Quando si parla di titoli targati LEGO in ambito videoludico, si pensa sempre a videogiochi per bambini, non adatti alla fascia di età più grande: d’altronde, come può un videogioco con dei LEGO, simbolo del gioco fatto da bambini, essere abbastanza maturo? Vi stupireste nel sapere che invece, partendo dal primo titolo rilasciato 11 anni fa, fino a quello basato sull’ultimo capitolo di Star Wars, i platform fatti a mattoncini sono videogiochi con un certo spessore comico e con una componente puzzle davvero ben fatta. Premesso quindi che ogni videogioco LEGO vi porterà a combattere, a giocare in multiplayer locale (quei cari vecchi giochi fatti con un amico) e a risolvere enigmi smontando e montando strutture LEGO, andiamo a recensire LEGO Dimensions, simbolo e araldo dell’idea e del concetto di questi mattoncini componibili.
Durante l’evento tenutosi a Milano abbiamo sentito dalla voce di Mark Warburton, producer del gioco di TT Games, quello che è il concetto basilare di LEGO Dimensions: quando da bambini giocavamo spensierati con i LEGO, non avevamo un sacchetto esclusivo di Batman, uno dedicato al Signore degli Anelli, uno di Doctor Who, ma un melting pot di mattoncini che permettevano Superman di poter volare affianco a Gollum su un X-Wing. Questo titolo si ispira proprio a questo concetto che, dopo 11 anni, grazie a tecnologie avanzate e studi approfonditi, ha incarnato l’anima di LEGO: Batman (e badate bene, non quello di LEGO Movie, ma quello originale DC), Wyldstyle e Gandalf, a causa di un piano malefico del super cattivo di turno, si ritrovano insieme a dover viaggiare nelle varie dimensioni (grazie ad un portale) per sventare il malvagio piano e salvare i propri amici.
Fin qui, nulla di strano: ma immaginate questi tre personaggi nel dover affrontare la Strega dell’Ovest, incrociare il Dottore durante un viaggio o approdare nell’universo di LEGO Ninjago, il tutto arricchito da battute comiche ben studiate e sfottò sul fatto di essere composti da mattoncini. Senza spoilerarvi nulla, come pensate che reagirà Batman quando incontrerà lo spaventapasseri de Il Mago di Oz? Queste situazioni paradossali, già vissute nel film LEGO Movie, vengono esponenzialmente amplificate grazie agli innumerevoli brand e franchise che hanno scelto di salire sulla nave (rigorosamente componibile) del progetto LEGO Dimensions.
Se quindi l’impalcatura è creata dal classico schema dei videogiochi LEGO, nuove meccaniche vengono invece inserite, alcune originali altre ispirate a titoli simili. In questo titolo infatti, per la prima volta nel brand, giocheremo con i personaggi che possederemo fisicamente: nello Starter Kit troviamo Batman, Wyldstyle, Gandalf e la Batmobile, e potremo espandere l’esperienza di gioco con:
– Level Pack: contiene un personaggio, un oggetto e un veicolo, espande il gioco con un livello dedicato al relativo mondo (ma separato dalla storia principale)
– Team Pack: contiene due personaggi e due veicoli
– Fun Pack: contiene un personaggio e un veicolo
I personaggi inoltre, una volta acquistati, vi sbloccheranno l’accesso al loro mondo (per esempio, Homer permetterà di entrare nel mondo Simpson), dove senza una trama e un percorso lineare, potrete esplorare le varie zone e completare delle quest: questa caratteristica, ispirata a LEGO Undercover, risulta particolarmente divertente per i fan di un rispettivo franchise, in quanto sono state riprodotte nei minimi dettagli tutte le zone più famose di ogni brand (andare sott’acqua nel mondo DC vi porterà ad Atlantide). I veicoli e gli oggetti, potenziabili, verranno montati nel momento in cui giocherete quel mondo (e sarà necessario possederlo), permettendovi poi di poter potenziare le loro varie abilità, arrivando infine a potergli cambiare forma (con tanto di smontaggio e rimontaggio del mezzo fisicamente) così da cambiarne anche l’utilizzo.
Se pensate però che questa componente toys-to-life sia dispendiosa, è giusto fare una precisazione: a differenza di molti titoli, non è necessario comprare tutte le miniature, in quanto i livelli della storia saranno tutti sbloccati. Solo i level pack vi daranno accesso a livelli esclusivi, ma non inerenti alla storia, e in alcune sezioni di gioco sarà richiesta una certa abilità, ma mai necessaria per proseguire il gioco. Potreste tranquillamente completare LEGO Dimensions senza acquistare una singola miniatura (ma se siete arrivati a leggere fino a qui, sappiamo che non sarà così). Un’altra caratteristica che aggiunge il gioco è il dover giocare fisicamente con i vostri LEGO: non vi basterà prendere solo il pad in mano e giocare, ma dovrete muovere i vostri personaggi sulla base di lettura.
Come potete vedere, le zone bianche sono tre, due laterali a L e una centrale. Oltre al fatto che quella centrale vi permetterà di registrare il tag relativo al vostro mezzo (permettendovi quindi di poter salvare i potenziamenti e poterli utilizzare da un amico), avanzando nel titolo dovrete spostare le varie miniature per i più disparati motivi: muovere Gandalf in un’altra casella perché bloccato da una magia o mettere Batman al centro per teletrasportarlo in un punto della mappa sono solo alcune delle funzioni disponibili, rese possibili dagli scudi magici che vedete appesi nel portale (e naturalmente tutto ciò succederà nel videogioco, non nella realtà). In termini tecnici, il gioco denota dei miglioramenti grafici (solo sulle versioni Next Gen), ma niente di così distante dagli ultimi capitoli dei vari giochi LEGO: per quanto riguarda invece il suono, il doppiaggio, composto in gran parte dalle voci originali di ogni personaggio, creare una situazione onirica dove, in alcuni casi, vi chiederete se davvero ciò che state vedendo sia reale.
Come ho già detto in principio, l’anima dei videogiochi LEGO è fondere un background di un certo franchise alla comicità divertente e per nulla scontata, resa possibile dagli scrittori dei dialoghi: LEGO Dimensions prende tutto questo e lo amplia con una miriade di personaggi, veicoli e oggetti (dei quali uscirà la seconda serie a novembre), permettendovi di poter viaggiare in ogni luogo con i vostri eroi preferiti. Non capiamo la mancanza di Star Wars e di altri brand già noti, ma sicuramente TT Games e Warner Bros sapranno deliziarci con novità succulente (come già ci aveva accennato il producer durante la nostra intervista).