard ha specificato che gli affissi leggendari saranno generati casualmente. Questo aspetto assicurerà ulteriore varietà alla struttura gameplay: in Diablo 3, individuata una giusta build, era sufficiente equipaggiare un preciso oggetto leggendario per essere sicuri di poter fare affidamento su un relativo affisso leggendario. Questo non potrà più avvenire in Diablo 4. Inoltre, alcuni affissi leggendari saranno legati soltanto a determinate Classi. Ognuno sarà in grado di modificare la dinamica di un’abilità: ad esempio, per quanto riguarda l’abilità Teletrasporto dell’Incantatrice, potremmo trovare tre varianti: una in grado di aumentare la capacità difensiva dopo l’attivazione del teletrasporto, una variante in grado di aumentare i danni inflitti immediatamente dopo l’attivazione, e infine l’azzeramento dei tempi di recupero dell’abilità, legati però ad una destinazione casuale alla conclusione del teletrasporto. Ogni oggetto sarà commerciabile in Diablo 4 tramite uno scambio diretto, come su Diablo 2. Non sarà presente la Casa d’Aste (introdotta in Diablo III e poi rimossa). Gli oggetti non saranno più cedibili una volta indossati, e in ogni caso potranno essere ceduti esclusivamente agli utenti presenti nella propria lista amici.

Blizzard non ha ancora annunciato una data d’uscita per Diablo 4, ma di sicuro, come già detto in apertura, il titolo non sarà pubblicato nel corso di quest’anno. Il gioco è destinato alle seguenti piattaforme: PC, PlayStation 4, Xbox One. In ogni caso possiamo ritenerci abbastanza certi che il gioco vedrà la luce (quantomeno grazie alla funzione di retrocompatibilità) sulle console dell’attuale generazione: PlayStation 5 e Xbox Series X/S. Prima di salutarvi vi ricordiamo che Blizzard ha confermato, lo scorso dicembre, la natura free-to-play di Diablo Immortal, il primo capitolo del franchise dedicato ai dispositivi mobili (smartphone e tablet). Infine, vi invitiamo a dare un’occhiata al nostro speciale dedicato a Diablo II: dal gioco alla leggenda fino alla sua resurrezione.

Giuseppe Fragola
Dall'ormai lontano 1997 abbatto Draghi virtuali, salvo Principesse, mando in visibilio gli stadi di mezzo mondo a suon di gol e anniento avversari con ogni mezzo a disposizione (dagli hadouken alle spade infuocate). Non vedo ragione per smettere, quindi continuo!

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