Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition Recensione, il Faerûn chiama, la nostalgia risponde

Aspyr rispolvera il classico CRPG di Obsidian: regole D&D 3.5e intatte, espansioni incluse e multiplayer rianimato. Basterà? Ecco la recensione di Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition

Alessio Cialli
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Alessio Cialli
Senior Editor
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle...
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Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition
6.5 Sufficiente
Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition

Se amate i CRPG “alla vecchia maniera”, il nome Neverwinter Nights 2 evoca serate infinite tra tiri salvezza e compagni brontoloni. Nel 2006 voleva essere il passo “next gen” dopo Baldur’s Gate e il primo NWN, con grafica 3D, toolset per i modder, e soprattutto la trasposizione quasi pedissequa di D&D 3.5. Peccato che quell’uscita, compressa dai tempi editoriali, si portasse dietro spigolosità tecniche mai del tutto smussate dal game. In seguito furono le espansioni Mask of the Betrayer e Storm of Zehir a ricordarci quanto potesse brillare Obsidian quando aveva il giusto tempo per dedicarsi ai propri titoli.

Diciannove anni dopo, la Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition prova a riaprirci i cancelli di Neverwinter, portandoci texture migliori, audio rivisto, interfaccia e camera “moderne”, controller nativo, e soprattutto un multiplayer finalmente semplice da usare sulle piattaforme attuali. La domanda è la stessa che ci si pone davanti a un vecchio amore che torna con buoni propositi: quanto è davvero cambiato? Scopriamolo nella nostra recensione di Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition.

 

Pad alla mano, la camera resta il vero “boss”

Partiamo dall’elefante nella stanza: la telecamera. È ancora l’elemento più indigesto del pacchetto. L’inseguimento del party non è fluido, i movimenti risultano ipersensibili e si finisce a raddrizzare l’angolo di visuale ogni volta che ci si avvicina al bordo della mappa. Lo Strategy Mode (la vista più alta, quasi isometrica) rende tutto più gestibile, ma è solo una toppa: si gioca meglio, certo, però la sensazione è quella di lottare con l’inquadratura più spesso del dovuto.

La situazione UI cambia parecchio a seconda di come lo affrontate. Su console e con controller l’impalcatura è stata riscritta: icone grandi, menu navigabili con il pad, input contestuali. Funziona? In gran parte sì: la mappatura è leggibile e passare dal mouse al controller su PC è immediato. Detto questo, emergono incongruenze che spezzano il ritmo: conferme che cambiano tasto a seconda del menu, micro-passi inutili (selezioni un personaggio nell’interfaccia… ma per controllarlo devi uscire dal pannello con un altro tasto), elementi che chiedono un click in più rispetto al necessario. Non è un disastro, ma non è nemmeno quel “salto in avanti” che ci si aspetterebbe dal bollino Enhanced.

Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition

D&D 3.5e oggi: paradiso dei sistemi, inferno dei neofiti

Se c’è un motivo per cui NWN2 non invecchierà mai del tutto è il sistema 3.5. Classi, talenti, competenze, skill points da distribuire con attenzione maniacale: per chi ama l’incastro numerico è ancora una festa. Per chi arriva da D&D 5e/5.5e (o peggio, da Baldur’s Gate 3) l’impatto è brusco: niente snellimenti, tante scelte vincolanti in creazione e crescita, un regolamento che pretende pianificazione e tollera poco l’improvvisazione. È il fascino di allora, cristallizzato; ma è anche un filtro selettivo che può scoraggiare i nuovi arrivi.

La buona notizia è che il pacchetto include tutto: campagna base e le tre grandi aggiunte (Mask of the Betrayer, Storm of Zehir, Mysteries of Westgate). La prima espansione, in particolare, mostra la miglior faccia del gioco: scrittura più matura, temi identitari coraggiosi, meccaniche extra gestite con attenzione. Storm of Zehir, invece, gioca diversamente, permettendo di creare l’intero party, spinge su esplorazione, mappa del mondo e commercio, insomma è più “sandbox”, meno scriptata. Il valore contenutistico c’è, eccome.

Un comparto tecnico altalenante

Sul fronte grafico e sonoro l’operazione è prudente: texture più definite (soprattutto su armature e maglie di ferro) e qualche pulizia delle scene, ma non aspettatevi miracoli. È ancora il motore di ieri e da vicino si vede. Meno felice il restyling dei menu, ora molto più “piatti” e moderni, ma privi del carattere dell’originale: niente cornici elaborate, meno atmosfera. Leggibilità OK, identità meno.

Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition

Poi ci sono i moscerini tecnici: selezione voce del personaggio allineata male in creazione, hit SFX che a volte mancano, piccoli glitch di selezione, sensazione di input “leggerino” sulla camera anche dopo aver abbassato la sensibilità, texture che sfarfallano in certe aree. Nulla che spezzi la partita, ma la somma di tante piccole frizioni toglie smalto alla promessa di “maggiore fluidità”. A onor del vero, stabilità e caricamenti sono buoni e non abbiamo incontrato crash imputabili al gioco base.

L’inclusione del controller nativo è il tassello più centrato dell’Enhanced Edition. Sul divano la fruizione migliora, anche se si poteva osare di più sul lato Quality of Life: nessun tasto rapido per accelerare le animazioni, nessuna opzione per tenere sempre attivo l’highlight degli oggetti interagibili, zero automatismi per ridurre i click ripetitivi in inventario e spellbook. Sono finezze che, sommate, avrebbero modernizzato la routine di gioco in modo sensibile.

La grande assenza dell’ultimo decennio era la semplicità con cui mettersi online: server ufficiali spenti da anni, workaround non immediati, community resilienti ma frammentate. L’Enhanced Edition riaccende il multigiocatore con matchmaking comodo, cross-play tra piattaforme e una serie di opzioni avanzate per gestire livello, limitazioni e variabili di sessione. Se volete rifare la campagna in compagnia o organizzare un gruppo stabile alla “vecchia scuola” (master compreso), questa è la feature che giustifica la riedizione.

Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition

 

Se siete romantici della 3.5 e volete un pacchetto “tutto incluso” con espansioni e online pronto all’uso, la proposta di Aspyr è centrata: vi ritroverete a min/maxare talenti come se il tempo non fosse passato, con in più la comodità del pad e del matchmaking. Se invece arrivate da Baldur’s Gate 3 e cercate un RPG che vi guidi con qualità di vita moderne, animazioni snelle, interfacce iper-razionalizzate e un regolamento più permissivo, qui rischiate di scontrarvi con una curva rigida e con migliorie modeste rispetto al Complete su PC. E se non vi interessa il multiplayer o il controller, la vecchia edizione resta ancora un’opzione economica e perfettamente giocabile.

Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition è un’operazione di ripristino più che di restauro. Rimette in circolo un grande classico con le sue qualità (profondità di sistema, espansioni eccellenti, storie solide) e i suoi difetti (camera capricciosa, interfacce macchinose, estetica datata), aggiungendo due elementi chiave per il 2025: controller e multiplayer.

Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition
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Sufficiente 6.5
Voto 6.5
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Senior Editor
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!