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Hawkeye – Recensione della quarta puntata, i rischi nel diventare partner

Hawkeye è la nuova serie TV distribuita sulla piattaforma Disney+ e prodotta da Marvel Studios, ed è giunta alla quarta puntata oggi mercoledì 8 dicembre. La serie comprende complessivamente 6 puntate, della durata di circa 50 minuti ciascuna, e si concentra su Occhio di Falco/Clint Barton (Jeremy Renner) a distanza di qualche anno dalla sconfitta di Thanos e dal ritorno della sua famiglia dopo il blip.

ATTENZIONE! In questa recensione sono presenti spoiler riguardanti le prime 3 puntate di Hawkeye, si invita a proseguire nella lettura con cautela.

Merry Christmas?

Hawkeye punta i riflettori su Clint Barton piuttosto che su Occhio di Falco, sebbene il titolo possa suggerire il contrario. Ciò che compare fin dalla prima puntata è l’immagine di un uomo, un marito e un padre amorevole, ma non un supereroe. Sebbene abbia contribuito a salvare il mondo molteplici volte, ciò che è rimasto sembra il fantasma di ciò che era. Disturbato dalla sordità quasi totale che ha contratto, dipendente da un apparecchio acustico per sentire il mondo intorno a lui e desideroso di passare un tranquillo Natale con la sua famiglia, Clint si ritrova invischiato in una faccenda che deve risolvere. In questa occasione mette a nudo le sue fragilità ma, nonostante i suoi desideri, decide di restare e aiutare chi ha bisogno di lui.

Hawkeye 2

Durante gli anni del blip, Occhio di Falco si è ritrovato improvvisamente senza i membri della sua famiglia. La moglie e i suoi 3 figli sono scomparsi, lasciando un vuoto incolmabile che si è unito a quello di miliardi di persone scomparse insieme a loro. In questi anni tormentati è nato Ronin, un uomo mascherato che ha intrapreso battaglie e commesso omicidi senza provare rimorso. Clint Barton deve, ora, pagare le conseguenze per ciò che ha fatto vestendo i panni di Ronin.

Kate Bishop (Hailee Steinfeld) è una ragazza prodigio del tiro con l’arco e delle arti marziali. Nel 2012 assistette alla morte del padre durante l’attacco di Loki e dei Chitauri a New York, e vide Occhio di Falco destreggiarsi sui tetti per salvare la città dalla minaccia aliena. È facile intuire, pertanto, quale sia il suo Avengers preferito. Indossando erroneamente il costume di Ronin per combattere contro la Mafia in Tuta, comparsa a un’asta di beneficienza, Kate viene scambiata per l’uomo mascherato e attira su di sé i suoi nemici a caccia di vendetta. Cercando di far distogliere l’attenzione da lei, Clint si ritrova muso a muso con la persona che era e che ha abbandonato.

Nonostante sia ricca di azione, nella serie sono presenti molti momenti di quotidianità e problemi comuni, che con i supereroi non hanno nulla da spartire. Nella quarta puntata di Hawkeye, per esempio, Kate decide di portare un po’ di atmosfera natalizia nella vita di Occhio di Falco. Sono presenti, pertanto, divertenti scene con maglioni da elfo e decorazione dell’albero di Natale, intervallate da dialoghi seri e flashback dal passato. Riuscite a immaginare Clint Barton parlare di come ha conosciuto Natasha Romanoff, realtà tutt’altro che idilliaca, mentre indossa un maglione natalizio verde decorato con fiocchi di neve?

Partner o no?

La famiglia di Kate Bishop potrebbe nascondere un pericolo. La ragazza, rendendosi conto che il futuro patrigno ha molti segreti ed è un abile spadaccino, decide di indagare su di lui con l’aiuto di Clint, scoprendo alcune delle trame che tesse alle spalle di tutti. Ma la preoccupazione della madre, che ha già perso il marito nel 2012, si mette in mezzo. Occhio di Falco comprende bene cosa significhi tentare di proteggere chi si ama, e si rifiuta di mettere in pericolo Kate, la quale è ben ostinata ad aiutarlo, sprezzante di ogni pericolo.

Sebbene la ragazza voglia essere definita partner di Clint, e lavorare insieme a lui sottovalutando ingenuamente i rischi che potrebbe correre, l’uomo cerca costantemente di allontanarla e tenerla al sicuro. Una delle missioni che decidono di intraprendere insieme è la ricerca di un orologio, già visto nella prima puntata di Hawkeye, e che torna con classe nella quarta. Avvolto nel mistero, l’orologio era presente all’asta di beneficienza nella quale era stato messo in vendita anche il costume di Ronin. A cercarlo erano i membri della Mafia in Tuta, che hanno fatto irruzione all’asta con l’unico scopo di trovare l’orologio e defilarsi.

L’oggetto è stato individuato, e ora Kate e Clint devono riuscire a recuperarlo. Non viene chiarito a chi appartenesse l’orologio, ma sul cartellino di vendita è possibile leggere Avengers Compound. Il lotto a cui appartiene l’oggetto è, inoltre, il numero 268. Nonostante questi indizi, l’utilità o le eventuali caratteristiche tecnologiche dell’orologio non sono ancora state mostrate, e a un primo sguardo sembrerebbe un normale orologio da polso. Clint e sua moglie sono però preoccupati che non sia andato distrutto, e l’uomo deve assolutamente recuperarlo.

Oltre alla Mafia in Tuta, un altro personaggio del passato di Natasha Romanoff è pronto a tornare e a cercare vendetta. I nemici potrebbero essere troppi per un uomo tormentato e una ragazza giovane e ingenua? Sarà questa l’occasione che Clint deciderà di cogliere per proseguire da solo, allontanando definitivamente Kate dalla sua vita per tenerla al sicuro?

In un misto di scene divertenti, dolce quotidianità, atmosfera natalizia, azione e combattimenti, la quarta puntata di Hawkeye si lascia guardare con grande piacere, ed è fluida e dinamica al punto giusto. Viene piantato un seme per le prossime 2 puntate, che chiuderanno la prima stagione della serie e nelle quali potrebbe accadere di tutto.

Hawkeye - Puntata 4

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La quarta puntata di Hawkeye si inserisce perfettamente dopo le prime 3. I momenti d'azione sono conditi da colpi di scena e ritorni dal passato, e intervallati da quotidianità e aria di Natale. Clint Barton e Kate Bishop continuano a lavorare insieme per scoprire le intenzioni della Mafia in Tuta e del futuro patrigno della ragazza, sebbene i pericoli aumentino e l'ombra di Ronin sia dietro l'angolo.

Martina Lembo
Cresciuta a pane e videogiochi, la sua passione per il mondo videoludico è nata negli anni '90 e si è sviluppata, un pixel dopo l'altro, a partire dalla sua prima cartuccia, Pokémon Giallo (che tutt'ora custodisce gelosamente). Laureata in Fisica e specializzata in Tecnologie Avanzate, è una lettrice accanita, adoratrice del MCU, divoratrice di film anni '80, amante dei giochi di ruolo e da tavolo, e cosplayer occasionale. Non resiste al fascino del vintage. Potrebbe capitarvi di vederla setacciare il web alla ricerca di cartucce originali per Atari 2600.

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