Se c’è un gioco che in questi giorni sta facendo davvero tanto parlare di sé, è Palworld, il titolo di Pocketpair che appena arrivato in Early Access ha fatto registrare numeri da capogiro dal punto di vista dei download, e che ha sollevato non poche discussioni all’interno della community. Si tratta di un’avventura open world che mischia delle dinamiche surival e crafting, a delle dinamiche simil-Pokémon, il tutto condito con dei tentati richiami a Zelda neanche troppo velati. Chiaramente il titolo si è appena affacciato al mondo videoludico, e la versione Early Access sarà continuamente aggiornata, quindi andremo ad analizzare Palworld in questa recensione per quello che è finora, facendo un’analisi sommaria senza sbilanciarci su una valutazione numerica (cosa che sarebbe a dir poco prematura).

Benvenuto nel mondo dei Pal!

Quello che è chiaro fin da subito, è che Palworld è un gioco che prende ispirazione – forse anche troppa – da molti altri titoli, i più famosi dei quali sono già stati citati nell’introduzione. Appena avvieremo il gioco, ci verrà chiesto di dare il nome al nostro mondo e di creare il nostro personaggio. Essendo un’accesso anticipato, sappiate che attualmente sarà impossibile modificare il personaggio esteticamente dopo l’inizio del gioco, feature che verrà inserita solo in seguito.

Una volta creato il nostro avatar, ci sveglieremo su una spiaggia con delle creaturine che ci guardano curiose. Il nostro primo contatto con i Pal! L’unico indizio su cosa ci facciamo qui, è una tavoletta (simile a quella degli ultimi due capitoli di Zelda) su cui comparirà un messaggio che ci dirà di raggiungere delle torri. Una volta alzatici, potremo cominciare la nostra esplorazione, cercando di capire cosa sta succedendo. Dopo aver parlato con il primo NPC del gioco, inizieremo a capire che per sopravvivere dovremo darci davvero da fare!

Per prima cosa impareremo a sfruttare il menù di gioco, abbastanza semplice ed intuitivo, e con presente anche una sezione con dei tutorial estremamente semplificati, che ci illustreranno le basi di gioco. Gran parte dei testi sono già tutti tradotti in italiano, a parte alcuni messaggi pop up di conferma che ad ora non presentano testo in lingua nostrana. Partiremo quindi alla ricerca di materiali, dal legno, alla pietra, fino a quelli più complessi, per poter creare degli oggetti e costruire pian piano la nostra base, ma soprattutto… catturare i Pal e sfruttare le loro abilità!

Questa parte è senza dubbio quella che più ha attirato i giocatori: oltre alle meccaniche survival e crafting con elementi esplorativi di zeldiana natura infatti, dovremo creare delle particolari sfere per catturare i Pal, le simpatiche e utilissime creaturine che popolano questo mondo. Queste creature possono essere davvero sfruttate in tutti i modi (e la parola non è proprio a caso…): oltre a farli combattere come accade in Pokémon, anche se in modo più dinamico, daremo loro diversi ordini, come coltivare i campi o lavorare nella base per creare degli oggetti, ma li potremo anche cavalcare (volanti o da terra che siano), li metteremo a raccogliere risorse e così via.

Chiaramente non tutti saranno uguali, e ognuno avrò le sue particolarità e utilità diverse. Potremo avere in squadra con noi durante l’esplorazione fino a 5 Pal, e chiaramente dovremo anche prenderci cura di loro. Ognuno possiede 4 skill, che sono tuttavia variabili (se catturerete 2 creaturine dalla stessa razza, non è detto che posseggano le stesse 4 abilità). Come ormai avrete visto, questi Pal potranno anche essere armati con le armi che creeremo, diventando delle vere e proprie – e a tratti inaspettate – macchine da guerra.

Non è finita qui, perché nel potpourri che si è creato, ci sono di mezzo anche i dungeon da esplorare, il bracconaggio (ebbene sì, ci sono anche delle specie protette e molto più rare che potremo catturare e vendere).

Infine è presente anche il multiplayer, con i mondi dei propri amici che potranno essere visitati. In questa fase dell’early access non è presente, ma sappiate che in futuro sarà anche possibile effettuare scambi e sfidare gli altri giocatori, sempre in stile Pokémon.

Insomma, il senso di crescita e libertà si fa sentire forte, come forse è stata l’intuizione di Pocketpair nell’unire in un unico gioco le dinamiche e i punti di forza di altri titoli di culto nel panorama videoludico.

Quanto è “oro” questo luccichio?

Sulla carta stiamo parlando quindi di un gioco che si preannuncia estremamente pieno di possibilità, e intrigante per i più. Certo però ci sono alcune cose che, nonostante si tratti di un accesso anticipato, vanno ben evidenziate. Prima di tutto, torniamo a quello che è palese a tutti: c’è la possibilità che molte di queste palesi “ispirazioni” del team da altri titoli portino ad alcune grane legali, quindi se qualcosa del genere dovesse palesarsi, aspettiamoci dei rallentamenti e dei cambiamenti importanti. Secondo poi, è chiaro come questa versione del gioco sia tuttora embrionale: sono presenti ed evidenti alcuni difetti e bug che si presentano durante il gameplay, oltre alle mancanze di contorno più grandi, come i già citati file di testo, e l’assenza totale di una colonna sonora.

C’è anche da dire però che molte delle cose che abbiamo provato in game si sono rivelate come salde e ben pensate, per quanto pazze e scapestrate potessero sembrare alla prima idea (con gli stessi Pal armati in cima).

Siamo solo all’inizio, e siamo davvero curiosi di scoprire fino a che punto questo titolo, già un successo mediatico e di download, possa spingersi in avanti.

Alessandro Ferri
Trentenne, vero appassionato di videogiochi, adora scrivere di videogiochi come se ne stesse parlando con gli amici al bar. Nostalgico dei classici anni '90 come Super Mario 64, non disprezza al brivido dei titoli moderni.

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