Google Stadia: l’analisi di Digital Foundry mostra le incertezze del servizio

L'analisi tecnica di Digital Foundry ha mostrato tutti gli attuali problemi di Google Stadia, il servizio per lo streaming di Google.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane News Lettura da 2 minuti

Google Stadia è ormai stato rilasciato ufficialmente il 19 novembre, almeno per chi ha acquistato la Founder’s Edition contenente il controller esclusivo ed il Chromecast Ultra. Si tratta di un servizio piuttosto innovativo, che nella sua fase di annuncio e comunicazione ha purtroppo dovuto sottostare a diversi compromessi, che però Google si è impegnata a risolvere con il tempo. Per chiarire tutti i dubbi riguardanti l’offerta, o almeno quelli legati alla parte meramente tecnica, Digital Foundry ha rilasciato la sua analisi dettagliata e precisa, contenente i pregi ed i difetti di Google Stadia.

Ad essere stati provati sono stati 4 titoli: Destiny 2, Mortal Kombat 11, Shadow of the Tomb Raider e l’esclusiva Gylt. Tutti i benchmark sono stati confrontati con le prestazioni di Xbox One X sugli stessi titoli, dato che si tratta della console in circolazione più potente e dato che mettere a confronto le prestazioni con dei PC da gaming avrebbe avuto dei risultati scontati.

Riassumendovi quello che è emerso fuori da queste sessioni di gioco possiamo dirvi che il servizio ha certamente dei compromessi sul lato tecnico, ma non si è comportato male come ci si potrebbe immaginare. Bisogna precisare che per tutti i test è stata utilizzata una connessione ad internet a 200mbs, che ormai sta diventando sempre più comune.

Sembra che il servizio di Google permetta uno streaming con una qualità abbastanza buona, che si avvicina nettamente a quella della console flagship di Microsoft. Il vero problema sta dunque nell’input lag, che va ad aumentare pesantemente data la necessità di passare per la rete internet. Nonostante in alcuni titoli sembra si possa addirittura non avvertirlo, questo diventa presente ed opprimente per alcuni casi particolari come i picchiaduro, che richiedono un responsività nettamente più importante di quanto mostrato.

Sperando che Google Stadia possa migliorare con il tempo in tutti i suoi aspetti più controversi, come il comparto titoli, vi rimandiamo nel mentre al nostro articolo riguardante l’aggiunta di 10 nuovi giochi al servizio.

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Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.