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Xbox Series S – Recensione, la Next-Gen si tinge di bianco

Sembrava molto distante, ma in realtà il momento è giunto: la Next-Gen è arrivata, mancano pochi giorni e finalmente potremo mettere le mani su questi gioielli tecnologici. Certamente con l’avanzare delle generazioni – specialmente ora che ci sono anche delle piattaforme di mezza generazione – il divario tra la precedente e la successiva diventa sempre minore, e l’evoluzione della qualità e della tecnica riduce il suo passo. Non ci sarà ovviamente mai un vero e proprio stop, ma di certo ciò che ci stupì passando da Xbox a Xbox 360 ora si è fatto minore. Non c’è miglior modo di iniziare questo viaggio se non con la console più strana tra quelle in uscita: d’altronde è facile mostrare i muscoli per portare in TV qualità sopra ogni livello, ma di certo non lo è proporre un sistema entry level, un prezzo budget e un’accessibilità che va a basarsi principalmente sui servizi (più che sui giochi). Parliamo di Xbox Series S, console che abbiamo potuto provare in anteprima nelle ultime settimane e che finalmente, dopo ore e ore spese tra giochi e dashboard, possiamo raccontarvi.

Packaging e Design

Partiamo dalle basi: esteticamente la scatola del prodotto si mostra piccola e agile. Con un’apertura a bauletto, la console si trova posizionata subito sotto con un panno ricoprente e un cartellino che invita i giocatori ad entrare nella Next-Gen. Proseguendo, sopra a questa console troviamo un piccolo scomparto chiuso che contiene un joypad bianco, cavo video High Speed e alimentazione. Dal punto di vista estetico la console si mostra in tutta la sua piccolezza: è infatti 27.5×15.1×6.5 cm (pesa 1.93 kg), di base larga quanto un pad e lunga poco meno di due pad, misure esigue per una console al suo primo lancio. Parlando invece di colore, la console presenta un bianco scintillante, solido e opaco, luminoso quanto basta per creare degli interessanti chiaroscuri con la luce ambientale.

Senza un vano lettore ottico, la piattaforma mostra superiormente un grande “disco” nero che permette di far passare aria nelle componenti hardware, mentre frontalmente trovano alloggiamento un pulsante sync e l’ingresso della porta USB (non troppo di qualità, ma fa il suo lavoro). Posteriormente si posizionano i vari ingressi e uscite della console: parliamo dell’alimentazione, HDMI, ethernet, altre due porte USB e infine l’ingresso per l’espansione della memoria.

Xbox Series SParlando di memoria, la console esce con un SSD di 512 GB, che in dati effettivi si trasforma in 364 GB, una memoria un po’ esigua ma se andiamo a pensare al modo d’uso di questa piattaforma, forse ha pure senso: d’altronde non si presenta come una console per gli hardcore gamer, ma pensata più per una giocabilità “casual”, magari sfruttando l’Xbox Game Pass. Scendendo nel lato più tecnico, ecco le specifiche ufficiali, confermate e attuali:

  • CPU: 8X Core da 3.6 GHz (3.4 GHz w/SMT) Custom Zen 2
  • GPU: 4 TFLOPS, 20 CUs @1.565 GHz
  • Memoria: 10 GB GDDR6 128 bit-wide bus
  • Banda: 8GB @224 GB/s (Title Accesible Memory), 2GB @56 GB/s
  • Archivio: 512 GB Custom NVME SSD
  • Portata I/O: 2.4 GB/s (Raw), 4.8 GB/s (Compressed, con custom hardware decompression block)

La console infine presenta compatibilità con Dolby Digital 5.1, DTS 5.1, Dolby TrueHD Atmos e L-PCM fino a 7.1 canali, mentre le performance confermate sono 1440P (2K) a 60 FPS, con supporto fino a 120 FPS. Supporta anche 4K nativo se gli sviluppatori svilupperanno giochi che arrivano a quella risoluzione su Xbox Series S, e permette di upscalare in TV 4K le immagini. Rimane infine compatibile con l’Auto Low Latency Mode, l’AMD FreeSync e il tanto chiacchierato VRR (Variable Refresh Rate).

Se sei interessato a tutte le novità, recensioni e anteprime sul mondo Xbox Series X/S, entra nella pagina dedicata alla console Microsoft.

Per quanto riguarda il joypad c’è poco da dire: esso presenta delle dimensioni pressoché simili alla versione della console precedente, se non per la profondità, che invece rende più compatto il pad in mano. Frontalmente trova spazio un nuovo pulsante condividi, che permetterà di scattare screenshot e registrare video in modo agevole, mentre i dorsali si dotano di un piccolo spazio grip che al momento era presente solo sull’Elite Controller 2. Da questo fantastico pad prende anche la nuova croce direzionale, ora compatta, unita e concava.

La console infine si presenta molto silenziosa: sicuramente la mancanza di un lettore evita rumori fastidiosi di lettura disco, ma anche la ventola produce veramente poco rumore. Per quanto riguarda invece il calore, la console ovviamente se utilizzata scalda un po’, ma l’intelligente disposizione delle aperture per l’aerazione rende agevole il flusso dell’aria.

Xbox Series SServizi e Feature

Come abbiamo detto la console, sebbene dia libero accesso allo Store Xbox per l’acquisto di giochi, diventa pensata principalmente per i servizi e le feature che permettono di sfruttare più giochi al prezzo di un abbonamento. Ovviamente parliamo di Xbox Game Pass, vero cuore di questa piattaforma che ogni mese si aggiorna con nuovi giochi, e che a breve includerà anche l’EA Play. Le feature della console però non si fermano qua: c’è infatti subito da parlare della Smart Delivery, che permette di avere la versione Next-Gen dei giochi comprati sulla precedente generazione. Tra giochi usciti adesso e titoli che si aggiorneranno appositamente, ovviamente l’esperienza di gioco ne risulta migliorata: tra tutti possiamo prendere ad esempio Gears 5, titolo che ora in Versus permette di arrivare fino a 120 FPS, qualcosa che fino a qualche mese fa era appannaggio solo del PC Gaming. Abbiamo provato altri giochi come Forza Horizon 4, Sea of Thieves e Gears Tactics, e tutti ne escono migliorati (magari solo di frame oppure anche di qualità estetica). Per questo, vi rimandiamo ai nostri articoli e alle nostre Smart Review, che vi andranno a raccontare come questi giochi migliorano su Next-Gen. Infine, se siete interessati ad una lista completa e aggiornata delle migliorie, ecco l’articolo che fa per voi. Ricordiamo comunque che Xbox Series S, così come la X, saranno retrocompatibili.

Parlando di estetica invece, i giochi sfruttano per la prima volta il Ray Tracing su console: questo al momento risulta ancora poco utilizzato su questi titoli migliorati, ma a breve potremo provare alcuni giochi che lo supportano e parlarvene all’interno delle loro recensioni. Da quello che abbiamo visto però, non si tratta solo di estetica: sia per quanto riguarda l’immersività, sia per le funzioni che può generare un riflesso su una superficie, questa feature può davvero cambiare alcune dinamiche stealth o action, migliorandole e rendendole più realistiche.

Xbox Series SAltra feature interessante è il Quick Resume: questo servizio, ad ora utilizzabile solo su alcuni giochi ma presto implementato su tutti, permette di riprendere un titolo nell’esatto punto dove l’avevate lasciato. Se quindi avete giocato a Gears 5 (titolo compatibile col servizio), poi vi volete spostare su Watch Dogs: Legion, e qualche quarto d’ora dopo un vostro amico vi invita a giocare a Gears 5 di nuovo, cliccando sul gioco esso si riaprirà dove lo avevate chiuso, con tempi di caricamento praticamente inesistenti.

Xbox, con le sue due nuove console, sta aprendo il suo mondo a tutto il pubblico: la Next-Gen per Microsoft non si ferma a due piattaforme ben diverse e pensate per due utenze diverse. Lo confermano i servizi, la voglia di rendere i loro giochi disponibili ovunque e il supporto che viene dato ai loro servizi. Xbox Series S è la console perfetta per chi vuole vivere questo ecosistema in modo pratico, economico, ma comunque con qualità di altissimo livello. Consigliamo quindi questa console a chi vuole usufruire delle esclusive Xbox e del Game Pass: è un’ottima piattaforma, e soprattutto evidenzia come Microsoft abbia pensato a tutti i giocatori, da chi vuole passare le ore online su Gears 5 a chi invece ogni tanto si diletta in qualche partitella serale.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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