GameScope #05: Ni No Kuni

Nicolò "Nico" Fratangeli
Di Nicolò "Nico" Fratangeli Rubriche Lettura da 5 minuti

E’ un onore per me presentare questo quinto episodio della rubrica GameScope e potervi raccontare di uno dei giochi che in assoluto si è rivelato tra i miei preferiti della scorsa generazione: sto parlando di Ni No Kuni, gemma targata level 5 che sposa i classici canoni del J-RPG orientale. Come già mostrato in alcuni video post annuncio, è attualmente in corso lo sviluppo del secondo titolo dedicato alla saga, ma che sembra essere slegato dalle vicende narrate nel primo capitolo. Ma cosa aveva di così speciale questo titolo? E perché è stato definito imperdibile da tutti li amanti del genere? Scopriamolo insieme.

Su PlayStation 3 il genere citato non ha mai avuto molta fortuna: sarà che esso veniva considerato un po’ “obsoleto” dalla “massa”, o magari troppo classico, ma anche lento e pesante a causa delle sue meccaniche votate al salire di livello e alla raccolta di oggetti (per non parlare delle decine di quest secondarie). Dunque purtroppo o per fortuna, Ni No Kuni è esattamente tutto questo: il più classico dei giochi di ruolo nipponici, con i suoi moltissimi pregi ed i suoi pochi punti deboli. Ovviamente non si smentisce nemmeno sotto il punto di vista della longevità, che risulta perfetta confronto alla media mantenuta dai titoli dello stesso filone: vi terrà impegnati per almeno 50 ore giocando la storia principale, mentre si toccherà senza problemi il centinaio se siete tra i cacciatori di trofei più arditi.NinoKuni_Hero_banner

Come in quasi tutti i giochi di ruolo degni di questo nome, il plot di fondo è piuttosto scontato e stereotipato: Oliver, l’eroe dell’avventura, viene catapultato in un mondo magico col suo pupazzo di pezza, Lucciconio. Quest’ultimo prenderà vita dopo che la madre del piccolo Oliver è venuta a mancare, e darà al suo padroncino la possibilità di salvarla. Il mondo in questione è meraviglia allo stato puro: la mano dello Studio Ghibli e del genio visionario Hideo Miyazaki (famosissimo in fatto di film di animazione, nonché vincitore anche di un premio Oscar) si esprime nel suo splendore in ogni singolo tratto, rendendo praticamente impossibile non innamorarsi di ogni angolo del mondo in questione, da Mukkakesh a Gatmandù, dal boschetto innevato al castello maledetto del Genio Nero. Proprio quest’ultimo è il nemico, l’antagonista principale che vuole rovinare questo bellissimo posto rendendolo oscuro e minaccioso.

A contribuire ad una realizzazione artistica da applausi, ci sono anche i personaggi stessi, che prendendomi una personale libertà posso definire “uno spettacolo”: a partire da Lucciconio e il suo accento “romanaccio” nella traduzione tricolore, qualsiasi Npc incontrerete vi lascerà “qualcosa” dentro. Avete capito bene, in Ni No Kuni risulta impossibile non emozionarsi, commuoversi, ridere, gioire di fronte al mondo, ai dialoghi, alla storia realizzata dai maestri Level 5 e dallo Studio Ghibli.

Passando poi ad un aspetto di contorno, che solo contorno non è, il livello e la qualità del comparto audio si mantiene altissimo, proponendo una colonna sonora d’eccezione ed effetti azzeccatissimi. Potevamo non proporvi un piccolo estratto di questa ambrosia acustica? Ecco il Main Theme tratto dalla colonna sonora originale.

Il consiglio che vi do da amico è semplice: uscire dalla mentalità del “troppo classico, sà di vecchio, deja vù”, ed immergervi in questa avventura meravigliosa, piena di sorprese, sorrisi ed emozioni. Non fatevi poi spaventare dal fatto che si tratta di un gioco della generazione precedente, perché l’ottima realizzazione non ve ne farà sentire il peso. Recuperatelo appena possibile, e cercate di ritagliare per lui un po’ di tempo, anche se “toglierlo” a dei capolavori contemporanei sarà ardua (il 2017 è partito decisamente col botto). Il prezzo? oramai è irrisorio, e potete trovare intorno ai 20 Euro.

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Nato col videogioco nel sangue, riceve a sei anni la sua prima console: l'indimenticabile SNES; distruggendo joystick a furia di Donkey Kong Country e Super Mario, riceve un paio di anno dopo l'amore della sua vita: Sony PlayStation. Console che l'accompagnerà per tutta la sua carriera videoludica, tantè che la ritroviamo attaccata e funzionante nella sua cameretta, appena sotto le sorelle maggiori. Da buon collezionista e amante di retrogaming passa parte del tempo su Ebay a cercare qualche chicca Retrò, ritrovandosi ogni volta in lacrime alla vista del prezzo di Suikoden II PAL.