Il boss di Treyarch Mark Lamia è tornato a parlare dei vari vantaggi riscontrati nello sviluppare il nuovo capitolo della serie Call of Duty: Black Ops III, con un ciclo di tre anni.
Di seguito, riportiamo quanto detto da Lamia:
“Senza un ciclo di tre anni, non saremmo riusciti a prenderci il tipo di rischi che ci siamo presi su questo gioco, francamente”, ha rilasciato Lamia a Official PlayStation Magazine.
“Non saremmo riusciti a riscrivere il nostro intero sistema d’IA che supporta il tipo di scontri in uno spazio di gioco aperto come quello che abbiamo noi” ha aggiunto.
Inoltre: “non saremmo riusciti a riscrivere la nostra tecnologia di rendering per portarla ad essere così avanzata com’è, capace di renderizzare tutti gli ambienti o il volume e la densità dell’attività, e il comparto artistico in quel quantitativo di tempo”.
E per concludere: “Non saremmo riusciti a riscrivere il nostro intero sistema di movimenti perché questo va insieme a una serie di interazioni sulla mappa dello sviluppo che da sole hanno richiesto quasi un anno”.
E voi cosa ne pensate? È un periodo sufficiente?