VideogiochiRecensione

Capcom Home Arcade – Recensione della retro-console targata Capcom

Il gusto per il retrogaming è sempre stato palpabile all’interno della community videoludica, un piacere nel guardare al passato che l’industria ha più volte cercato di sfruttare, basti pensare al recente avvento delle console “Mini” che hanno letteralmente spopolato in tutto il mondo, nel bene e nel male. Questa volta, però, ad essere finita sotto i riflettori troviamo Capcom, società che dopo varie difficoltà è letteralmente rinata dalle proprie cenere grazie a un susseguirsi di titoli che in questi anni si sono rivelati capaci di riavvicinare quella fetta di pubblico che si era via via allontanato dalla compagnia. La società nipponica ha però questa volta deciso di seguire, per l’appunto, la via del retrogaming, di fatto presentando il cosiddetto Capcom Home Arcade, prodotto che recentemente abbiamo potuto testare accuratamente con mano. Dopo un piccolo viaggio a Milano, siamo quindi ora pronti a darvi il nostro giudizio finale sulla curiosa creatura targata Capcom.

Solidità scenica

Dovendovi descrivere tutto ciò che risplende o preoccupa del Capcom Home Arcade, risulta impossibile non soffermarsi immediatamente sul suo aspetto. Il supporto della console, infatti, riprende la forma del logo stesso della compagnia, una scelta di sicuro impatto che con i suo tre classici colori (blu, giallo e bianco) riesce a catturare subito l’attenzione, una prima impressione positiva che si rispecchia poi in un supporto solido ma leggero e completato da un body grigio. Sul retro, di veramente facile accesso e utilizzo, sono presenti tre porte e un pulsante d’accensione; una USB, una HDMI, l’alimentazione e il pulsante on/off. Sulla superficie lucida della console sono invece posizionati stick e pulsanti che riprendono fedelmente lo stile dei vecchi cabinati delle sale giochi.

Tra l’altro, il prodotto si caratterizza per la presenza di due vere e proprie “postazioni” di gioco unite che permetteranno quindi a chiunque volesse di godersi una partita in compagnia di qualche amico, in cooperativa o in versus a seconda del titolo selezionato. Anche le dimensioni sono contenute – circa 70x20x10 -, particolare che permetterà a chiunque volesse di trasportarlo e collocarlo ovunque senza troppe difficoltà, ma al contempo è difficile non notare qualche dubbio in termini d’ergonomia generale. La facilità d’utilizzo e la rapidità di onplain si condensano nei due singoli cavi che vi sono connessi; il cavo USB connesso a un alimentatore sempre USB da muro, ed il cavo HDMI che dall’alimentatore va alla vostra televisione.

Nostalgia portami via…

Tolto il lato più meramente tecnico, è giunta l’ora di passare a tutto ciò che riguarda l’esperienza ludica vera e propria. Il Capcom Home Arcade è infatti pensato per tutte quelle categorie di videogiocatori nostalgici che vorrebbero tornare a toccare con mano vecchie glorie del passato. In totale sono presenti sedici giochi – non molti se si considera poi che il tutto viene venduto a un prezzo di 229,99 euro –, ovvero: 1944: The Loop Master, Alien vs. Predator, Armored Warriors, Capcom Sports Club, Captain Commando, Cyberbots, Darkstalkers, Eco Fighters, Final Fight, Ghouls ‘n Ghosts, Gigawing, Mega Man: The Power Battle, Progear, Street Fighter II: Hyper Fighting, Strider e Super Puzzle Fighter II Turbo.

Tra le varie opzioni di visualizzazione è presenta la possibilità di scegliere il formato 4:3 (vecchio tubo catodico), l’ HD oppure si può optare sul Wide; tutti i formati possono essere visualizzati in sorgente Original (con bit molto marcati) oppure Smooth, con un leggero velo pensato per farvi sanguinare un po’ meno gli occhi. Tra le varie feature, è presente anche un Wifi integrato che consentirà ai giocatori di caricare online i propri migliori punteggi per confrontarli con quelli di altri utenti sparsi in tutto il mondo. Il menu di selezione dei titoli appare piuttosto povero, dai tratti minimalisti, e per questo piuttosto intuitivo, ma dispiace constatare l’assenza di qualsivoglia segnalazione relativa a quali titoli siano giocabili insieme a qualcun altro.

Capcom Home Arcade

6.7

Giunti al momento della verità, il Capcom Home Arcade si è indubbiamente rivelato un prodotto interessante, seppur afflitto da qualche problematica di troppo che sicuramente non farà piacere a molti utenti. Tolto un aspetto indubbiamente affascinante e compatto – seppur il tutto abbia portato a un sacrificio dell’ergonomia generale – ciò che fa storcere il naso è l’effettivo contenuto della macchina. Visto il prezzo tutt'altro che economico, la scelta d’inserire solo sedici titoli all'interno della console è indubbiamente una grave pecca che si sarebbe potuta (e dovuta) aggirare con un maggior impegno.

Luca Di Carlo
Cresciuto a suon di videogiochi, cartoni animati e fumetti, ho potuto godere di un infanzia interamente basata sulla creazione del nerd per antonomasia, sempre intento ad affrontare sane partite videoludiche e alla costante ricerca di tutto il comprabile da poter mettere in bella vista su qualche mensola. Essendo poi anche un grande casanova, ho scoperto il mio primo vero amore dopo aver attaccato la spina della mia Playstation 1, ma non preoccupatevi Microsoft e Nintendo, nel mio cuore vi è spazio anche per voi.

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Potrebbe interessarti anche