Watch Dogs: Legion – Anteprima del nuovo openworld targato Ubisoft

Luca Di Carlo
Di Luca Di Carlo Impressioni Lettura da 9 minuti

Tra i tanti brand che Ubisoft ha saputo portare alla luce nel corso di queste ultime generazione, Watch Dogs è indubbiamente quello che ha maggiormente diviso critica e pubblico. Dopo un primo capitolo che lasciò freddi molti utenti a cui fece seguito un Watch Dogs 2 migliorato sotto il profilo ludico ma terribilmente povero in termini narrativi, in molti hanno cominciato a domandarsi quale futuro ci sarebbe mai potuto essere per la serie, un infinito turbinio di quesiti che hanno infine trovato risposta nel pieno della conferenza Ubisoft tenuta in occasione dell’E3 2019. Il palco della fiera losangelina si è infatti rivelato il luogo perfetto per presentare al mondo Watch Dogs: Legion, nuovo capitolo dell’epopea del publisher francese che ha saputo mostrarsi in forma decisamente smagliante. Il team di sviluppo sembrerebbe infatti intenzionato a portare sui nostri schermi un prodotto dalle basi non dissimili rispetto a quanto visto nei capitoli passati, ma al contempo caratterizzato da importanti novità ludico/narrative potenzialmente capaci di riavvicinare all’IP una larga fetta di giocatori rimasti scottati dai due capitoli precedenti.

Noi siamo la Legione

Narrativamente parlando, al momento possediamo solo alcuni incipit preliminari utili per avere un’idea d’insieme di ciò che l’opera offrirà. Watch Dogs: Legion sarà infatti ambientata nella Londra di un futuro assai vicino dove la Brexit ha portato alla peggiore delle ipotesi immaginabili, con un governo totalitario che grazie ad avanzati sistemi di sorveglianza e a corporazioni militari privatizzate ha iniziato a praticare tecniche del terrore per portare il popolo alla più totale sottomissione. L’economia e crollata, i cittadini vivono nella povertà più dilagante e le affascinanti insegne luminose dei centri più popolati lasciano velocemente il posto a zone di periferia in degrado dove le bande criminali regnano incontrastate. Trovare un lavoro è divenuto un sogno utopistico ora che macchine all’avanguardia e raffinate intelligenze artificiali producono la maggior parte dei beni di consumo mentre la sterlina perde sempre più valore. In un contesto tanto infernale non ci è voluto molto prima che violente proteste cominciassero a dilagare in ogni dove, con una popolazione ormai allo stremo, malamente equipaggiata e senza più nulla da perdere costretta a fronteggiare soldati armati e droni da combattimento dislocati in ogni via della grande capitale d’Inghilterra. Fortunatamente, però, i cittadini potranno contare sul prezioso aiuto dei DedSec, i quali hanno infatti deciso di contribuire attivamente alla guerra civile venutasi a creare.

Il primo particolare che risalta all’interno dell’esperienza ludica s’identifica nella mancanza di un vero protagonista. Watch Dogs: Legion, infatti, vi darà la possibilità di arruolare – e quindi controllare – qualsiasi NPC che incontrerete nella vasta Londra, il tutto al fine ultimo di poterlo sfruttare nel modo che riterrete più opportuno. Poliziotti, barboni, impiegati, anziani, studenti, qualsiasi personaggio vedrete in-game potrà partecipare alla causa, e ognuno di questi avrà le sue peculiarità uniche. Ubisoft ha infatti spiegato che ogni cittadino con cui interagiremo avrà una sua storia, una casa, una situazione lavorativa, le sue abitudini, i suoi vizi e le sue relazioni con altre persone. In quanto elementi del DedSec, ci verrà data la possibilità di scansionare chiunque con il nostro fidato cellulare per capire quanto la persona che ci si è parata innanzi possa essere effettivamente utile ai nostri scopi. Non pensiate però che basti premere un pulsante per avere un nuovo membro a propria disposizione, poiché ogni tentativo d’ampliamento della resistenza richiederà pazienza e meticoloso lavoro. Una volta che avremo scelto un bersaglio, dovremo infatti studiarlo e capire la sua storia, i suoi orari lavorativi, cosa fa durante il tempo libero e, soprattutto, la sua opinione nei confronti del DedSec. Completando obiettivi specifici e attività diversificate, potremo quindi influenzare la sua opinione sul gruppo di hacker che tutti i fan del brand conoscono, stravolgendone la vita e spingendolo così a unirsi a noi in favore della rivoluzione, un lavoro che si concluderà con una missione finale – a detta del team, articolata, lunga e diversificata da NPC a NPC – da dover completare per poter vedere le fila del nostro “esercito” allargarsi. Parliamo insomma di una nuova struttura ludica che potenzialmente potrebbe regalare grandi momenti, pad alla mano, ma al contempo è impossibile non pensare agli ovvi limiti che caratterizzeranno il tutto – infondo, non ci si può certo aspettare che ogni singolo personaggio di sfondo presente in gioco sia davvero unico – e al rischio di spersonalizzazione nei confronti del nostro alter-ego digitale.

Rivoluzione londinese

Volendo continuare a parlare di novità mai viste prima all’interno del franchise, per ogni nuovo membro che arruoleremo sarà necessario scegliere una classe tra quelle presenti. Andando più nello specifico, potremo optare tra l’infiltraitor, più improntato allo stealth e ai combattimenti corpo a corpo, l’enforcer, esperto d’armi da fuoco e perfetto per lanciarsi contro il nemico a testa bassa, e l’hacker, con cui sarà possibile sfruttare al meglio i numerosi gadget presenti nel titolo. Ognuna di queste classi presenterà diversi perk unici, anche se ogni personaggio potrà sfruttarne solo tre, scelta pensata per costringere il giocatore a scegliere con attenzione quale membro del gruppo utilizzare a seconda della situazione che bisognerà affrontare, e attenti a non prendere sottogamba gli ostacoli che vi sbarreranno la strada, poiché la punizione sarà a dir poco drastica. Watch Dogs: Legion presenterà infatti un vero e proprio sistema di permadeath per cui, nel caso in cui dovessimo venir sconfitti in uno scontro a fuoco o catturati dalla polizia, per il nostro alter-ego digitale sarà la fine, non potremo più utilizzarlo e dovremo necessariamente scegliere un nuovo NPC tra quelli che abbiamo reclutato.

Com’era ovvio immaginare, il titolo si caratterizzerà poi per un’intricata struttura open-world attraverso la quale sarà possibile girare per tutta Londra a piedi o tramite qualche veicolo. Missioni secondarie e attività opzionali saranno all’ordine del giorno e Ubisoft ha promesso una gran varietà di situazioni e una totale libertà nell’approccio adottabile durante ogni incarico, il tutto affiancato a un sistema d’hacking ancor più potenziato e ampliato rispetto al passato. Volendoci invece concentrare sul lato più propriamente visivo dell’opera, quel che abbiamo potuto vedere sembra promettere molto bene. La Londra creata da Ubisoft appare ben diversificata e ricca di particolari, con ognuno degli 8 sobborghi della città caratterizzato dal suo peculiare stile visivo e artistico, i suoi abitanti e i suoi negozi unici, il tutto al fine ultimo di creare un mondo che possa apparire il quanto più vivo possibile, con un’attenzione ai dettagli che ha saputo colpirci in positivo. Chiaramente vi è ancora molto lavoro da fare, ma quel che è stato presentato finora ci è apparso ben più promettente di quanto ci saremmo mai potuti aspettare. A questo punto non possiamo far altro che incrociare le dita e attendere fino al 6 marzo 2020, giorno in cui potremo acquistare la creatura targata Ubisoft su Playstation 4, Xbox One, PC e Google Stadia.

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Cresciuto a suon di videogiochi, cartoni animati e fumetti, ho potuto godere di un infanzia interamente basata sulla creazione del nerd per antonomasia, sempre intento ad affrontare sane partite videoludiche e alla costante ricerca di tutto il comprabile da poter mettere in bella vista su qualche mensola. Essendo poi anche un grande casanova, ho scoperto il mio primo vero amore dopo aver attaccato la spina della mia Playstation 1, ma non preoccupatevi Microsoft e Nintendo, nel mio cuore vi è spazio anche per voi.