Ci siamo. Appassionati di horror o no, appassionati della saga di Saw o no, quasi 20 anni dopo il primissimo capitolo, quello firmato da James Wanย e suo esordio cinematografico, torniamo a parlare di questa ormai storica saga cinematografica che ha cambiato e rinnovato il genere horror nel cinema.ย Saw X, di cui vi parliamo in recensione, arriva in Italia mercoledรฌ 25 ottobre, nel tradizionale periodo di Halloween, ed รจ un film targato Kevin Greutert, lo storico montatore di tutta la saga e giร  regista di Saw VIย eย Saw 3Dย (in questi due casi, senza dimostrazioni di particolari capacitร ).

Ritornare sui propri passi

Dopo i due tentativi piรน che mancati di rinnovare o sfruttare la saga, prima con Saw Legacy (un prequel che andava ad approfondire un improbabile primo gioco condotto daย Jigsaw prima ancora delle vicende delย Dottor Gordon) e poi con Spyral (tentativo poco riuscito di reboot che segue le vicende di un emulatore), arriva quindi Saw X, che tenta di dare nuova linfa vitale alla saga nell’unico modo possibile: reintrodurreย John Kramer e l’attore che lo interpreta, Tobin Bell, in maniera molto piรน convincente. Saw X infatti รจ ambientato cronologicamente tra le vicende diย Saw e diย Saw II.

Sostanzialmente, si pone tra il gioco del bagno tra Adam ed il Dottor Gordon, e tra il gioco nella casa con il gruppo di ex-detenuti tra i quali figurava la celebre Amanda. Non si tratta quindi nรฉ di sequel, nรฉ di prequel, ma di un film che va ad approfondire parte della storia di John Kramer.

John, nel mezzo della battaglia contro il suo cancro al cervello, viene indirizzato verso il team chirurgico di una dottoressa che promette grossi risultati alla cura del cancro in maniera non tradizionale. Una cura sperimentale fatta di farmaci e chirurgia osteggiata dalle case farmaceutiche e, quindi, condotta di nascosto in Messico. Il tutto si rivela perรฒ una grande truffa ben architettata. Per John Kramer รจ una truffa imperdonabile, che deve necessariamente sfociare in un grande gioco vendicativo. Per dirlo in termini da enigmista, “riabilitativo”. Gioco gestito direttamente da lui e dalla prima e devota complice Amanda Young, insieme all’aiuto di una vecchia conoscenza…

Questa รจ la trama, che essendo cosรฌ separata e a sรฉ stante dalle vicende della saga principale, giustifica l’esistenza di una pellicola del tutto indipendente. Saw X inizia e finisce, si chiude, vive di ossigeno proprio, senza avere un grande bisogno di essere collegato ad altro: รจ semplicemente coerente a sรฉ stesso, e gode di quello che tutta la saga dal primo sequel in poi non ha avuto: la libertร  narrativa. Un momento della storia in cui John combatte ancora contro il cancro, ma gode ancora di una buona salute, dร  la possibilitร  di essere estremamente vivo ed introspettivo. Un John prima speranzoso di sopravvivere, poi ferito di essere stato truffato, poi vendicativo, ma coerente alla sua filosofia.

Un gioco ancora “grezzo”, in un certo senso. Fatto di pochi automatismi (grande difetto di tutti i film della saga dal terzo in poi) e gestito in maniera molto diretta da John ed Amanda, con una partecipazione vicina alle vittime con cui interagiscono continuamente durante il gioco, questa volta in versione escape roomย e non serie di prove. Una maniera diretta in cui la coppia di enigmisti funziona benissimo sia come personaggi, sia come interpretazione di Tobin Bell e Shawnee Smith, con un’alchimia mai vista prima. Un gioco dove finalmente vediamo anche qualcosa di poco presente nei film precedenti: l’errore, l’imprevisto, qualcosa di non calcolato che potrebbe cambiare le sorti della trama, anche se, come ci ricorda John in Saw II, ยซSe sei bravo ad anticipare il comportamento umano non rimarrร  alcuna chanceยป.

Il verdetto

Saw X, per la critica americana che si รจ espressa giร  da alcune settimane, essendo la pellicola nei cinema giร  da fine settembre, รจ il migliore della saga. รˆ un film fresco ma maturo, non affascinante ed innovativo quanto il primissimo, ma sicuramente meglio girato, misurato, lavorato in maniera certosina. I personaggi funzionano, la trama non ha buchi, i giochi non sono cosรฌ innovativi ma coerenti alla filosofia Jigsaw.

Laย regia รจ attenta, equilibrata, e sperimenta lati della storia mai approfonditi in precedenza. La fotografia cita le prime atmosfere della saga, ma รจ al tempo stesso diversa dal solito. Anche la colonna sonora, sempre del solito Charlie Clouser, รจ finalmente nuova, dopo il piattume e la ripetitivitร  degli ultimi episodi. Saw X รจ un film senza particolari difetti che non rimarrร  nella storia del cinema, ma che dopo tanto tempo riporta la saga in carreggiata e che lascia soddisfazione anche alla fan-base. L’unica cosa che gli manca la si puรฒ trovare in una scenaย mid-credits. Quindi, non resta che provare…

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Saw X

7

Saw X รจ un film equilibrato, coerente, ben girato e con una trama interessante e funzionante. Non un capolavoro, ma il miglior Saw da molto tempo.

Claudio Baldacci
Videogiocatore vecchio stampo, purista e rompiscatole. Di quelli cresciuti con Playstation 1, Playstation 2 e Game Boy Color. Amante del cinema e delle serie TV, sempre attento alle nuove uscite e speranzoso che nuovi e interessanti prodotti popolino la nostra vita fino a farci diventare asociali. No, forse questo รจ meglio di no. Speaker radiofonico di www.radioeverywhere.it dove il mercoledรฌ dalle 18 alle 20 parla di colonne sonore di film, videogiochi e tv e anche giocatore semi-professionista di Texas Hold'em. Basta.

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