Wii U è stata una console che ha saputo far discutere il pubblico sin dal suo primo annuncio, questo nonostante si sia poi rivelato uno dei più grandi flop commerciali per Nintendo. All’interno della console erano però disponibili diversi prodotti che possiamo definire tra i migliori videogiochi dello scorso decennio e, per permettere a più utenti di provarli, la casa giapponese sta portando piano piano alcune delle opere più apprezzate di Wii U proprio su Switch. Una di queste operazioni di revival è Pikmin 3 Deluxe, titolo in arrivo sulla console ibrida il 30 Ottobre 2020 ben sette anni dopo il suo rilascio originale. Un prodotto da una qualità inestimabile ritorna finalmente per le nuove generazioni di videogiocatori, e per questo andiamo ad analizzare accuratamente la bontà di questa conversione.
Un’avventura che non sente il peso degli anni
In sede di anteprima abbiamo discusso in generale di come il gameplay non sia praticamente invecchiato di una virgola. La struttura di gioco di Pikmin 3 Deluxe risulta attuale e divertente ancora oggi, mostrando come il level design e il concetto del gioco in siano di una qualità invidiabile perfino nel 2020. Purtroppo non tutto è ora quello che luccica, per questo bisogna evidenziare un principale problema nel sistema di controllo. Infatti, questo risulta decisamente meno variegato rispetto all’uscita originale a causa di alcune inspiegabili mancanze. Infatti, qui l’unica opzione è quella di poter giocare attraverso dei controlli tradizionali, dimenticando così gli apprezzati comandi del motion control e quelli touch screen. Come forse ricorderete, una delle caratteristiche più apprezzate del franchise è proprio il sistema di controllo ideato per l’accoppiata WiiMote + Nunchuck. Nonostante fosse possibile riprodurlo con l’utilizzo dei Joy-Con, questo non è stato fatto, senza alcun valido motivo. Lo stesso discorso vale per il touch screen, dato che il gioco originale è giocabile interamente in questa maniera, e Visto il lavoro effettuato per Super Mario 3D All-Stars, è parso strano non poter ritrovare questa caratteristica anche in questa riedizione.
Sorpassando questo problema, il gameplay rimane come lo ricordiamo seppur con un sistema di Lock On semplificato. Ci ritroviamo quindi a esplorare un misterioso pianeta apparentemente abitato solo da Pikmin e strane creature carnivore, in cui il nostro compito è raccogliere più frutta possibile entro la fine della giornata o del tempo prestabilito. La modalità storia principale, infatti, è rimasta completamente invariata sia nella struttura che nella sua narrativa, se non per l’aggiunta di poterla giocare in multiplayer fino a due giocatori e con ben tre livelli di difficoltà. Quest’ultimi sono catalogati in normale, difficile e ultra piccante, rendendo così il gioco altamente rigiocabile per chi ama cimentarsi in sfide sempre più dure. Bisogna segnalare che, se avete completato la demo rilasciata circa tre settimane fa sul Nintendo eShop, potete accedere immediatamente alla modalità di difficoltà più alta. Per quanto riguarda la co-op, questa è stata una caratteristica ampiamente richiesta dal pubblico sin dai tempi dal 2013. Nel prodotto originale la modalità storia era stata principalmente pensata come un’esperienza single player e, a dir la verità, lo si nota ampiamente giocando in due l’avventura principale. Con questo non intendiamo che l’implementazione sia una cattiva aggiunta, anzi, risulta decisamente divertente esplorare in compagnia questo minuscolo mondo di gioco con la semplice narrazione qui presente. Purtroppo è presente un decisivo sbilanciamento della mappa in sé, che facilita di gran lunga l’esperienza di gioco. A dir la verità, l‘aumento della semplicità è un vero e proprio punto cardine per questa riedizione: Pikmin 3 non è mai stato un gioco difficile, ma poteva risultare impegnativo nel compito del giocatore di cercare di comprendere la migliore strategia per sopravvivere all’ostile pianeta. Per i giocatori più casual è stato però aggiunto un sistema di aiuto, nella modalità storia, che non solo indica il percorso per raggiungere la destinazione della missione ma perfino come superare determinati punti e che tecniche adottare. Un’aggiunta sicuramente secondaria e che non cancella la possibilità di vivere l’esperienza come originalmente pensata, ma che che si poteva tranquillamente evitare.
I Pikmin non sono mai stati così dettagliati
Un’aggiunta che sicuramente dona valore all’esperienza è la Pikopedia. Questa piccola enciclopedia ci permette di leggere descrizioni sugli animali, frutti, ambienti e molto altro su quello che è presente in questo stupendo mondo di gioco. Grazie a questi piccoli messaggi per ogni singolo elemento del gioco, descritti perfino in maniera differente dai cinque i personaggi giocabili, scopriamo maggiormente la lore di uno dei più affascinanti universi creati da Shigeru Miyamoto. Inoltre, un’altra importante aggiunta sono i trofei, ovvero dei premi che ci vengono consegnati se completiamo determinati obbiettivi in tutto il gioco. Confermiamo infine che di base la storia principale non presenta alcun livello o cutscene inediti, raccontando la missione di salvezza di Koppai nella stessa maniera di sette anni fa. Di conseguenza i collezionabili sono rimasti gli stessi, così come il numero di frutti raccoglibili nel corso di questa piccola grande avventura.
In questa edizione, possiamo notare leggere migliorie tecniche. A differenza di altre pubblicazioni del genere che Nintendo ha offerto negli ultimi anni, Pikmin 3 Deluxe dispone perfino di un piccolo ma significante incremento grafico: oltre a sopportare 720p su televisore e ben 576p in modalità portatile, il gioco risulta effettivamente più pulito rispetto all’edizione Wii U. I colori sono perfino più brillanti rispetto all’originale, e i modelli paiono leggermente più belli da vedere. Nonostante non sia assolutamente un’operazione da definirsi “da remastered”, fa piacere notare come Nintendo abbia deciso di sfruttare un pochino l’hardware della console, offrendo, così, un porting decisamente più curato rispetto ai precedenti. Nel lato puramente artistico Pikmin 3 Deluxe rimane glorioso perfino ai giorni nostri, riuscendo ancora a stupire per la particolare cura che è stata inserita in questo aspetto della produzione; per quello sonoro non abbiamo niente da dire: le musiche rimangono graziose da ascoltare e adatte a ogni singola situazione. Per finire, bisogna segnalare anche come non siano presenti bug o glitch di sorta, dimostrando quindi un ottimo lavoro di rifinitura da parte del team di sviluppo.
Gli Hocotatiani ritornano all’esplorazione
Oltre alla modalità storia di cui abbiamo fino ad ora parlato, non bisogna certamente dimenticare le modalità secondarie presenti nel pacchetto. Abbiamo quelle che tutti i fan ormai conoscono, ovvero il bingo e le missioni: il bingo è probabilmente la modalità più debole di tutta l’esperienza, questo perché risulta divertente ma maggiormente ripetitiva. Più precisamente, il bingo può essere giocato esclusivamente in due giocatori e l’obbiettivo è quello di sconfiggere l’altro giocatore portando determinati oggetti alla sua cipolla (ovvero le case dei Pikmin) per completare la linea e fare Bingo. Questa modalità risulta quindi divertente, ma purtroppo inferiore alla co-op presente nel resto del prodotto. In missioni ci ritroviamo, invece, a dover scegliere tra tre sotto varianti: raccogli frutta, sconfiggi i nemici o battaglie Boss. Questa risulta una modalità piena di cose fare, visto che include tutti i DLC precedentemente rilasciati per la versione Wii U. Andremo quindi ad esplorare le zone dell’avventura principale, o alcune completamente diverse, attraverso un level design ingegnoso che sfrutta al massimo la possibilità offerta dal multiplayer. Per quanto riguarda le battaglie boss, ci ritroviamo a scontrare gli stessi identici avversari della modalità storia ma con un tempo limite. Giocate in due le missioni diventano un’esperienza decisamente divertente, in cui bisogna ottimizzare bene i tempi per raggiungere l’ambita medaglia platino. Infatti, completando le missioni si viene premiati attraverso delle specifiche medaglie, che mostrano la nostra bravura nel completare i sopracitati obbiettivi. Ovviamente ritornano anche le classifiche online, per confrontare i tempi ottenuti con quelli dei giocatori di tutto il mondo.
Il piatto forte di Pikmin 3 Deluxe rimane però è la storia Extra, modalità completamente inedita in cui giochiamo due mini storie con protagonisti Olimar e Louie. Queste possono essere giocate dopo aver raggiunto dei precisi punti nella storia principale, e si presentano come delle missioni con un contesto narrativo attorno. Infatti, proprio come nella modalità missioni, qui abbiamo degli obbiettivi specifici da completare entro dei determinati tempi limite. L’idea è interessante, e giocata in due risulta assolutamente divertente. Purtroppo il level design non raggiunge lo stesso livello qualitativo del resto della produzione. Sono però presenti alcuni idee mancanti invece nelle altre parti di Pikmin 3 Deluxe, come per esempio il dover scortare un oggetto dal punto A al B della mappa. Alla fine però il tutto risulta troppo semplice e particolarmente breve, lasciando un sorriso sulle labbra ma niente di più.