MotoGP 17 Recensione

Alessio Cialli
Di Alessio Cialli - Senior Editor Recensioni Lettura da 8 minuti

Dopo tanto attendere finalmente tutti gli appassionati delle due ruote potranno finalmente assaporare la nuova avventura videoludica tutta italiana di Milestone, MotoGP 17. Siete pronti a montare in sella e fare un giro di prova con noi?

Milestone sta prendendo le misure

Dopo l’appassionante titolo sempre dedicato alle due ruote uscito l’anno scorso intitolato Valentino Rossi: The Game, eravamo pronti ad immergerci in un’avventura videoludica di altissimo spessore, portando con noi tantissime speranze, che alla fine della fiera sono state appagate solamente in parte. Purtroppo quando le software house decidono di alzare l’asticella, sanno di andare incontro a delle richieste e delle aspettative da parte dei propri consumatori sempre più elevate, che molte volte possono diventare veri e propri muri da superare. Nonostante questo Milestone ha voluto forse riprodurre uno standard già conosciuto senza metterci magari la voglia ed il coraggio utilizzato nel predecessore di MotoGP 17, forse per rendersi conto di dove intervenire e segnare il primo passo per una nuova grande serie di MotoGP.MotoGp 17

Tantissime gare da affrontare

Se non siamo stati sin da subito entusiasti nell’introdurvi il nuovo MotoGP 17 non vuol dire che questo non meriti la vostra attenzione o i giusti complimenti dove meritati. Tra le note positive di questo nuovo capitolo della lunga serie sicuramente dobbiamo annoverare la quantità dei contenuti introdotti dalla società, perché c’è davvero tutto dalla Moto 1, Moto 2 ovviamente la Moto GP e anche Red Bull Rookies Cup, una competizione monomarca che ha esordito solamente da un anno, volutamente creata per scovare i futuri talenti del panorama di piloti mondiale. Oltre a tutte queste competizioni, i giocatori troveranno anche spazio per commuoversi, grazie all’introduzione delle grandi moto classiche che hanno segnato la storia della Moto GP, come la prima moto con la quale Il Dottore vinse il suo primo mondiale, o quella di Nicky Hayden o ancora del caro Max Biaggi (forza Max). C’è davvero tanto da correre in questo nuovo capitolo, anche se la novità che più aspettavamo, ovvero la carriera manageriale, è una delle delusioni più grandi, perché pensavamo riuscisse a dare più profondità al titolo, portandolo su di un piano differente rispetto a quello che eravamo abituati a vedere. Così non è stato perché l’esperienza di gioco vissuta con questa nuova modalità non è così entusiasmante: all’interno di questa dovremo gestire alcune finestre di mercato che ci permetteranno di scegliere il nostro pilota, sponsor, box e molto altro, il tutto sfruttando menu poco congegnati e che rendono l’esperienza di gioco un po’ frustrante, che alla fine stringendo il tutto si riduce sempre ad una nuova sessione di gare.

La moto al centro del villaggio

Dopo avervi introdotto l’aspetto più esplicativo del nuovo MotoGP 17 bisogna, per onore di cronaca, analizzare anche gli aspetti puramente tecnici come il comparto grafico ed il gameplay. Iniziando dalla parte grafica, dobbiamo dire che l’ormai obsoleto motore grafico di proprietà di Milestone si è ritrovato nuovamente a mostrare il fianco come già purtroppo osservato nei passati Ride 2 e MXGP3 (grande intuizione della società). La software house italiana ha fatto sicuramente di tutto per dotare il titolo (noi abbiamo testato la versione PlayStation 4) dei tanto nominati 60 FPS, che sicuramente servono per rendere il gioco più fluido, ma che però mettono in luce anche i limiti della resa grafica totale, restituendo un impatto visivo al di sotto della media odierna. In questo nuovo capitolo le ombre, gli intermezzi animati dei piloti o anche in generale i movimenti poco credibili di quest’ultimi non sono all’altezza delle grandi doti di Milestone e del gioco, che però mette al centro del villaggio le moto.

Se i piloti non rendono giustizia al gioco, la realizzazione delle moto e delle carene di quest’ultime è veramente bellissima: anche il livello delle personalizzazioni è davvero alto, dando corpo alla nostra esperienza di gioco e regalandoci davvero quel pizzico di stupore nel vedere la minuziosità con la quale questi sviluppi siano stati realizzati. E’ di altissimo livello anche il comparto sonoro: gli appassionati di motociclette e non solo rimarranno folgorati nel sentire come i rumori dei motori in tutta la nostra esperienza di gioco siano stati riprodotti, capaci di farci sognare in tutte le gare specialmente quelle che si combatteranno fino all’ultima curva. Abbiamo trovato il gameplay complessivo di MotoGP 17 davvero di alto livello, e la cosa non ci stupisce affatto. Conosciamo ormai Milestone e sappiamo perfettamente come abbia fatto del gameplay uno dei suoi punti di forza, e dopo la realizzazione dell’ultimo Valentino Rossi: The Game eravamo convinti di trovarci davanti ad un titolo molto bilanciato. Anche utilizzando il pad della PlayStation 4 abbiamo trovato il bilanciamento della moto davvero sensibile, spostare il peso da una parte all’altra sembra quasi realistico, se poi si imposta il modello fisico su “Pro” l’esperienza di gioco si innalza simulando ancora più minuziosamente le reazioni delle moto. Purtroppo a macchiare le nostre corse di moto sono solamente le cadute dei piloti e gli incidenti, ritrovandoci molto spesso a passare sopra i corpi di piloti senza nessuna ripercussione e vedrete molte volte rimbalzare i piloti di fronte a voi sull’asfalto in maniera del tutto innaturale, proprio gli stessi difetti che lamentavamo con il suo predecessore.

A tutto gas!

Se siete dei veri appassionati di giochi di moto e se amate davvero tanto la MotoGP, allora questo nuovo MotoGP 17 fa davvero al caso vostro, riuscirete senza problema a superare le sbavature tecniche che vi si pareranno di fronte, tirando fuori dal titolo un’esperienza profonda e divertente al punto giusto. Dobbiamo però sottolineare che questo nuovo capitolo ci sembra un titolo di passaggio, un crocevia che segnerà il cammino del prodotto, il quale grazie ad un annunciata rivoluzione grafica e alle idee della software house, riuscirà immancabilmente a portare sul mercato un prodotto all’avanguardia e sempre più bello. Per oggi dobbiamo accontentarci di questo nuovo MotoGP 17, che non è sicuramente da buttare via, ma che è nato dalla necessita più di sviluppare il consueto prodotto annuale che dalla voglia di cambiare ed imporsi come Milestone ci ha già abituati a fare.

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Senior Editor
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!