La corrente artistica del Cyberpunk è probabilmente una delle più affascinanti di sempre, caratterizzata dalla presenza di una società al limite, decadente, e da tecnologie avanzate e iperfuturistiche. Non c’è quindi da stupirsi se, nel giro di pochi anni, se non addirittura mesi, abbiamo visto l’annuncio di sempre più produzioni legate al mondo Cyberpunk, anche per quanto riguarda l’industria videoludica. È questo il caso di Ghostrunner, un’interessantissima produzione che nasce dal lavoro di ben tre team di sviluppo, One More Level, Slipgate6 e 3D Realms, pubblicata da 505 Games e All in! Games. Adrenalinico, violento e dannatamente difficile, Ghostrunner ha avuto la capacità di sapere affascinare il pubblico fin dal suo annuncio, ma le aspettative saranno state rispettate? Scopritelo subito nella nostra recensione!
La Torre e il Maestro delle Chiavi
Dopo un breve filmato introduttivo, il gioco ci catapulta subito in azione: il protagonista è un Ghostrunner, un letale combattente armato di Katana, che in seguito a un combattimento con il Maestro delle Chiavi in cima alla Torre Dharma, è stato scagliato giù fino al distretto base. Una volta recuperati i sensi, il Ghostrunner, guidato dalla voce del misterioso Architetto, comincerà quindi la sua scalata verso la cima della Torre, pronto a prendersi la sua vendetta e a portare giustizia per tutti i cittadini oppressi. La trama di Ghostrunner è quindi abbastanza semplice, ma è comunque ben realizzata. Non si tratta di nulla di incredibile, ma grazie ad alcuni interessanti risvolti narrativi, riesce a intrattenere il giocatore, accompagnando in maniera efficiente il gameplay, vero cuore pulsante dell’opera. Nel corso delle 10 ore necessarie a completare tutte le missioni del gioco, avrete la possibilità di imbattervi in alcuni collezionabili, che vi permetteranno non solo di approfondire la lore del titolo, ma anche di cambiare aspetto alla Katana del Ghostrunner.
Come abbiamo detto poco fa, il gameplay è la parte centrale di Ghostrunner. Un gameplay estremamente veloce, adrenalinico, che vi terrà incollati allo schermo, ma non senza farvi disperare, a causa della sua estrema difficoltà. Il titolo si presenta come un action in prima persona ricco di molteplici elementi platform. Ogni missione della campagna è divisa in alcune sezioni, superabili solo dopo aver sconfitto tutti i nemici presenti nell’area. Per fare ciò, il protagonista avrà a disposizione la sua Katana e la possibilità di balzare e correre sui muri. Ad ogni fendente della lama del Ghostrunner corrisponderà la morte di uno dei nemici, ma lo stesso vale anche per il giocatore, che potrà subire un solo colpo prima del game over.
Con il progredire dell’avventura compariranno tipologie di nemici sempre più agguerrite, ma, per fortuna, anche l‘arsenale del protagonista andrà man mano a migliorarsi, con l’introduzione di armi e abilità differenti come, per esempio, le immancabili stelle ninja – i cosiddetti “shuriken” – e la possibilità di effettuare salti potenziati in modo da coprire distanze maggiori. Come se non bastasse, anche lo scenario di gioco e le sezioni platform contribuiranno a rendere il titolo ancora più difficile, facendo cadere il giocatore in una tortuosa spirale di trial and error. Ghostrunner è infatti estremamente complicato e dà vita a un crescendo di difficoltà, in cui un singolo errore, una svista o imprecisione, sarà fatale: continuerete a perdere, mettetevelo in testa!
Tra una missione e l’altra, i team di sviluppo hanno introdotto alcune sezioni ambientate nel cyber-vuoto, una dimensione digitale in cui il protagonista avrà il compito di avanzare attraverso un po’ di platforming e qualche puzzle, neanche troppo complesso. Si tratta di intermezzi abbastanza lineari, nulla di eccezionale dunque, ma riescono nell’intento di spezzare il ritmo del gioco e, una volta terminati, permettono al giocatore di ottenere nuovi potenziamenti. Quest’ultimi sono diversi, ma non possono essere utilizzati tutti contemporaneamente: attraverso una schermata che strizza l’occhio a Tetris, il giocatore avrà la possibilità di personalizzare il proprio Ghostrunner con le abilità che più convengono al suo stile di gioco.
Un Cyerpunk elettrizzante
Prima di parlare dell’aspetto puramente tecnico di Ghostrunner, è bene soffermarsi ulteriormente sul level design del titolo. Non possiamo infatti fare altro che complimentarci con i team di sviluppo che hanno costruito un action estremamente solido anche da questo punto di vista, al netto di alcune piccole, ma non eccessivamente fastidiose, ripetizioni. I livelli sono tutti ben congegnati e permettono al giocatore di sfruttare pienamente tutte le proprie abilità, grazie a una incredibile e larghissima libertà d’approccio: non esiste infatti un solo modo per affrontare i livelli proposti, ma sta al giocatore costruire il percorso che gli permetterà di sconfiggere tutti i nemici. Le abilità parkour del Ghostrunner, unite a un utilissimo rampino, permettono di completare i livelli in decine e decine di modi diversi. Parlando proprio del rampino, abbiamo notato come il suo utilizzo possa in alcun sezioni evitare lunghe fasi di platforming, ma si tratta probabilmente di una scelta volontaria degli sviluppatori che in questo modo permetteranno agli speedrunner di creare sempre nuove scorciatoie.
Giocare su PC a Ghostrunner è semplicemente estasiante: luci al neon e riflessi di un mondo Cyberpunk estremamente dettagliato e ispirato continueranno ad ammaliarvi per tutta la durata dell’avventura. Ad accompagnare l’altissima qualità delle texture, troviamo animazioni fluide e modelli poligonali eccellenti. Anche il sonoro non è da meno, con un doppiaggio decisamente di alto livello – anche se solo in lingua inglese e, c’è da dirlo, i personaggi che hanno dei dialoghi si contano sulle dita di una mano – e una colonna sonora originale elettrizzante, che riesce ad accompagnare benissimo il gameplay del gioco.
Purtroppo, non ci è possibile complimentarci allo stesso modo per quanto riguarda Ghostrunner su PlayStation 4 PRO. Al lancio infatti, il gioco presentava alcuni gravi difficoltà in termini di stuttering e aliasing, con gravi problemi di caricamento delle texture e di render distance, che rendevano il titolo quasi ingiocabile. I tre team di sviluppo hanno però promesso di risolvere la situazione e, infatti, già a pochi giorni dal lancio sono state rilasciate alcune patch che hanno corretto la maggior parte dei problemi, anche se è ancora evidente come la qualità sia nettamente inferiore alla versione PC. Non vediamo però l’ora di poter giocare Ghostrunner su next-gen: infatti i possessori del gioco su PlayStation 4 e Xbox One avranno la possibilità di scaricare gratuitamente la versione PlayStation 5 e Xbox Series X|S, che vanterà svariate migliorie.