Stando a una recente intervista con il creatore, Hidetaka Miyazaki ha recentemente spiegato perché in Elden Ring non ci siano anelli e le sua motivazioni che lo hanno spinto a non giocarlo, nonostante l’attesa da parte di molti fan. Il director ha anche risposto a moltissime altre domande riguardanti l’atteso nuovo lavoro.
Dopo le recenti dichiarazioni di George R.R. Martin sul gioco, arriva ora una dichiarazione dello stesso Hidetaka Miyazaki riguardo l’assenza di anelli all’interno di Elden Ring, visto il titolo così particolare. La motivazione è data, stando alle parole dirette del director, è la seguente:
Ci sono un paio di ragioni per questa scelta. Il primo è che, sì, abbiamo esplorato molto gli anelli come oggetti equipaggiabili nei nostri giochi precedenti – Dark Souls, in particolare – e quindi i talismani questa volta ci hanno permesso di approcciare quelle idee in modo diverso, con una maggiore varietà di design. E la seconda ragione è che, naturalmente, gli anelli esistono come ‘anelli da dito’ fisici in questo gioco, ma più come oggetti unici che sono coinvolti nella storia e negli eventi unici dei personaggi. Quindi volevamo che avessero un posizionamento speciale all’interno del mondo di Elden Ring e che fossero anche qualcosa di diverso dal punto di vista del design rispetto ai talismani.
Inoltre, insieme a molte altre domande riguardo al gioco, che ricordiamo uscirà il prossimo 25 febbraio 2022, lo stesso Miyazaki ha svelato che non giocherà a Elden Ring, spiegando come non sarebbe per lui un’esperienza completamente nuova. Del resto lo stesso director ha lavorato per molti anni alla creazione del gioco, portandolo a conoscere ogni singolo pixel.
Le sue parole, tradotte, sono le seguenti:
Sai, probabilmente non finirò per giocare a Elden Ring perché è un gioco che ho creato io stesso. Questa è una sorta di mia politica personale. Non avrei nessuna delle incognite che il nuovo giocatore sperimenterà. Come ho detto prima, non mi sembrerebbe di giocare. Ma se lo facessi, allora questo sarebbe vicino al gioco ideale che vorrei. Non mi approccio in termini di “Questo è il tipo di gioco open world che voglio fare; è solo che l’open world arricchisce questa esperienza ideale che sto cercando di ottenere. Per fare degli esempi molto semplici, se dovessi esplorare questo mondo, vorrei una mappa – una mappa vera e propria. O, sapete, se vedessi qualcosa laggiù, vorrei essere in grado di andare ad esplorarla. E vorrei combattere con un drago in un’arena epica. Cose del genere. Sono cose molto semplici, ma Elden Ring permette a molte di queste cose di diventare realtà per me, creando qualcosa che è molto vicino al mio gioco ideale.