Riders Republic – Recensione, il divertimento estremo targato Ubisoft

Riders Republic è la nuova, adrenalinica frontiera degli sport estremi targata Ubisoft: scoprite come se la cava nella nostra recensione.

Cristian Piantanida
Di Cristian Piantanida Recensioni Lettura da 8 minuti
8.2
Riders Republic

Sci, snowboard, mountain bike, motoslitte, tute alari e persino jet-pack. Con Riders Republic, Ubisoft ha deciso di elevare a potenza la struttura degli sport estremi, tentando di spingere al massimo anche la formula del divertimento. Una volta messo piede a Riders Ridge, ci troveremo all’interno di un gigantesco parco giochi dove spegnere il cervello, non pensare più a nessuna conseguenza (soprattutto a quelle fisiche), e lanciarsi in picchiata dalla cima della montagna più alta o, perché no, direttamente dalle nuvole. Un’esperienza adrenalinica, da vivere in solitaria ma soprattutto con gli amici, per sfidare i nostri limiti in un open world caotico, veloce ed estremamente divertente. Allacciatevi la cintura, mettete casco e ginocchiere, e accompagnateci al nastro di partenza della nostra recensione di Riders Republic, non ve ne pentirete.

Sport estremi, estremo divertimento

Evolvendosi da Steep e ispirandosi a Forza Horizon, Riders Republic punta ad elevare la formula che abbiamo già conosciuto negli anni passati, portando il videogiocatore all’interno di un mondo coeso, forse eccessivamente caotico, ma perfettamente coerente con se stesso. Un vasto open world che ci catapulta nelle zone più iconiche (e magistralmente riprodotte) d’America, dal Grand Canyon al parco di Yellowstone, attraverso la Sierra Nevada verso le Montagne Rocciose. Cinque discipline diverse, che vanno dalle acrobazie e discese in bici, sci o snowboard, fino alle spettacolari sezioni in volo con tanto di jet-pack, ci permetteranno di avanzare nelle nostre personali carriere, o di sfidare giocatori da tutto il mondo per affermarci come numeri uno indiscussi. Il tutto perfettamente confezionato in un mondo sopra le righe, fatto di social network, corse estreme vestiti da dinosauri gonfiabili, e balletti che arrivano direttamente da TikTok.

Riders Republic Recensione

Le parole d’ordine di Riders Republic sono estrema immediatezza e totale libertà d’azione. All’interno della vastissima mappa, divisa in vari biomi, potremo spostarci immediatamente tra un punto d’interesse e l’altro, così da affrontare l’evento del momento più adatto a noi e ai nostri obiettivi. Non solo, in qualsiasi istante potremo switchare da una disciplina all’altra, semplicemente scegliendo dalla ruota dei veicoli il nostro bolide preferito. Riders Republic, come vogliamo sottolineare in sede di recensione, ci regala un sistema di controllo efficace e intuitivo: qualsiasi sia la disciplina che abbiamo scelto di affrontare, saremo perfettamente in grado, grazie anche alla selezione di due diverse modalità di gameplay, di comandare il nostro mezzo, realizzando coreografie acrobatiche e districandoci tra pericolosissime discese montane. La modalità “trickster” ci proporrà, infatti, una telecamera fissa, lasciando allo stick destro l’esecuzione dei trick; l’assetto “da gara“, invece, darà al giocatore il controllo della telecamera, lasciando ai tasti frontali la gestione delle acrobazie. Non solo potremo passare dall’uno all’altro in qualsiasi momento, ma per semplificare ancora di più le cose potremo scegliere di attivare anche l’atterraggio automatico, utile in caso di sfide particolarmente difficili. Tuttavia, disattivare gli aiuti aumenterà le ricompense a fine gara.

Da dove cominciamo?

Riders Republic regala all’utente l’imbarazzo della scelta. A dispetto dell’esuberante, e a tratti grottescamente “giovane” Story Mode, pensata esclusivamente per prendere per mano il giocatore, il titolo di Ubisoft ci metterà di fronte possibilità ludiche davvero infinite, in totale libertà d’approccio. Dalle cinque diverse carriere, affrontabili nell’ordine che preferiamo e slegate l’una dall’altra, agli eventi ispirati alla realtà, come quelli sponsorizzati da Red Bull o gli X Games. Passando, ovviamente, dalle corse a tempo più folli, da affrontare in maschera o con una pizza margherita sulle spalle, per concludere con le sfide dedicate ad hoc al multiplayer: eventi, gare di trick e competizioni di massa fino a 64 giocatori. A completare l’offerta, un buon editor dei tracciati, che permette di creare nuovi percorsi tra i vari punti d’interesse della mappa.

Riders Republic Recensione

Adrenalina pura, inserita in una mappa perfettamente ricreata, dove ogni masso e strapiombo, nelle aride distese rocciose o in picchi innevati, sposano perfettamente una fisica “pesante” e realistica, dove il giocatore potrà sfruttare ogni rilievo del terreno e ogni dislivello per prendere velocità e saltare verso il prossimo trick, a patto di atterrare perfettamente in linea col terreno. In caso di schianto, però, niente paura: Riders Republic, un po’ come avviene in molti titoli automobilistici, permette di “riavvolgere” il tempo, e riprovare la curva o l’acrobazia. Tuttavia, è bene precisare che questo non fermerà anche il tempo degli altri riders, che continueranno a sfrecciarci davanti. Che giochiate online o no, infatti, gli avversari delle gare in single player saranno i “fantasmi” degli altri giocatori (che ritroveremo scorrazzanti anche in modalità free roaming). Vince solo il più abile, o il più folle.

In sede di recensione vogliamo poi sottolineare come in Riders Republic non conti vincere, ma partecipare: basterà infatti avere un buon piazzamento al termine di ogni evento per acquisire soldi, esperienza e punti carriera. Questi serviranno per sbloccare nuove gare, nuovi tracciati, nuovi mezzi e nuovi cosmetici. Strizzando l’occhio a titoli come Fortnite, ogni settimana ci saranno nuovi oggetti da acquistare, all’interno di più ampi season pass: purtroppo, molti dei costumi saranno acquistabili solo con la valuta premium. Non tanto per quello immediato, ma per il futuro più remoto, Rides Republic dipenderà molto da quanto Ubisoft Annecy deciderà di supportare la propria pazza creatura, che alla fine dei conti sembra possa definirsi più come una piattaforma che come un gioco vero e proprio.

Join the ride

Da un punto di vista tecnico, Riders Republic fa il suo sporco lavoro, nonostante la sua natura cross-play. Al netto di un sistema d’illuminazione che riesce a rendere al meglio i paesaggi e i veicoli, qualche sbavatura la si constata nei modelli dei personaggi, legnosi a piedi, e scorbutici in sella, con qualche compenetrazione poligonale di troppo con alberi e rocce e alcuni pop-in un po’ invadenti. Non tutti gli sport sono stati trattati allo stesso modo, e se le sezioni con gli sci e con lo snowboard risultano essere le più convincenti, quelle a bordo delle tute alari finiscono per essere un pochino piatte e monotone. Abbiamo testato il gioco su PlayStation 5 e, oltre a un DualSense capace di dare il meglio di sé soprattutto nella vibrazione, il titolo ha raggiunto un frame rate molto stabile, con caricamenti da una parte all’altra della mappa abbastanza veloci.

Riders Republic Recensione

Nel complesso, come speriamo di avervi evidenziato in questa recensione, Riders Republic è un gioco frizzante, caciarone, divertente e adrenalinico. Tra lunghe carriere, eventi giornalieri e gare multiplayer, la sensazione è quella di avere di fronte un mondo vivo, enorme, pieno di cose da fare, posti da vedere, mezzi da sbloccare. Superato lo spaesamento iniziale, e chiudendo l’occhio su alcune sbavature tecniche, non potrete fare a meno di rimanere prigionieri di Riders Ridge, della sua colonna sonora azzeccatissima e del suo mondo estremo sopra le righe.

Riders Republic
8.2
Voto 8.2
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Nato con il Gameboy in mano, spendo tutto quel che ho in roba Nerd: videogames, anime, manga, figure, mi intriga tutto ciò che proviene dal misterioso mondo del Sol Levante. Storico per passione, Nerd di professione, non vedo l'ora di raccontarvi ciò che mi appassiona!