Molti amanti di Dungeons & Dragons – magari i meno esperti – credono che il concetto di “Multiverso” all’interno del mondo di gioco sia una novità non molto datata all’interno dell’ambientazione. TSR però, ha aperto le porte al concetto di stratificare i piani d’esistenza del mondo di gioco già nel lontano 1994 proprio grazie a Planescape.

Il genio di David “Zeb” Cook, di pari passo ad Advanced Dungeons & Dragons (seconda edizione), lancia per la prima volta tramite Planescape un concetto molto astratto sulle narrative di D&D distaccandosi non di poco dal concetto classico del fantasy. Planescape, già all’epoca, rivoluzionava la classicità dell’ambientazione con nuovi stili, mostri e setting in maniera magistrale.

Ora, alla vigilia dei trent’anni dalla sua prima pubblicazione, Wizard of the Coast ripropone Planescape per la quinta edizione del gioco di ruolo piu famoso del mondo, e lo fa con un cofanetto “restaurato” come solo loro sanno fare:

Planescape: Adventure in the Multiverse è un cofanetto che si compone di tre libri, una mappa ed uno schermo del master

  • Sigil and the Outlands: manuale che comprende, nelle sue 96 pagine, spunti per creare personaggi, dettagli su Sigil e una descrizione alquanto dettagliata su molte location che i giocatori potranno visitare.
  •  Morte’s Planar Parade: un libro di 64 pagine con tabelle statistiche e dettagli di personaggi non giocanti, mostri e varie creature.
  • Turn of Fortune’s Wheel: è un’avventura preimpostata che poterà i giocatori dal livello 3 al 10, con un piccolo ” Level skip ” fino al 17.
  • Mappa a due lati su Sigil e su tutte le Outlands.
  • Schermo a 4 pannelli per il DungeonMaster.

I manuali introducono 2 nuovi Background (Filosofo planare e Guardiano del cancello), 7 nuovi talenti, e nuove magie utilizzabili, nonché vari spunti per poter collegare quelle campagne già avviate in modo da introdurre l’ambientazione nella propria avventura, non costringendo i gruppi di gioco a ristartare una nuova campagna.

La prima cosa che salta all’occhio dell’ambientazione è che, a differenza di altri manuali che toccano il concetto di multiverso e sono ambientati in piani astrali (Come per esempio La Cittadella Radiante pubblicata da pochissimo) Planescape sta “nel mezzo” ed è possibile accedere, tramite essa, non solo ai vari piani, ma anche ad altre ambientazioni, permettendo cosi ai personaggi di muoversi liberamente in vari setting.

Altro aspetto interessante è la cura che Wizards of the Coast mette nel manuale per spiegarci le 12 fazioni presenti in Planescape, ognuna con la propria cultura cosmica, così da rendere il master preparato a descrivere al meglio ogni singolo aspetto dell’ambientazione.

L’infinità del multiverso di Dungeons & Dragons lo rende, come ben tutti sappiamo, un mondo praticamente infinito, ricco di dettagli, storie e trame intricate accessibili e giocabili singolarmente da master e giocatori.
Planescape dà letteralmente l’accesso a tutte queste porte da un singolo posto, una sorta di “Terra di mezzo” collegata ad ogni singolo piano e a ogni singola ambientazione.

Con questa pubblicazione Wizard of the Coast, (per la seconda volta dopo Spelljammer) presenta un prodotto completo e giocabile, con una propria ambientazione, una storia a sé stante che funziona sia da sola sia collegata, volendo, a qualsiasi altra.

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