The Game Awards 2015: continua la discussione tra Kojima e Konami

Alessio Cialli
Di Alessio Cialli - Senior Editor News Lettura da 3 minuti

Hideo Kojima e Konami ieri notte si sono resi protagonisti di un’evento al quanto triste per l’intero mondo videoludico, nel corso dei The Game Awards 2015.

Un’evento che davvero non credevamo accadesse mai, almeno nel bellissimo mondo dei videogiochi un mondo fantastico, nel quale ci lavorano i creatori di storie romantiche, drammatiche, scellerate e così via, nel quale fino ad oggi non emergevano comportamenti così tristi.

metal-gear-solid-v-the-phantom-pain-screenshot-gam_rm55Certo il mondo del lavoro seppur differisca da settore a settore alla fine è sempre irto e pieno di insidie, ma siamo rimasti tutti quanti allibiti sentendo le parole del conduttore dei The Game Awards 2015, Geoff Keighley, raccontandoci che l’assenza di Hideo Kojima all’interno dello spettacolo, era dovuta all’imposizione di Konami, che ha impedito al direttore di parteciparvi, tramite i suoi legali.

Un’atto che non aveva mai colpito il mondo dei videogiochi, che però grazie anche alle capacità del produttore ha saputo reagire e confortare Kojima anche a distanza, con un’applauso caloroso, che ha dato ode alla creatività e alle capacità del giapponese, che seguiva l’evento dalla sua casa di Tokyo.

Il mondo dei videogiochi non è tanto distante dagli altri, fondamentalmente esistono grandi potenze che investono per predominare all’interno di determinati segmenti di mercato, ma queste potenze da qualche tempo a questa parte devono tener conto dei nuovi sistemi di finanziamento (vedi campagne KickStarter), che stanno cambiando il modo di pensare di molti artisti.

Konami ha fatto di tutto per impedire a Kojima di ritirare il premio vinto come miglior gioco d’azione/avventura che Metal Gear Solid V: The Phantom Pain ha meritato, questo perché la società vuole prendersi tutti i meriti del titolo, sminuendo il lavoro svolto dal noto ideatore della saga.metal-gear-solid-5-the-phantom-pain_ps4-6422

Ma un comportamento così becero non dovrebbe accadere perché come diceva un vecchio detto romano, “date a Cesare quel ch’è di Cesare”, per questo non solo noi ma anche Geoff Keighley ci ha tenuto a ribadire che Metal Gear Solid V: The Phantom Pain è un titolo “Kojima Productions“.

Speriamo dunque che il grande Hideo Kojima non abbia bisogno di Konami, per continuare ad incantare, non solo con la leggenda di Big Boss, ma con tutti i suoi titoli vecchi e nuovi, trovando finanziatori esterni, e non abbandonando il mondo videoludico.

Voi cosa ne pensate di questa storia? Nel mentre vi lasciamo il filmato che immortala il commovente momento di ovazione nei confronti del designer giapponese.

Buona visione.

Condividi l'articolo
Senior Editor
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!