Il grande quotidiano giapponese Nikkei ha pubblicato un articolo nel quale rivela le condizioni di lavoro all’interno di Konami, e svela alcuni dettagli che avrebbero portato alla rottura con l’amato Hideo Kojiama.
Stando alle parole riportate da Nikkei, i rapporti tra Kojima e Konami si sarebbero rovinati grazie alle manie di perfezionismo dello stesso game designer che nel corso dell’ultima opera, avrebbe rimandato più volte la consegna del prodotto oltre così a far lievitare di molto il budget che ha poi raggiunto gli 80 milioni di dollari. Una cifra che va ben oltre le solite cifre che investono le produzioni asiatiche, proprio come confermato anche da Rika Muranaka che parlava proprio di motivazioni economiche alla base dei problemi sorti tra Kojima e Konami.
Nikkei inoltre nel suo articolo ha riportato alcuni rumor riguardo le condizioni generali di lavoro dei dipendenti Konami, che a quanto pare non gode di un clima interno tra i migliori al mondo, tutt’altro le telecamere di servizio riprendono i movimenti di ogni dipendente, i turni di pausa inoltre sono ridotti all’osso e regolati da uno speciale badge, chi si allunga troppo nella pausa viene licenziato immediatamente. Konami tra l’altro non ha scrupoli con nessun dipendente e non ci mette molto a licenziare o riassegnare ad altri lavori “minori” dipendenti ritenuti “inutili” alla sua economia. L’articolo parla di alcuni dipendenti che sarebbero stati retrocessi per aver messo anche un solo “mi piace” sul post di Facebook di un collega che annunciava il passaggio ad un’altra società.
Prima di salutarvi ci teniamo anche a dire, che quello che è stato riportato da Nikkei su Konami potrebbe non essere poi così veritiero, tra l’altro la società accusata di queste azioni a dir poco disdicevoli si è rifiutata di commentare l’articolo.
Voi cosa ne pensate? Secondo voi la Konami potrebbe assumere simili comportanti nei confronti dei suoi dipendenti?