Tharsis – Recensione

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Recensioni Lettura da 4 minuti
6.2
Tharsis

Può un gioco incentrato sulla strategia essere condizionato in modo più che determinante dal fattore fortuna? Senza rispondere affermativamente o negativamente possiamo dire che Tharsis, il nuovo titolo di Gaijin Games, è impossibile da giocare senza un buon aiuto da parte della dea bendata. Cosa intendiamo con questo?

tharsis screenshot

Tharsis è un board game virtuale indie ambientato nello spazio, nel quale il nostro scopo sarà riuscire a far arrivare l’equipaggio della nostra navetta (o parte di esso) su Marte. La premessa da fare è che questo gioco non è certo facile da giocare, e possiamo definirlo spietato in tutti i sensi. Dopo una brevissima prefazione e tutorial veniamo direttamente a conoscenza della “cattiveria del gioco”: Incidenti in ogni parte della nave che dovremo risolvere il prima possibile per evitare che questa collassi, lo stress che determina lo stato di salute mentale e l’efficienza dei membri del nostro equipaggio, la fame ed il cibo che sono indispensabili, ed ovviamente i maledettissimi lanci dei dadi.

Proprio così, potrete attuare strategie ai livelli dei migliori generali, potrete gestire le crisi in modo perfetto, ma basta un singolo lancio di dadi storto per mandare a farsi benedire tutto lo step (e di conseguenza il gioco). Senza contare che proprio questi lanci sono “infastiditi” da alcuni status, come la stasi che ne impedisce il “re-roll”, il vuoto che fa scomparire il dado, o l’infortunio che fa perdere un punto vita al membro dell’equipaggio che in quel momento controllate. L’unica cosa che può “salvare” alcuni tiri da questi malus è “l’assistenza”, che sarà disponibile un numero limitato di volte per turno. Prima di continuare, vi mostriamo un breve filmato del tutorial qui in basso, per capire meglio di cosa stiamo parlando.

https://www.youtube.com/watch?v=f5BfeG1nEp0

Quando parlavo di “cattiveria” però, non mi riferivo solamente a ciò che concerne il gameplay basato sulla fortuna, ma anche ad alcune azioni che potremo (ed alcune volte saremo costretti) fare per far sopravvivere alcuni dei membri dell’equipaggio: il cannibalismo è in cima alla lista. In alcuni frangenti ci troveremo purtroppo a prendere questa tragica decisione per permettere al gioco di andare avanti, sacrificando un avatar magari ormai in fin di vita, e permettere agli altri di continuare il loro viaggio verso il segnale proveniente da Marte.

Non finisce certo qui, tra le meccaniche di gioco che più infastidiscono il giocatore, ci sono i continui guasti (a volte molto gravi) in varie parti della navicella, che a volte per essere riparata richiede sforzi più grandi di quelli che possiamo dedicare. Mettiamoci anche il fatto che transitare in una parte della nave guasta o troppo lontana può anche arrecare un punto di danno ai nostri uomini ed il quadro per una giornata degna di imprecazioni è a portata di mano.

tharsis 3

Il problema principale in tutto queste difficoltà, che a primo acchitto si direbbe fanno del gioco una sfida intrigante da affrontare, è che tutte le situazioni scomode dovranno essere risolte contemporaneamente, in poco tempo, e con un numero di dadi e di lanci limitato: il sadismo puro. Il tempo (e la frequenza dei guasti) sono dunque l’ago della bilancia che oscilla terribilmente dalla parte del “gioco stressante” a discapito della parte “gioco intrigante”.

Tutti i temerari che vorranno affrontare la sfida di questo single player board game, sappiano che il titolo è già disponibile su Steam e su PS Store in versione PlayStation 4.

 

Tharsis
6.2
Voto 6.2
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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.