Onimusha: Way of the Sword, prime impressioni sul gameplay

Abbiamo avuto modo di dare un primo sguardo a Onimusha: Way of the Sword, ecco le nostre prime impressioni sul nuovo titolo della saga Capcom.

Giacomo Zanoni
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Giacomo Zanoni
Videogiocatore dall'età di cinque anni, passo le giornate a leggere fumetti e libri, a volte mi cimento nella scrittura. Adoro i giochi di ruolo e qualsiasi...
Impressioni
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Nei giorni scorsi, Capcom ha sfoderato (è il caso di dirlo) un nuovo video gameplay di Onimusha: Way of the Sword. Dopo quasi vent’anni dall’uscita del precedente capitolo, gli sviluppatori hanno deciso di  mostrare le prime immagini del gioco. Sebbene sia tutt’ora in fase di lavorazione, Onimusha: Way of the Sword è già stato in grado di stupirci durante la proiezione di alcune sezioni di gameplay, volte a illustrare le principali caratteristiche del titolo. Il gioco che arricchirà la lineup della casa giapponese nel corso del 2026 segue le vicende di Miyamoto Musashi, samurai realmente esistito e leggendario personaggio   della storia e del folklore nipponico.

Una cura degna di nota

Da subito si rimane affascinati dalla cura che i developer hanno dedicato alla ricostruzione della Kyoto dell’epoca Edo. L’antica capitale giapponese ci si presenta in tutta la sua maestosità e mistero grazie allo studio di documenti storici e di un impegno fedele nel restituire ai giocatori le atmosfere del periodo, senza per questo rinunciare agli elementi fantasy e sovrannaturali che hanno da sempre caratterizzato la serie.

La fedeltà nel ricostruire gli elementi realistici sembrerebbe essere una vera e propria cifra stilistica del comparto artistico di Onimusha, a partire dalle fattezze del protagonista, modellate su quelle dell’attore Toshiro Mifune, celebre per i suoi ruoli in numerosi film di Akira Kurosawa. Guarda caso, tra i molti personaggi interpretati da Mifune, c’è anche Miyamoto Musashi, in una trilogia cinematografica diretta negli anni ’50 da Hiroshi Inagaki.

Onimusha: Way of the Sword sembra quindi sospeso tra il nostro mondo e quello fumoso e spettrale dei demoni Genma, i principali antagonisti della storia coi quali incroceremo le lame. Il combattimento è stato ovviamente al centro del video mostratoci, e anche in questo caso, si nota quanta attenzione sia stata dedicata nel riprodurre le esperte movenze del samurai, risultato di una accurata operazione di motion capture. Ad ogni tecnica corrisponde un tipo di danno e di ferita coerente con l’angolazione della lama, che colpirà e squarterà i nemici di conseguenza. Ad ogni nemico eliminato corrisponderà un drop di sfere di energia utili a ricaricare vitalità e abilità speciali.

A prima vista sembrerebbe ben realizzato anche il sistema di parata e parry, che si rivelerà particolarmente utile negli scontri con i boss, permettendoci di metterne a nudo i punti deboli e scegliere quale colpire a seconda della strategia che vogliamo impiegare per indebolirli. Gli stessi nemici dispongono di una barra di stamina che ne indica la guardia: similmente a quanto visto in altri giochi, bisognerà spezzarla per poter colpire l’avversario. In generale l’azione sembra scorrere fluida, integrandosi bene col mondo di gioco e sfruttandone attivamente alcuni elementi, come fuochi in cui far cadere i nemici o l’utilizzo di tavoli e tatami per ripararsi dalle frecce avversarie.

Anche in questo capitolo vedremo l’iconico guanto oni, strumento chiave per l’esecuzione delle abilità speciali. Miyamoto non sarà però l’unico a disporre di questo vantaggio: in una spettacolare boss battle lo abbiamo visto indossato anche da Sasaki Ganryu, storico rivale di Musashi, anch’egli tratto dalla realtà storica.

 

Per quanto riguarda la trama, Capcom non ha ancora rivelato molto volendo lasciarci il piacere della scoperta quando il gioco verrà pubblicato; di certo avrà un ruolo chiave la capacità del protagonista di rivivere degli eventi passati e di vedere nella dimensione demoniaca ma di più non possiamo dirvi.

Non ci resta che attendere la data di uscita ufficiale di Onimusha: Way of the Sword e di provare pad alla mano quello che al momento promette di essere, almeno visivamente, un titolo di punta del prossimo anno. Di certo quello che abbiamo visto fin ora ci rende sia molto curiosi, sia molto incoraggiati per l’aspetto tecnico.

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Videogiocatore dall'età di cinque anni, passo le giornate a leggere fumetti e libri, a volte mi cimento nella scrittura. Adoro i giochi di ruolo e qualsiasi altra cosa in grado di narrarmi storie e farmi viaggiare stando comodamente seduto.