Turok 3: Shadow of Oblivion Remastered – Recensione, il riscatto dell’anello debole

Recensione di Turok 3: Shadow of Oblivion Remastered, il nuovo lavoro dietro l'apprezzato e premiato studio americano Nightdive Studios.

Giona Corucci
Di Giona Corucci Recensioni Lettura da 7 minuti
8.5
Turok 3: Shadow of Oblivion Remastered

Ripubblicare un classico si può fare in molti modi, ad esempio compilation come la recente Metal Gear Solid Master Collection vol. 1, remake fedeli agli originali come Super Mario RPG o ancora vere e proprie messe a nuovo come Resident Evil 4. In questa recensione, però, andiamo ad analizzare quel genere di prodotto che cerca di migliorare l’esperienza e il codice originale, con Turok 3: Shadow of Oblivion Remastered. Come se la sarà cavata Nightdtive Studios?

Il ritorno di Oblivion

Uscito originalmente nel 2000 in esclusiva per Nintendo 64, l’opera di Acclaim Studios Austin segue direttamente gli eventi del secondo episodio. La storia comincia con Joshua Fireseed che è perseguitato da uno strano sogno, oltre a provare forti sensi di colpa per quello che è accaduto alla sua famiglia. Una notte, però, dei soldati di Oblivion attaccano i protagonisti nel sonno, e l’impavido guerriero decide di sacrificarsi per salvare sua sorella e suo fratello. Inizia così il viaggio di Danielle e Joseph, nel tentativo di sconfiggere l’oscuro divoratore di pianeti e diventare i prossimi Turok.

Così quindi l’introduzione ci guiderà verso il gameplay, e soprattutto verso l’ambizione che il team di sviluppo originale ha proposto con Turok 3. Saremo accompagnati da una serie di filmati, completamente doppiati, che cercano di offrire un approccio più epico e cinematografico rispetto ai due predecessori.

Al giorno d’oggi tutto questo fa sicuramente ricordare malinconicamente il passato, ma fa sentire particolarmente il peso degli anni. Nell’edizione rimasterizzata si è rimasti fedeli all’esperienza originale, nonostante i ragazzi di Nightdive Studios abbiano inserito nuovi modelli ed effetti di luce. In vari modi questo mostra ancora di più le lacune originali del prodotto, insieme a un audio fin troppo compresso per il 2023… Un lavoro per cercare di recuperare l’audio originale sarebbe stato interessante, per quanto estremamente difficile.

Un’oscura minaccia

Turok 3: Shadow of Oblivion Remastered è così un FPS a livelli dove l’obbiettivo del giocatore è sempre quello di raggiungere e sconfiggere la boss fight di turno. In questo senso, il team originale si è particolarmente distanziato dai due precedenti episodi del franchise, per un capitolo ben più lineare e diretto. Una scelta che, 23 anni fa, non ha fatto piacere ai fan di vecchia data, tanto che ancora oggi viene considerato l’anello più debole della trilogia originale.

I ragazzi di Nightdive Studios si sono così ritrovati con un compito difficile, quello di donare una nuova luce a un prodotto che gli appassionati non vedono estremamente di buon occhio. Il team americano ha così operato una serie di miglioramenti, a partire dai 120 FPS, rispetto ai 15/25 dell’originale, senza alcun genere di bug o cali nel corso della nostra partita. Solamente questa rifinitura modifica totalmente l’esperienza del videogiocatore, a cui bisogna unire l’aumento della risoluzione fino alla risoluzione 4K per le piattaforme compatibili.

La grafica, per quanto fedele alla visione artistica originale e ai limiti del Nintendo 64, risulta piacevolissima da vedere in movimento dando quel tocco retrò e affascinante al tempo stesso. Le nuove texture, per quanto magari troppo realistiche rispetto al tono cartoonesco generale, si incastrano bene all’interno delle ambientazioni. Non bisogna dimenticare tutto il nuovo comparto di luci, che oltre alle ombre dinamiche offrono anche una visibilità maggiore rispetto alla nebbia onnipresente in quasi ogni opera per la storica console a 64-bit.

Un gameplay irriconoscibile

Il gameplay Turok 3: Shadow of Oblivion Remastered è, nel bene e nel male, lo stesso di ben 23 anni fa. Il gioco propone una serie di livelli dove utilizzare il diverso armamentario presente nel gioco, oltre che le abilità uniche di ogni singolo personaggio. Questo permette un level design lineare, ma al tempo stesso veloce e dinamico dove la versatilità e la velocità la fanno da padrone.

Il team di Nightdive Studios ha cercato in ogni modo di migliorare l’esperienza ludica del giocatore, attraverso alcuni accorgimenti che lo rendono davvero la migliore versione disponibile di questo classico.

Questo a partire da un’impostazione più moderna dei controlli (sia per il mouse e tastiera che per il controller) decisamente più adatti rispetto a quelli del vecchio famoso tridente. La UI è stata poi modificata, sia per avere una barra della vita più simile ai precedenti capitoli, sia per un menù di selezione delle armi maggiormente intuitivo e immediato. Non mancano poi delle modifiche al level design, così da sfruttare al meglio le possibilità offerte dallo stile di gioco.

Un egregio lavoro anche per quanto riguarda il comparto sonoro e musicale, qui completamente rimasterizzato. Le tracce eseguite da Nelson Everhart si adattano perfettamente all’intera atmosfera proposta, immergendo ulteriormente il giocatore in questa battaglia contro Oblivion.

La versione PC di questa remastered supporta perfino un level editor e il supporto ufficiale alle mod, così da offrire una completa nuova esperienza per gli appassionati di questo franchise. Insomma, un lavoro egregio per un prodotto forse troppo snobbato e ignorato per moltissimi anni. Unica pecca è la completa omissione della modalità multiplayer originale, decisione non spiegataci e che si spera veda l’intenzione di aggiungerla in futuro.

Sorprende in positivo perfino l’inclusione di una traduzione scritta in molteplici lingue, compreso l’italiano. Il gioco non presenta alcun genere di dialoghi astrusi o complicati, ma questo sicuramente è un ottimo per ampliare il possibile pubblico interessato a Turok 3: Shadow of Oblivion Remastered.

Turok 3: Shadow of Oblivion Remastered
8.5
Voto 8.5
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Io vivo e corro con il vento, ma la mia passione per la cultura pop è rimasta ancorata sin da quando ho ricordo. Ne è passato di dai tempi delle demo nelle merendine, e sono diventato un appassionato di molti settori di questo mondo: dai videogiochi al cinema, fino all'animazione e perfino la letteratura. In questo periodo della mia vita, spero di portare contenuti di qualità all'interno di Game Legends.