Il fondatore di Epic Games Tim Sweeney, tramite il proprio account ufficiale di Twitter, si è espresso circa il recente scontro con Apple e Google. Per chi non lo sapesse, negli ultimi giorni si è scatenato un vero e proprio uragano mediatico attorno a Fortnite, il celebre titolo Battle Royale targato Epic Games. Il team di sviluppo, infatti, ha recentemente deciso di introdurre un nuovo sistema di pagamento in Fortnite pensato appositamente per le versioni per le versioni Android e iOS del titolo. Tale sistema consente ai giocatori di acquistare direttamente all’interno del gioco, aggirando così l’elaborazione dei pagamenti di Apple ed evitare la tassazione del 30% sugli acquisti. In risposta a ciò, Apple ha deciso di rimuovere il titolo dall’App Store.
In una dichiarazione inviata a The Verge, Apple ha dichiarato di aver rimosso Fortnite dall’App Store per aver violato le linee guida dell’azienda, affermando che la modifica è stata eseguita con l’intento di violare tali linee guida e che non è stata rivista o approvata da Apple. Poco dopo Epic Games, tramite un post pubblicato sull’account Twitter ufficiale di Fortnite, ha annunciato di aver aperto una causa legale nei confronti di Apple, a causa dei suoi comportamenti monopolistici e sleali nei confronti della concorrenza.
La vicenda, in seguito, ha subito un ulteriore risvolto. Fortnite infatti è stato rimosso anche dai dispositivi Android, e il risultato di tale azione è che Epic Games, così come fatto con Apple, ha deciso di fare causa anche a Google. Con questo quadro piuttosto delicato, Tim Sweeney ha finalmente rotto il silenzio esprimendosi a riguardo. Ecco le sue parole in merito:
Stiamo combattendo per la libertà di coloro che hanno comprato smartphone, affinché possano installare applicazioni dalle risorse che preferiscono. Per la libertà dei creatori delle app, affinché possano distribuirle come meglio credono, e per la libertà di entrambi i gruppi di fare business in modo diretto. […] Abbiamo tutti dei diritti, e dobbiamo lottare per difenderli da chiunque provi a negarli, anche se questo significa andare contro una compagnia importante come Apple.