Qualche tempo fa uscì su tutte le testate giornalistiche online la storia di un ragazzo quindicenne di Crema, in provincia di Cremona, che per via della sua dipendenza dei videogiochi, finì per essere quasi affidato ai servizi sociali da un un giudice.
Il Tribunale dei Minori, decise inizialmente di non prendere la decisione di allontanare il ragazzo dalla famiglia, per affidarlo a centri di recupero, perché vista la buona volontà del giovane, che si libero di tutti i suoi giochi (almeno inizialmente) sospese il giudizio. A quanto pare però la vicenda ha subito alcuni nuovi sviluppi, perché pochi giorni fa sempre il Il Tribunale dei Minori, ha decretato il definitivo allontanamento dalla famiglia e l’affidamento del minore ad una comunità di recupero.
Al momento non è chiaro cosa ha fatto cambiare idea al giudice che inizialmente aveva sospeso il provvedimento. La madre del minorenne ha dichiarato che lotterà con tutte le sue forze affinché questo non avvenga e studierà insieme al suo avvocato un modo per bloccare il provvedimento. Molto probabilmente l’attività scolastica del giovane dichiarato “malato di videogiochi” riuscirà a rallentare il decorso del provvedimento.
Cosa ne pensate di questa strana vicenda? Come mai secondo voi il minorenne è caduto in questa insolita dipendenza?