VideogiochiNews

Rockstar Games: non solo GTA, conoscevate l’esistenza di Agent?

Che si tratti di casual o hardcore gamer, qualsiasi amante del medium videoludico dovrebbe conoscere Rockstar Games anche solo di fama: tuttavia difficilmente, anche tra i fan di GTA più sfegatati, troverete qualcuno che ancora ricorda Agent, un progetto cancellato ormai molto tempo fa.

I progetti in cantiere presso Take-Two ci terranno compagnia per almeno i prossimi due anni, quindi non escluderemmo a priori di rivedere questa meteora. Tuttavia questo titolo, contrariamente a Manhunt e Max Payne, non ha goduto nemmeno del quarto d’ora di celebrità riservato a Grand Theft Auto e Red Dead Redemption.

Quindi che ne è del titolo Agent con cui Rockstar Games confidava di entrare nel genere stealth dopo gli open world come GTA? Il gioco è ambientato, o meglio avrebbe dovuto esserlo, nella guerra fredda degli anni ‘70. Il tema sarebbe stato quello dello spy thriller di tipo hardboiled, che in parole povere è quanto abbiamo visto in L.A. Noire.

Le illustrazioni trapelate in rete hanno mostrato le varie location, tutte adatte alla vena spionistica a cui mirava Rockstar. Parliamo dunque della classica ambientazione innevata, dei bar e di alcuni scenari di stampo più urbano. Il medesimo leak ha confermato che almeno la fase di pre-produzione era ai blocchi di partenza.

Agent

Stando al team di sviluppo Rockstar North, il gioco avrebbe dovuto portare i giocatori in un “viaggio intriso di paranoia” nel mondo dello spionaggio, del controspionaggio e dell’occasionale colpo di stato. Agent, in linea con il legame consolidato con Sony, era previsto come esclusiva per PlayStation 3.

Dei vari studi appartenenti al gruppo Rockstar, il team di sviluppo North è quello più prestigioso in virtù di aver curato la serie Grand Theft Auto fino ad ora. Alcuni titoli si sono persi tra le pieghe del tempo dopo i cambi di gestione dell’epoca, ma dopo il polverone Rockstar North si è riconfermato la punta di diamante del publisher.

In tutto questo, purtroppo Agent fa parte delle vittime delle circostanze. Il primo teaser risale a luglio 2007, in cui si è tenuta l’E3 di quell’anno. Sony Computer Entertainment ha annunciato un nuovo franchise per l’allora nuova console, la PS3, per ribaltare la situazione dopo un lancio non idilliaco.

I dettagli sono emersi solo due anni dopo. A giugno 2009, Sam Houser di Rockstar è salito sul palco dell’E3 di Sony descrivendo il gioco come qualcosa che la compagnia voleva da tempo. L’annuncio è arrivato a cavallo tra il DLC The Lost and Damned per Grand Theft Auto IV e il successivo, The Ballad of Gay Tony.

Agent

Nell’arco dei due anni a seguire, Take-Two ha confermato e riconfermato che Agent fosse vivo e vegeto a discapito del silenzio stampa. I rumor si sono accavallati in seguito all’insicurezza di Jack Tretton di Sony America circa l’esclusività del gioco: la scelta stava solo e soltanto a Rockstar Games.

Il rapporto finanziario del publisher di agosto 2012 non ha menzionato Agent in alcun modo, e non se ne è più parlato al di fuori di una domanda rivolta a Shuhei Yoshida in seguito al reveal di PS4 a febbraio 2013. Al tempo, Rockstar North stava preparando a pubblicare Grand Theft Auto V: se pensate ai molti port del gioco, saprete già dove andiamo a parare.

Il focus su GTA 5 e GTA Online ha iniziato a farsi pressoché totale. Nonostante ci fosse ancora del tempo per lavorare ad Agent, nessuno nel team di sviluppo aveva più in mente di farlo. A dicembre 2015, l’artista Darren Charles Hatton (ex Rockstar) ha trapelato in rete degli screenshot da una build risalente al periodo 2009-2010.

Com’era facile prevedere, Hatton ha rivelato che Rockstar aveva riassegnato gli artisti del gruppo di Agent al progetto di massima priorità, Grand Theft Auto V, senza alcuna garanzia che la cosa andasse in porto. Dopo due rinnovi (luglio 2013, dicembre 2016), il marchio di Agent è ufficialmente scaduto il 19 novembre 2018.

Nonostante l’assenza di ulteriori dichiarazioni, è facile unire i puntini. Aggiungendo al mosaico la cura dietro Red Dead Redemption e Max Payne 3, tutto ciò che è sopravvissuto di quest’idea di base sono stati gli artwork. Fino a nuovo ordine, Agent passerà agli annali come il promettente progetto in cui Rockstar non credette abbastanza.

Fonte:
Alessandro Bozzi
Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbe interessarti anche