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The Elder Scrolls Online Deadlands – Recensione, l’epica chiusura de I Cancelli dell’Oblivion

Se c’è qualcosa cui Bethesda ci aveva tristemente abituato, con The Elder Scrolls Online, è proprio il supporto sul lungo termine con grandi espansioni e DLC minori. Nello specifico, abbiamo imparato a differenziare molto il modo in cui vediamo le due tipologie di contenuti aggiuntivi sulla base di come ci si sono stati presentati finora.

I DLC minori usciti prima di The Elder Scrolls Online Deadlands come Waking Flame o Flames of Ambition (qui la recensione), erano contenenti quasi sempre due dungeon ed eventualmente piccole aggiunte al comparto narrativo. Sebbene ai fini di una critica di maggior qualità e complessità è sempre bene evitare di parlare della controparte economica dei prodotti da analizzare, stavolta bisogna necessariamente fare una digressione sul rapporto tra qualità e prezzo. Tutti i DLC, indipendentemente dal contenuto, sono sempre costati ai giocatori di The Elder Scrolls Online 1500 crown, circa 15 euro. Al contrario, Deadlands presenta non solo nuovi dungeon, ma anche un comparto narrativo e contenuti degni di un capitolo vero e proprio, e il prezzo di 15 euro è decisamente più che conveniente per la mole di aggiunte che offre. Analizziamo quindi The Elder Scrolls Online Deadlands in recensione, comprendendo il perché di tutto ciò.

Parliamo del rapporto qualità-prezzo proprio perché con Deadlands è a dir poco sorprendente: in precedenza avevamo criticato molto negativamente la sola presenza di due dungeon (seppur non basandoci sul costo monetario) mentre adesso abbiamo davvero poco di cui possiamo lamentarci. Bethesda ha confezionato un DLC di altissima qualità, che ci getta nella conclusione de I Cancelli dell’Oblivion e chiudendolo con sorprendente rispettabilità.

The Elder Scrolls Online Deadlands: una grande sorpresa

Sebbene si ponga l’obiettivo di terminare la lunga storia dell’arco narrativo, la trama non necessita la conoscenza delle vicende dei DLC precedenti e può essere compresa anche singolarmente. Tuttavia, il ritorno di volti noti – peraltro nei momenti più adeguati della trama – è sempre molto gradito e perfettamente contestualizzato. Siamo rimasti sorpresi nel vedere come tutte le storie raccontate negli scorsi contenuti aggiuntivi, che prima potevano sembrare irrilevanti (e talvolta lo erano davvero), ottengono ora un senso molto più concreto e palpabile.

Non mancheranno colpi di scena, quasi sempre molto importanti, e che offrono nuove chiavi di lettura a comportamenti enigmatici e vicende soltanto accennate in precedenza. Nel complesso, ammettiamo di essere rimasti molto colpiti da come Bethesda sia riuscita a strutturare un buon comparto narrativo per il DLC Deadlands di The Elder Scrolls Online, soprattutto se facciamo una diretta comparazione con i contenuti aggiuntivi rilasciati nei mesi passati.

La conclusione de I Cancelli dell’Oblivion

Ciò che Deadlands fa è evolvere definitivamente i personaggi conosciuti finora, introducendocene di nuovi molto apprezzabili e ben caratterizzati. Bethesda e Zenimax Media hanno preso molti dei volti visti finora nei precedenti DLC e li hanno riportati in scena per l’epica conclusione dell’arco narrativo de I Cancelli dell’Oblivion, ma non si è di certo risparmiata dall’introdurre personaggi inediti. Inoltre, la quest finale riesce anche a chiudere correttamente le vicende di ognuno di loro… escluso uno, ma non vi anticiperemo nulla per evitare spoiler.

Non meno importanti sono poi le ambientazioni: in Deadlands viene presentata la città mercantile di Fargrave, un luogo che risiede tra differenti piani dell’Oblivion dove differenti razze e culture si mescolano tra palazzi collegati tra ponti di legno, grotte e addirittura portali. Fargrave è un luogo che ci ricorda molto i pianeti mercantili di Star Wars, ma allo stesso tempo può ricordare gli ambienti atipici dell’Ultima Città di Destiny. 

L’altra area esplorabile, le vere e proprie Deadlands, sono meno caratterizzate di fronte molte altre zone già viste in The Elder Scrolls Online. Tuttavia, ammettiamo che alcune parti di questo piano si presentano più ostiche di altre, soprattutto quando ci si ritrova durante le varie quest.

The Elder Scrolls Online Deadlands

Peraltro, sono ottime anche la quantità e qualità delle missioni, sempre abbastanza differenziate e mai ripetitive. Anche questo è un aspetto che caratterizza molto il DLC rispetto ai precedenti, che invece ci chiedevano spesso di compiere le stesse azioni in continuazione, causando una conseguente noia. Qui avremo sempre qualcosa di nuovo da fare, oggetti da raccogliere, nemici da sconfiggere, misteri da scoprire. Crediamo che l’aspetto vincente di Deadlands sia proprio la perfetta coesione che si crea tra gameplay e narrazione, dando quasi sempre un senso preciso ad ogni cosa e spiegando bene al giocatore qual è il suo obiettivo.

Sono interessanti anche le ricompense, dopotutto, ora che quelle per le quest principali offrono non solo equipaggiamenti molto utili ma anche incentrati sull’ottenimento e recupero di magicka. Naturalmente, gli oggetti che potrete vincere saranno davvero molto e diversificati, motivo per cui consigliamo ai lettori di informarvi singolarmente per capire meglio se le ricompense che è possibile ottenere nel DLC Deadlands può essere utile alle loro build.

The Elder Scrolls Online: Deadlands

8

Bethesda è riuscita finalmente a dimostrare le reali potenzialità ludiche e narrative di The Elder Scrolls Online, e la cosa ci fa davvero molto piacere. Spesso in passato abbiamo criticato la mancanza di impegno da parte del team di sviluppo, proprio perché credevamo tanto nelle sue potenzialità, e siamo felici di vedere che non ci sbagliavamo affatto. Puntando molto sulla qualità e sulla quantità dei DLC e dei capitoli maggiori, l’MMORPG di Bethesda e Zenimax Media potrà vivere ancora per un anno o due, ma ammettiamo che siamo curiosi di vedere come verrà impegnata questa cura nel prossimo, grande titolo del franchise.

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