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Per Ubisoft dobbiamo abituarci a “non possedere i giochi”

Ubisoft ha definitivamente dato “una svecchiata” al suo abbonamento plus (+) introducendo nuovi giochi (tra i quali abbiamo Prince of Persia: The Lost Crown) e rendendo disponibili agli abbonati tramite PC i titoli appartenenti alla raccolta “Ubisoft Classics”.

In occasione di questo importante aggiornamento, GamIndustry.biz ha intervistato il director di Ubisoft+, che ha parlato della sua idea di futuro del gaming: gli abbonamenti sono ovviamente al centro di questa nuova concezione.

“Una delle cose che abbiamo visto è che i giocatori sono abituati, un po’ come i DVD, ad avere e possedere i propri giochi. Questo è il cambiamento che deve avvenire nella concezione dei consumatori. Si sono abituati a non possedere la loro collezione di CD o DVD. Questa è una trasformazione è stato un po’ più lento ad accadere [nei giochi].

Man mano che i giocatori si abituano a questo aspetto… capisci che non perdi i tuoi progressi. Se riprendi il gioco in un altro momento, il tuo file di progresso sarà ancora lì. Non è stato eliminato. Tu non perdere ciò che hai costruito nel gioco o il tuo coinvolgimento nel gioco. Quindi si tratta di sentirsi a proprio agio nel non possedere il proprio gioco.

Il punto non è costringere gli utenti a seguire una strada o un’altra”, spiega. “Offriamo l’acquisto, offriamo l’abbonamento, e in questo caso ciò che conta è la preferenza del giocatore. Vediamo alcune persone che acquistano scegliendo di abbonarsi adesso, ma tutto funziona.”

Sara Pandolfi
Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande N.

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