Dopo aver scoperto Xbox Series X nel 2019 in occasione dei The Game Awards, siamo finalmente giunti in prossimità del debutto della nuova console. Inutile girarci intorno, Microsoft non è riuscita a colpire pienamente il bersaglio con la famiglia Xbox One, per un motivo o per un altro, anche se per fortuna questa parziale sconfitta non ha abbattuto la divisione Xbox. Con l’autorità di Phil Spencer a capo, moltissimi studi sono stati acquisiti e foraggiati, gli sviluppatori hanno combattuto con denti e artigli per sbaragliare la concorrenza, fino a giungere al vero campo di battaglia: la next-gen. Abbiamo già parlato di una delle due console in quest’ambito, Xbox Series S, al seguente link la recensione, ma manca ancora la vera protagonista di questo salto tecnologico; appunto, Xbox Series X.
La console – nuovamente – più potente sul mercato avrà il compito di portare sui nostri schermi migliaia di giochi nel corso dei prossimi anni, fra produzioni degli Xbox Game Studios e multipiattaforma di ogni tipo, con la costante delle moltissime possibilità aggiuntive per i giochi di nuova generazione. Fra una marea di TFLOPs da sfruttare e una SSD super veloce che renderà scattante il nuovo sistema, non ci è rimasto che mettere mano sulla piattaforma per tastarne le potenzialità. Abbiamo scoperto tutte le funzionalità di Xbox Series X poco prima del day one, e ora non ci resta che parlarvi delle nostre impressioni sul futuro next-gen della casa di Redmond.
Solida ed elegante
Sin dall’unboxing è facile notare l’eleganza della nuova piattaforma targata Xbox. Troviamo nella confezione il controller next-gen nero e un cavo HDMI 2.1, ma la scatola ci presenta subito il parallelepipedo in tutta la sua magnificenza, dalle dimensioni non particolarmente esigue ma neanche eccessive. Parliamo di 30,1 cm x 15,1 cm x 15,1 cm, per un peso totale di 4,45 Kg. La parte frontale ci offre una porta USB 3.1 Gen 1 e il lettore Blu-Ray 4K, mentre il retro propone: due porte USB 3.2 Gen 1, presa HDMI con supporto al VRR e al FreeSync di AMD, lo slot per l’SSD aggiuntiva, l’ingresso per l’alimentazione e la porta Ethernet. Pur non risultando particolarmente facile da inserire negli ambienti stretti, il sistema è piuttosto versatile e in ogni caso visivamente elegante ed appagante. Dove la console in posizione verticale sembra però ben strutturata, una volta distesa alcuni difetti fanno capolino in merito alla parte frontale, i quali dettagli sembrano mal distribuiti, anche se la stessa riesce a mimetizzare sempre e comunque l’hardware.
La console è esteticamente e internamente ben progettata.
Considerando le questioni tecniche, è possibile mettere la console in entrambi i versi senza riscontrare effettivi peggioramenti al livello di performance o di ventilazione, seppur con le dovute accortezze. Constatando che purtroppo la base inferiore non può essere rimossa, rimane la necessità di favorire il circolo di areazione senza alcun fattore esterno che intacchi il sistema, pena un aumento dei rumori e un surriscaldamento della piattaforma. La ventola posta sulla parte superiore, infatti, si occupa dell’intero sistema di dissipazione, prendendo il calore e spingendolo in uscita verso l’alto. Dal basso arriva invece l’aria in entrata, ma mentre questa è quasi impossibile da fermare, grazie alla base che separa i fori di ingresso dalle superfici, un oggetto che blocca la parte alta del sistema può davvero risultare dannoso.
Non è difficile rispettare questa piccola accortezza, e in cambio la casa di Redmond ci ha fornito un prodotto con una marcia in più sotto l’ambito dei rumori, almeno se confrontate all’attuale generazione. Xbox Series X è pressoché impercettibile, silenziosa contro ogni previsione, questa completa il suo processo di mimetizzazione in tutti gli ambienti anche grazie a questo fattore. Il sistema di ventilazione riesce per il momento a risultare più che solido, nonostante la quasi assenza di rumori (dovrete far caso al fatto che la console sia accesa), ma è ovvio che questo andrà testato a dovere nel corso dei prossimi mesi e anni, con l’arrivo di veri titoli next-gen e con l’usura del sistema dopo le varie ore di utilizzo.
Il controller di Xbox Series X, proprio come alcune altre feature della piattaforma, è pensato per far sentire a casa chi approda sulla next-gen. Questo risulta piuttosto simile, ma aggiunge alcune migliorie al già ottimo prodotto dedicato alla famiglia di Xbox One, prendendo innanzitutto una feature dal Pro Controller rilasciato dalla divisione Xbox. Le classiche frecce direzionali si trasformano infatti in un cerchio più comodo, che in-game risulta decisamente più efficace, ma al quale potrebbe essere leggermente difficile abituarsi. La forma e la dimensione risultano pressoché invariate, anche se viene aggiunto il tasto Share per garantire maggiore facilità nell’utilizzo delle varie feature social.
L’ecosistema di Xbox Series X
Il SSD di Xbox Series X rende il sistema scattante.
Anche la Dashboard iniziale della piattaforma ricorda molto l’ambiente della famiglia Xbox One, risultando pressoché identica ma leggermente rivista per quanto riguarda diversi dettagli. Tuttavia, la novità arriva sul campo della velocità, favorita dalla presenza di una SSD in grado di rendere quasi istantanee tutte le operazioni. Ci vuole poco per dimenticare i tempi necessari all’apertura del negozio, alla lista amici e alle impostazioni, nonché all’avvio dei giochi che richiede adesso decisamente meno tempo. Grazie all’SSD, Xbox Series X introduce il Quick Resume, feature che permette di passare da un gioco all’altro nel giro di pochi secondi, anche se la console viene spenta nel corso del processo. Potete quindi avviare un titolo single player ad esempio, per poi lanciarvi in multiplayer su qualche opera come Gears 5 (qui abbiamo parlato di come gira su next-gen), e ritornare velocemente sul gioco precedente in una manciata di secondi. La feature risulta più interessante di quanto si potrebbe immaginare, inoltre rappresenta una delle migliori novità esclusive della nuova piattaforma.
Sul campo dei giochi, Xbox Series X porta avanti la crociata della retrocompatibilità, permettendo l’utilizzo di tutte – o quasi – le opere del catalogo Xbox One, le quali vengono ottimizzate grazie alla maggiore potenza di calcolo e alla velocità dell’SSD, che riduce sensibilmente i tempi di avvio e di caricamento. Non manca il supporto per alcuni titoli: questi, se acquistati sulla vecchia piattaforma, potranno essere giocati gratuitamente sulla next-gen in una versione ottimizzata. L’ultima ciliegina sulla torta riguarda i servizi della divisione Xbox; Xbox Game Pass e Xbox Live. Mentre per il secondo non abbiamo ancora precisi aggiornamenti, il Game Pass sembra pronto per espandersi a dismisura, garantendo agli abbonati tutte i giochi pubblicati dagli Xbox Game Studios sin dal day one.
Potenza inibita
Nonostante Xbox Series X risulti solida, internamente ed esternamente, purtroppo non abbiamo ancora avuto modo di testare delle vere e proprie opere dedicate alla next-gen, che si preoccupino di mettere in seria difficoltà la piattaforma su tutti i campi. Pur considerando come le versioni ottimizzate dei giochi si avvicinino – e a volte superino – quelle PC, la vera potenza della console potrà essere testata solo con le nuove produzioni, che per il momento sono purtroppo assenti. Restiamo quindi in attesa di scoprire come la macchina potrà destreggiarsi con delle produzioni ben più esose, già consci del fatto che le specifiche potranno davvero illuminare i nuovi titoli; vi alleghiamo qui di seguito quelle base.
- CPU: Zen 2 con 8 Core, 3,8 GHz
- GPU: 12 TFLOPs, 52 CU a 1825 MHz, RDNA 2
- Memoria: 16 GB GDDR6, 0 GB a 560GB/s e 6 GB a 336 GB/s
- Spazio d’archiviazione interno: SSD NVMe da 1 TB (800GB circa effettivi)
L’accoppiata delle CPU e GPU targate AMD di nuova generazione permetterà l’utilizzo del Ray Tracing, nonché il 4K a 60 FPS su moltissimi giochi e il supporto fino a 120 FPS, il quale richiederà chiaramente dei compromessi alcune volte. Come già approfondito nel seguente articolo, la memoria potrebbe non essere pienamente sufficiente per l’archiviazione di molti giochi, specialmente se si considera le possibilità dell’Xbox Game Pass. La divisione Xbox ha già parlato dell’espansione da 1TB targata Seagate, dal prezzo non particolarmente basso, ma che permetterà l’utilizzo dei titoli anche se non allocati sul sistema principale. L’utilizzo di HDD e SSD non ottimizzati per l’occasione permetterà infatti di giocare con i soli titoli delle scorse generazioni, come anche di archiviare anche quelli nuovi in attesa che vengano spostati sulla partizione principale per essere fruiti.