Se c’è un videogioco che da sempre è stato sinonimo di picchiaduro, questo non può essere che Tekken: si parla di un titolo capace di far sentire ogni colpo dato, con un’impostazione dei pulsanti tale da rendere molto intuitiva ogni singola scelta tattica nello scontro. Parliamo di un gioco che fin dal 1995 ha conquistato le sale giochi e le console di moltissime persone, non solo proponendo un gameplay sempre moderno e divertente, ma anche raccontando una faida di famiglia che ora, con questo Tekken 8, giunge al punto di svolta.

Abbiamo avuto modo di passare molte ore insieme al nuovo Tekken 8, tra battaglie in locale, online, modalità da scoprire e tanto altro ancora: vediamole insieme.

Padre contro figlio

Se c’è un tema ricorrente dentro la serie di Tekken, è questa accesa diatriba tra padri e figli: conosciamo quella tra Heihachi Mishima e suo figlio Kazuya, conosciamo il rapporto che aveva con Jinpachi, e sappiamo tutti l’odio e il rancore che corre tra Jin e Kazuya stesso. Come se tutto questo non bastasse, personaggi come Lee e Lars aggiungono ulteriori sfaccettature dentro alla serie, dando una complessità narrativa decisamente inaspettata per un picchiaduro.

Tekken 8 si pone come punto di svolta in questo frangente: parliamo di una storia che parte in medias res, e che sviluppandosi arriva a far scoprire tanti retroscena e dettagli interessanti, con un finale degno di questo capitolo della saga. Non da meno sono i nuovi personaggi inseriti nel gioco: Reina, la misteriosa studentessa della Mishima Polytechnical School, Azucena, amante della sua miscela di caffé, e Victor Chevalier, capo di Raven e delle forze indipendenti delle Nazioni Unite.

Grandi conferme poi con il cast più iconico di Tekken: presenti ovviamente Jin, Kazuya, Lee e Lars, come già accennato prima, oltre che Paul, Law, Asuka, King, Nina, Steve e via discorrendo. Mancano alcuni nomi noti come Lei, Ganryu e Heihachi, grandi assenti che però potrebbero comparire in eventuali DLC.

Una modalità per ogni stile

Parlando dell’offerta di Tekken 8, il gioco presenta una Modalità Storia senza precedenti: con cutscene di ottima qualità e un doppiaggio molto ben fatto (anche se fa strano sentire ogni personaggio parlare la sua lingua natia, eppure non trovare problemi a capire le altre), questa racconterà la trama principale del gioco, offrendo talvolta dinamiche di gioco diverse, ma proponendo principalmente scontri da superare.

Gli episodi personaggi invece creano ciò che un tempo era la modalità Arcade: sfide da fare con tutti i personaggi che permetteranno di sbloccare un filmato d’apertura e di chiusura, così da vedere eventuali finali What If o aggiuntivi dedicati ai singoli combattenti. In tutto questo non manca la modalità Arcade classica, ma in confronto gli Episodi Personaggi avranno una coerenza in termini di scontri, dando ad ogni fighter i vari rivali, nemici o demoni da dover combattere.

Presente anche la modalità Quest Arcade, che ci porterà a vivere un’avventura torneistica tra vari club di gioco con il nostro avatar, una storia che non solo propone un po’ dello spaccato competitivo della serie, ma cerca anche di raccontare dei valori che non tutti i giocatori di Tekken conoscono. In questa modalità sarà possibile sbloccare anche la Super Battaglia Fantasma, un sistema di IA che imparerà dalle vostre azioni e che vi permetterà di combattere contro il vostro fantasma – che migliorerà ad ogni vostro passo in avanti – o contro fantasmi di altri giocatori.

Chiudono il tutto, a parte le modalità più scontate come versus e allenamento (che però ora mostra dettagli più interessanti come addirittura i millisecondi che passano da un comando all’altro), anche Tekken Ball, una sfida a colpi senza tregua contro una palla che, se presa dall’avversario senza le giuste precauzioni, causerà ingenti danni.

Unico limite: il mondo

Abbiamo visto per bene tutto il mondo dell’offline dentro a Tekken 8, ma ciò su cui puntiamo molto è senza dubbio la modalità online: presente con varie scelte interessanti per il netcode e una Lounge che propone su larga scala le dinamiche della Quest Arcade (ma con il mondo intero), abbiamo avuto modo di provarlo per qualche giorno.

Avremo quindi classifiche che potremo scalare, un netcode rollback dotato di 3 opzioni, così da poter dare un’esperienza fluida e di alta qualità, e la compatibilità con il Crossplay (che però può essere disattivato). Tutto ciò diventa ancora più personalizzabile con il sistema di customizzazione dei personaggi, che permette di cambiare l’estetica dei combattenti, anche se non in modo così netto. La cosa infatti un po’ stona nel mezzo del lavoro fatto da Bandai Namco, considerato che molti oggetti sono talmente comuni da non poter creare delle modifiche troppo marcate, cosa che sicuramente avrebbe potuto giocare a favore del titolo, considerati gli editor di personaggi che abbiamo nel 2024.

E ora, si combatte!

Lasciamo per ultima la parte più interessante, il cuore di Tekken 8: il sistema di combattimento. Il gioco propone il classico sistema fatto di 4 pulsanti per i 4 arti, combinazioni letali e un insieme di mosse situazionali utili a seconda di ciò che volete fare. Benché potrebbe sembrare che non sia cambiato molto, in realtà l’arrivo di Unreal Engine 5 permette al gioco di avere un feedback dei colpi molto più evidente, e le animazioni riescono a contestualizzare i comandi dei giocatori talmente bene da dare vita a scontri adrenalinici.

Partiamo dalla scelta più entry level: lo Stile Speciale. Tekken 8 permetterà, premendo il tasto L1, di passare allo Stile Speciale, che trasforma il gioco da un picchiaduro ad un action game. Combattere sarà più facile, premere un singolo pulsante sarà l’unica cosa necessaria per fare le combo e la disposizione dei singoli bottoni sarà effettivamente più vicina ad un gioco d’azione che al classico Tekken. Tranquilli però: oltre al buon senso di non usarlo in un torneo o se volete avere uno scontro alla pari, potrete anche togliere dalla configurazione comandi quel tasto, così da rimuoverlo dai versus e evitare anche solo di attivarlo per errore.

Torna il sistema di Rage e tutti gli annessi: già visti in Tekken 7, stavolta il metodo è più definito e decisamente interessante. Anzitutto, ci sarà la possibilità di avere della Vita Recuperabile, che potrete riprendere danneggiando il nemico o colpendo un nemico che sta parando. Questa parte della vostra barra della vita sarà generata dai colpi a terra o in aria, quelli che spesso vengono definiti “senza possibilità di parata”, dando uno spazio di manovra aggiuntivo per recuperare eventuali danni presi mentre eravate inermi. Tra questi danni ci finiranno anche i danni subiti mentre il nemico è in Heat e voi in parata (ma questo lo vedremo tra poco).

Per la barra di colore rosso che comparirà una volta che la vostra vitalità scenderà sotto un certo limite, abbiamo invece tutto ciò che riguarda la Rage. In questo status, farete più danni e prenderete meno danni da parata, e rimarrete in questo status anche se recupererete vita. Premendo poi R2, potrete attivare le Rage Arts, attacchi finali molto scenografici che faranno più danno a seconda di quanta vita vi sarà rimasta (e una volta consumata, vi disattiverà la Rage).

Parlando invece di Heat, questo nuovo sistema di Tekken 8 aggiunge ulteriore strategia dietro ai colpi inferti al nemico. Attivabile premendo R1 o facendo determinate combo, una volta attivata permetterà di far passare una parte dei danni con qualunque attacco ad un nemico in parata, e sbloccherà alcune nuove combo attivabili solo nello status Heat.

Una volta attivata però, la barra inizierà a consumarsi (salvo quando colpirete l’avversario). Starà a voi scegliere se chiuderla con una mossa finale (premendo di nuovo R1), con uno scatto Heat (che potrete fare alla chiusura di determinate combo) o continuando a colpire il nemico. Questa barra, infine, si ricaricherà ad ogni round, rendendola vitale per ogni scontro.

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Tekken 8

9.8

Tekken 8 sbaraglia i competitor a suon di pugni, conquistandosi il posto di miglior picchiaduro della generazione (almeno per ora). Con un gameplay moderno, fedele all'originale ma adatto anche ai neofiti, il gioco propone tante modalità interessanti, una storia intrigante, un'apertura al mondo del competitive (anche solo dal punto di vista nozionistico) e una serie di piccole dinamiche fan service che tutti gli appassionati ameranno. Ora è tempo di conquistare la vittoria con la forza bruta, siete pronti al The King of Iron Fist Tournament?

PRO
  • Gameplay eccezionale
  • Storia intrigante
  • Super Battaglia Fantasma
CONTRO
  • Sistema di personalizzazione estetica dei personaggi non troppo brillante
  • Modalità Quest Arcade un po' sbrigativa
Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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