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Orcs Must Die!: Unchained Recensione

C’è voluto davvero molto tempo prima che il titolo free to play online di Robot Entertainment fosse pronto a fare la sua entrata ufficiale nel panorama videoludico, tanto che prima di provarlo lo scetticismo si era fatto sentire in rete. Finalmente però Orcs Must Die!: Unchained si è preso la scena, seguendo i progetti un po’ più grezzi che furono i primi due titoli dedicati alla sanguinosa guerra contro gli orchi, ed il team può davvero gratificarsi sul risultato ottenuto. Utilizzando l’umorismo come canovaccio, questo gioco si pone in prima fila per regalare ore e ore di smembramenti gratuiti, con una modalità non proprio convenzionale di questi tempi. Andiamo dunque a scoprire cosa ci aspetta con Orcs Must Die!: Unchained!

Orcs Must Die!: Unchained“Enemies! At the Rift!”

Prima di accedere al gioco vero e proprio verremo catapultati in un tutorial diviso in pochi livelli che ci introdurrà alle meccaniche base di questo gioco. Si tratta di una sorta di tower defence nel quale controlleremo un eroe con visuale in terza persona ed il nostro scopo sarà impedire alle orde di sanguinari orchi di raggiungere il “Rift” (dall’inglese, “spaccatura”), una sorta di portale posto in una determinata parte della mappa. Ovviamente le strade che gli orchi potranno percorrere sono varie, così come molteplici saranno i loro punti di spawn. Con la nostra squadra, che sarà formata da tre elementi, dovremo piazzare trappole in modo assolutamente strategico, bloccando alcuni passaggi ed obbligando le creature a passare in un solo punto, per poter essere massacrati da ciò che piazzerete in quei punti. I poteri degli eroi che avrete in squadra saranno fondamentali e, combinati con i diversi effetti che le trappole stesse creeranno, potrete diventare una macchina infallibile. Ovviamente sia le trappole sia i poteri degli eroi in molti casi avranno come peculiarità un elemento e cooperare in tal senso richiederà una coordinazione definita (consiglio dunque di giocare in squadre connesse tramite chat vocale).

Se tutto ciò vi sembra facile, sappiate che non è proprio così: il tempo per piazzare le trappole tra un round e l’altro sarà limitato, e i cambi di fronte saranno repentini. A questo va aggiunta anche la varietà dei nemici che ci troveremo ad affrontare, magari che eccellono nella velocità o nella difesa, ma in grado anche di stordirvi con un solo colpo! Il fatto di essere coperti dalle trappole infatti non deve mai far abbassare la guardia ai giocatori che, se verranno sconfitti, dovranno aspettare un certo periodo di tempo prima di tornare in gioco. Queste sono solo alcune nozioni base che vi possono far capire quante variabili sono presenti in ogni singolo match, e di quanto ogni partita sia differente dalla precedente, anche se magari giocata nella stessa mappa.

“Killin’ Orcs and Smashin’ Dorks”

Come potete vedere dall’immagine proposta, ad ogni numero della tastiera potremo assegnare una determinata trappola, creando il nostro personale loadout in base alla mappa, alle strategie che vorremo adottare e alle stanze della morte che vorremo creare. Le trappole differiscono infatti per misura, per danno, per costo e anche per la posizione che possono occupare (soffitto, terreno, pareti). Tutte le trappole potranno essere potenziate (ammesso che della trappola abbiamo un numero sufficiente di carte disponibile) spendendo un ammontare variabile di teschi (Skulls) che potremo accumulare giocando, e che sono la moneta non acquistabile tramite micro transazioni che ci permetterà anche di ottenere nuovi eroi o “pacchetti convenienza” con nuove trappole.

Non disperate, le carte (corrispondenti alle trappole) possono essere trovate anche nei classici bauli; anche le modalità di gioco che intraprenderete, ed il livello di difficoltà, saranno dei piatti della bilancia su cui basare le vostre scelte. Il gioco infatti dispone di ben 4 tipi di sfida diversi:

  • Battlegrounds: il gioco classico che potrete intraprendere sia in solitaria, sia in squadra da due o tre persone. Disponibile in vari step e difficoltà, ovvero Apprentice (Lv 0-10), War Mage (si sblocca a livello 11), Master (si sblocca a livello 20) e Rift Lord (si sblocca a livello 40). Resistete a tutte le ondate di orchi e creature senza far raggiungere loro il Rift! La valutazione sarà data dalle stelle, fino ad un massimo di 5, che verranno assegnate in base al tempo impiegato e agli orchi che sono arrivati alla spaccatura. Matchmaking disponibile.
  • Endless: 7 mappe dove il vostro compito sarà resistere il più possibile alle ondate nemiche. Non esiste un numero massimo di ondate. La valutazione in stelle viene assegnata in base alle ondate completate. Non tutte le mappe saranno disponibili da subito e come per le mappe del battlegrounds, saranno sbloccate con l’avanzare dei vostri livelli. Matchmaking non disponibile.
  • Sabotage: novità assoluta. Una sorta di modalità competitiva 3 contro 3 dove oltre a difendere il Rift, useremo delle carte per contrastare degli avversari che stanno giocando contemporaneamente su una mappa uguale alla nostra. La squadra vincitrice sarà quella che alla fine delle ondate avrà più punti Rift rimanenti. Matchmaking disponibile.
  • Weekly Challenge: come da nome, una sfida settimanale che varierà di volta in volta, costringendoci a giocare secondo determinate condizioni, e con determinati eroi. Una sfida degna di nota. Matchmaking non disponibile.

“Pay to Be”

Ovviamente come in tutti i titoli online non poteva certo mancare la componente riguardante la personalizzazione del proprio profilo e Orcs Must Die!: Unchained si mostra onesto, limitando gli acquisti con denaro reale solamente agli eroi e agli aspetti estetici. All’inizio infatti disporremo solamente di tre personaggi base, sempre gli stessi (Maximilian, Gabriella e Blackpaw), e per aggiudicarci gli altri dovremo spendere o monete (acquistabili appunto con denaro reale) oppure con i teschi che guadagneremo in game. Certo, accumulare teschi potrebbe risultare davvero scomodo, specialmente perché gli stessi saranno spesi per potenziare le trappole, e dunque l’agevolazione in questo caso starebbe solamente nel tempo da impiegarci. Altri articoli acquistabili tramite denaro sono le skin dei personaggi, che pian piano aumenteranno. Le micro transazioni consistono inoltre in pacchetti speciali che cambiano di volta in volta e che non staremo a descrivere. Il titolo è generoso (ci sono molti bauli premio in base ai log in e alle stelle vinte) ed in continua evoluzione, e moltissimi contenuti arriveranno sicuramente nel corso dei mesi. Tecnicamente parlando è uno dei titoli di questo genere che si difende meglio, dando spazio a pochissimi bug e a modelli poligonali discreti. Ovviamente la cura dedicata agli eroi è maggiore di quella riservata agli orchi, pura carne da macello, e di sicuro non va ad intaccare la qualità più di tanto. Divertente, fresco, gratuito, e non troppo impegnativo per chi vuole solamente divertirsi, Orcs Must Die!: Unchained è una delle sorprese più gradite di questa prima metà dell’anno.

Modus Operandi: Questa recensione è stata redatta dopo aver testato per diverse ore tutte le modalità disponibili, dopo essere salito di livello, e dopo aver sbloccato e testato differenti eroi oltre a quelli disponibili allo start.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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