Trump impone dazi sui prodotti cinesi: a rischio il mercato videoludico

Giacomo Zanoni
Di Giacomo Zanoni News Lettura da 1 minuti
WASHINGTON, DC - MARCH 01: U.S. President Donald Trump participates in a meeting with leaders of the steel industry at the White House March 1, 2018 in Washington, DC. Trump announced planned tariffs on imported steel and aluminum during the meeting, with details to be released at a later date. (Photo by Win McNamee/Getty Images)

Le scelte politiche di Donald Trump continuano a far discutere. Questa volta però a farne le spese potrebbe essere l’intero mercato videoludico, ad oggi uno dei settori trainanti dell’economia. Il presidente degli Stati Uniti d’America ha infatti imposto l’aumento dei dazi doganali del 25% su tutti i prodotti d’elettronica di consumo realizzati in Cina. Questa decisione potrebbe scoraggiare non poco chi importa questo genere di produzioni nel “Nuovo Mondo”. L’effetto negativo si ripercuoterebbe inevitabilmente anche sui grandi marchi come Sony, Microsoft e Nintendo.

L’aumento dei dazi doganali farà di certo sentire il proprio peso sull’industria videoludica, poiché moltissime componenti ad essa destinati sono prodotti o assemblati proprio in Cina, come ad esempio le console. Tuttavia Trump si è dichiarato disposto a trattare, qualora il governo cinese manifestasse totale apertura nei confronti dei prodotti statunitensi.

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Videogiocatore dall'età di cinque anni, passo le giornate a leggere fumetti e libri, a volte mi cimento nella scrittura. Adoro i giochi di ruolo e qualsiasi altra cosa in grado di narrarmi storie e farmi viaggiare stando comodamente seduto.