VideogiochiNews

Red Dead Redemption 2: un video confronta le animazioni con il seguito

Ormai è passato qualche anno dall’uscita di Red Dead Redemption 2 di Rockstar Games, e un video ha messo al microscopio le animazioni del primo e del secondo gioco. L’avventura nel selvaggio west rimane uno dei migliori giochi open world mai creati, dal gameplay a ritmo serrato al motore grafico tuttora impressionante, passando per la trama emozionante.

Tuttavia, a quanto pare c’è un aspetto in cui il predecessore videoludico/sequel canonico (uscito su PlayStation 3 ed Xbox 360 ormai undici anni fa) riesce a battere la nuova generazione: le idle animation. Si tratta della categoria che concerne ogni animazione azionata dalla mancanza di input da parte del giocatore. Non ce lo aspettavamo, ma la differenza c’è.

Là dove Arthur Morgan di Red Dead Redemption 2 resta quasi sempre fermo, le animazioni della controparte John Marston si sprecano. Quest’ultimo si spolvera gli abiti, si gratta il naso e si asciuga le sopracciglia, per fare tre esempi. Ovviamente, se ricordate la malattia di Morgan, il successore ha i suoi motivi per mostrare meno vitalità.

Più probabilmente, gli sviluppatori si sono preoccupati di curare altri dettagli nel seguito, come le canzoni intonate durante le corse equestri. Ad onor del vero, ci sono tanti altri piccoli tocchi di classe nel secondo capitolo che (in puro stile Rockstar) i giocatori ne stanno scoprendo di nuovi ancora oggi, per cui la questione delle animazioni ci pare trascurabile.

Per i fan che preferiscono il primo, siamo felici di ricordare i numerosi rumor circa un remake. Ricordiamo che Rockstar Games non li ha ancora commentati in alcun modo, quindi è bene prendere certe voci con un doveroso paio di pinze. In ogni caso, si tratta di due giochi entrambi incredibilmente curati, con la differenza di qualche asso nella manica in più per il primo.

Non sappiamo quando (e se) avremo un Red Dead Redemption 3 (pure il cast ci spera), ma al suo ipotetico annuncio sapremo fino a che punto si spingeranno i fan più minuziosi. Un tempo ci sorprendevamo di un “non dovresti essere qui” sui muri delle zone meno accessibili di Grand Theft Auto; ora persino la risposta alla mancanza di input può ricevere un meticoloso scrutinio.

Small detail in RDR not present in RDR2: Higher variety in idle animations from reddeadredemption

Alessandro Bozzi
Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbe interessarti anche