KAKU: Ancient Seal, di cui vi parliamo in questa recensione, è un fantastico Action RPG sviluppato da BINGOBELL. Il gioco narra appunto le avventure di Kaku, un giovane ragazzo appartenente a una tribù, e della sua tenerissima spalla, un porcellino volante di nome Piggy. Essi sono partiti all’esplorazione delle isole elementali, per riportare l’equilibrio nel mondo creato dal dio Saga.
L’antica profezia
Il gioco parte con il primo incontro tra Kaku e Piggy sulle montagne nevose, reso turbolento dalla furia irrefrenabile del Re dei Cinghiali: quest’ultimo, normalmente mansueto, è impazzito a causa dell’aura della calamità, un antico male proveniente da un’altra dimensione, artefice della separazione dei continenti in isole volanti. Il giovane Kaku, inizialmente accompagnato da suo nonno, si mette alla ricerca delle tracce di Piggy, queste lo conducono verso le rovine di un antico tempio. Lì, dopo essersi scontrato con il Guardiano e riunitosi al porcellino volante, viene a conoscenza di un’antica profezia. Questa esorta il giovane ad esplorare le isole in cerca delle anime elementali, il cui scopo è quello di riportare l’equilibrio del mondo alla normalità e porre fine alla calamità.
Dalla neve alle sabbie
L’esplorazione del mondo di Kaku è ricca di colore e stupendi scorci naturalistici, ogni isola è divisa in sezioni delimitate da barriere invisibili e presenta un bioma caratterizzato dal proprio elemento primordiale (terra, acqua, fuoco ed aria). Lo spostamento tra le zone della mappa avviene tramite aree di transizione (portali) e checkpoint costituiti da torri magiche, le quali necessitano la risoluzione di un puzzle per essere rese disponibili.
La mappa di gioco possiede numerosi punti di interesse quali: le torri di teletrasporto, i villaggi dei Pon-Pon (la tribù nemica), le zone con tesori nascosti, i pilastri corrotti dalla calamità ed infine le steli magiche. Le steli sono le più importanti nella progressione del personaggio grazie alle gemme custodite al loro interno, le quali vengono utilizzate come chiavi per accedere alle sfide delle antiche rovine. Esse forniscono al giocatore potenti benefici e prove di abilità, e sarà possibile migliorare le statistiche del personaggio, apprendere nuove mosse di combattimento, incrementare le scorte, e l’efficacia di proiettili e medicinali trasportabili dal nostro protagonista.
Le risorse naturali disseminate nelle isole e quelle ottenute sconfiggendo nemici sono l’elemento chiave utilizzato nelle antiche rovine. La raccolta di rari minerali conosciuti come grazie divine, permette al protagonista di incrementare i suoi attributi, mentre i minerali elementali consentono di rifornire la fionda di proiettili speciali. La flora caratteristica dei biomi non è da meno, può essere cucinata per ottenere cure e benefici temporanei, mentre il legno raccolto è invece utilizzato per incrementare le scorte di cibo e medicinali trasportabili. I nemici, una volta sconfitti, garantiscono minerali comuni utilizzati come punti esperienza spendibili, e infine le parti di mostro, vengono impiegate nella creazione di equipaggiamenti.
Le sfide delle rovine sono divise in mini dungeon, al cui interno possiamo trovare appassionanti rompicapi e complesse sezioni Platform. La ricompensa per il superamento di questi sfide consiste nell’incremento dei punti vita e vigore di Kaku, nonché l’ottenimento di rari equipaggiamenti e pietre runiche. Le pietre runiche, una volta inserite negli slot dell’equipaggiamento, forniscono abilità passive e potenziamenti delle statistiche, andando in alcuni casi ad alterare completamente la dinamica dei combattimenti.
Il compagno di viaggio
La fedele spalla di Kaku, il porcellino volante Piggy, non è una semplice mascotte, ma possiede abilità magiche necessarie per affrontare le sfide più ostiche del titolo. Tramite una ruota abilità è possibile selezionare uno dei quattro poteri del porcellino fornendo a Kaku la capacità di:
- infiltrarsi nei villaggi nemici tramite un camuffamento ed interagire con i tribali per ottenere missioni;
- eseguire un super salto in lungo, al fine di raggiungere luoghi lontani;
- teletrasportarsi alle rovine, per migliorare le statistiche ed affrontare nuove mini segrete;
- applicare una barriera protettiva, utile nel navigare all’interno di terreni difficili, permette di percorrere specchi d’acqua e di muoversi all’interno di nubi venefiche;
Il risveglio di Saga
Il sistema di combattimento di Kaku Ancient Seal si basa sulla rottura della postura (equilibrio) dei nemici e l’exploit delle aperture generate da essa. Kaku il nostro protagonista ha a sua disposizione tre armi principali:
- una clava per infliggere danni diretti;
- una fionda capace di causare danni e status elementali, utili anche nell’interazione con l’ambiente di gioco;
- un parabraccio necessario per danneggiare pesantemente la postura e deviare i colpi provocando potenti contrattacchi;
Il repertorio di mosse, inizialmente limitato, può essere ampliato spendendo risorse sulle steli delle antiche rovine, rendendo disponibili potenti mosse speciali e finali. Le mosse finali fanno uso della barra finale, la quale viene riempita ricevendo ed infliggendo danni, oltre all’utilizzo di alcune abilità passive di rune ed equipaggiamenti. Il riempimento della barra finale permette anche di utilizzare il risveglio, una potente trasformazione divina fornita da Saga a Kaku. Durante il risveglio è possibile resistere ed infliggere ingenti quantità di danno, spesso sotto forma di combo speciali sbloccate dalla ricostruzione dell’obelisco di Saga, tramite la raccolta delle sue parti sparse nelle aree di gioco.
La fine del viaggio
Kaku Ancient Seal è stato da noi testato su PC con scheda video NVIDIA RTX 3070 e processore AMD Ryzen 7 3700X. Alle massime prestazioni è rimasto fluido e non ha mostrato problemi. Il gioco propone un’esperienza molto longeva dai toni vivaci accompagnata da una buona colonna sonora. Il platforming è l’elemento sovrano del titolo, ogni luogo esplorato presenta sfide che richiedono l’utilizzo di tutte le risorse a disposizione del giocatore. Il combattimento sfortunatamente ha dei punti da rivedere, affrontare i nemici non è molto appassionante, la maggior parte degli incontri vede Kaku circondato da maestri incassatori privi di reazione ai danni e l’unica meccanica che lo supporta durante questi scontri è il contrattacco, il quale risulta fallimentare per via dei dislivelli della mappa e degli avvertimenti molto lenti seguiti da mosse estremamente veloci da parte dei nemici. Complessivamente Kaku Ancient Seal è un ottimo titolo molto longevo incentrato sull’esplorazione ed il platforming che pecca in alcune meccaniche degli scontri.