Abbiamo già avuto modo di darvi le nostre considerazioni su Outriders dopo una manciata di ore in-game (trovate a questo link la nostra recensione), e in questo week-end pasquale abbiamo potuto approfondire totalmente l’esperienza dello sviluppatore People Can Fly. Con oltre 50 ore di gioco accumulate su PC, possiamo confermarvi le nostre ottime impressioni di cui vi abbiamo parlato in merito alla demo e alle prime ore del gioco completo. Ve lo diciamo senza mezzi termini fin da subito, e lo potrete notare anche dal voto in calce a questa recensione, Outriders è un esempio da prendere in considerazione, un vero e proprio obiettivo che altri sviluppatori dovranno raggiungere in futuro e che altre software house non sono riuscite a conseguire; scopriamo perché nelle prossime righe.
Dalla conquista di Enoch…
Partendo da dove ci siamo lasciati nello scorso articolo, possiamo confermarvi che la qualità della campagna è rimasta costante fino alla fine, o quasi, dato che poi questa ha avuto anche un’impennata qualitativa notevole. Ora dopo ora, il pianeta Enoch su cui l’avventura di Outriders si svolge è divenuto via via più affascinante, presentandoci una lore sempre più approfondita, delle missioni secondarie cariche di adrenalina e una campagna che culmina nella maniera corretta, chiudendo il cerchio nell’endgame ma lasciando infiniti spiragli per espansioni future.
L’Outriders che abbiamo davanti infatti è solo una briciola di quello che potrà diventare nel giro dei prossimi mesi e anni, e che briciola! Confrontando il gioco con altri del genere loot and shoot, che siano questi FPS o TPS, ci si rende conto di come la nuova opera di People Can Fly sia arrivata sul mercato a gamba tesa, con una mole contenutistica soddisfacente, che già da sé vale il prezzo del biglietto (specialmente grazie all’arrivo gratis su Xbox Game Pass dal day one). Si tratta sì di un buon inizio, visto che i problemi non mancano all’esperienza, chiariamoci, ma questa è già allo stato attuale ottima e in grado di adattarsi ai giocatori come poche altre.
Mentre la trama potrebbe infatti interessare poco alcuni utenti, specialmente per chi deciderà di vivere il titolo in cooperativa (abbandonando quindi l’approfondimento della lore e della narrazione per far spazio al gameplay), può essere amata alla follia da chi si godrà ogni secondo delle cutscene spaccamascelle, o semplicemente skippata in pochi attimi laddove si presentino dialoghi e scene di intermezzo. Queste mettono però la giusta pezza a un comparto artistico poco incisivo e a delle animazioni deludenti, raccontando con il giusto fervore le – crude – vicende di quest’ambientazione fantascientifica, condita da un personaggio che riesce via via ad accennare maggiormente il suo carisma, e da orde di mostri aggressivi ma magnifici, vari e in grado di creare un’immersione pazzesca.
Dall’albero delle abilità a ogni singola mod – fra le decine presenti – di tutte le armi e armature, il giocatore ha le chiavi per adattare il proprio alter ego al suo stile, percorrendo diverse strade e imparando mano mano, e scoprendo come preferisce combattere le minacce che sbucano da ogni angolo. Ed è qui che viene il bello, quando accerchiati ci si ritrova a usare ogni singola risorsa per sconfiggere le migliaia di pericoli e portare a casa il bottino senza lasciarci la pelle, calandosi completamente nell’ambientazione post-apocalittica dove le vicende sono ambientate. Sono davvero pochi i momenti “morti” di Outriders, i ritmi ludici e narrativi sono i punti centrati meglio dallo sviluppatore, che ha presentato un’esperienza in grado di stregare i giocatori nel giro di qualche ora.
…fino all’Endgame di Outriders
I dubbi posti nella nostra recensione in corso di Outriders riguardavano principalmente l’endgame del gioco, che si sarebbe potuto rivelare alquanto deludente, non dando una giusta continuazione alle vicende di gioco. Sorprendendoci, questo si è legato con forza alla narrazione, finendo per essere parte di questa , e lasciando che le ore spese nel grinding e nelle decine di tentativi delle Spedizioni avessero come ultimo fine quello di chiudere il cerchio della storia, riuscendoci senza sé e senza ma.
Il sistema di crafting e di economia, infatti, sboccia maggiormente a partire dall’ultimo livello, lasciando che ogni strumento sia utile per sostituire parte dell’equipaggiamento, per aggiungere la mod che completerà la vostra build, o fornirvi i Rottami necessari per arrivare a potenziare i vostri oggetti preferiti. La versatilità aumenta gradualmente con l’aggiungersi di ulteriori possibilità, lasciando che dietro le centinaia di munizioni che volano in aria ci siano strategie e combo, le quali avranno l’arduo compito di fronteggiare l’accurata intelligenza artificiale del gioco. Il picco qualitativo si sente anche per il sistema di progressione, che – per assurdo – una volta raggiunto il livello massimo culmina in decine di possibilità legate all’equipaggiamento e agli oggetti Leggendari, come al contempo all’aumentare della difficoltà di ogni Spedizione.
Dove opere come Anthem non riuscivano a colpire nel segno, altre come The Division lasciavano che la formula non divertisse sufficientemente o fosse troppo tecnica, e ulteriori come Destiny (o Destiny 2) necessitavano di anni per raggiungere la loro formula migliore, Outriders offre fin da subito un’esperienza divertente, adrenalinica e con un’ottima molte contenutistica, che difficilmente riuscirà ad annoiare i giocatori. Nel calderone manca solo una chiara roadmap che dovrà offrire contenuti vari e interessanti, poiché ci sono diversi fix (specialmente su PC) a cui lo sviluppatore dovrà badare il prima possibile, evitando nel mentre altre cadute dei server. Tuttavia, ciò non toglie che Outriders è un prodotto che può colpire le masse, riuscendo come pochi a trasmettere la stessa grinta percepita nei trailer, e che merita la giusta attenzione, in quanto smuove un 2021 fermo e offre ai giocatori decine di ore di divertimento, e un potenziale di espansione a dir poco immenso.